Tygers Of Pan Tang – “Animal Instinct” (2008) raccontato da Iacopo “Jack” Meille

2008/2024: sedici anni sono passati dalla pubblicazione di “Animal Instinct”, il primo album dei Tygers Of Pan Tang con il sottoscritto alla voce. Sedici anni in cui la band non ha mai smesso di suonare dal vivo e pubblicare dischi a discapito dei cambiamenti di formazione.

“Animal Instinct” è stato ripubblicato in una versione remixata e rimasterizzata da Marco Angioni dall’etichetta Mighty Music e suona ancora fresco. È un giudizio probabilmente non oggettivo, ma la carica hard rock di “Rock Candy”, il metal melodico di “Cry Sweet Freedom” e il riff pachidermico di “Hot Blooded” continuano ad emozionarmi oggi come allora. Anzi oggi ancor di più perché ricordo perfettamente l’ansia prima di entrare in studio mista all’eccitazione. Era inverno e faceva davvero freddo: lo studio era in un vecchio mulino vicino ad un fiume; l’umidità era fortissima. Ricordo che per andare in bagno dovevi uscire dallo studio e attraversare un corridoio gelido. Io bevevo una gran quantità di acqua e tè durante le registrazioni e la sola idea di abbandonare il box mi atterriva. 

Se ripenso a quei giorni in studio come cantante dei Tygers – che non erano i primi perché per fortuna avevo registrato nel 2007 l’ep “Back & Beyond” –  ricordo che volevo godermi il momento dando il meglio di me stesso, non creandomi aspettative per il futuro. Per me era come il disco d’esordio in cui metti tutto te stesso senza troppi filtri. Credo fosse lo stesso per Robb, Craig, Dean e Brian. Ognuna di quelle 11 canzoni doveva trasmettere quel desiderio di suonare la musica che ci piaceva senza troppi filtri. “Live For The Day” con quel tocco Bad Company e l’heavy metal di “Dark Rider”, l’accoppiata “If You See Kay” e “Let It Burn”, ogni canzone racchiude una scheggia di memoria, un piccolo ricordo, un tassello di questa meravigliosa avventura che continua oggi.

Iacopo “Jack” Meille