Blood Thirsty Demons – “Mortal Remains” (2007) raccontato da Cristian Mustaine

Cristian Mustaine – Chitarra, voce
Jack the Ripper – Basso
Karl Skyquake – Batteria

“Mortal Remains” è un disco molto importante per la storia dei Blood Thirsty Demons, considerato da molti il migliore album della band, almeno prima di “…In Death We Trust” e, spero, di molti altri a seguire. Rappresenta il punto in cui raggiungo la maturità nella composizione dei miei brani, prima di aggiungere, negli anni seguenti, diverse sperimentazioni.

Venivamo da un periodo in cui alla band veniva chiesto quel salto di qualità in più, cosa che venne raggiunta variando il mio modo di cantare in uno scream, che precedentemente usavo poco, e con l’aggiunta di una tastiera più presente, per creare la giusta atmosfera oscura che cercavo; inoltre, per arricchire ancora di più il mio sound, introdussi degli spunti presi da gruppi doom come Candlemass, Pentagram e Cathedral, mentre tutta la band aggiungeva quel pizzico di tecnica maturato in più col passare degli anni e dell’esperienza.

Questo è stato l’ultimo album della storica formazione a tre, composta da me, Jack e Karl; entrammo in studio molto carichi e professionalmente preparati come sempre, pronti a lavorare per diverse settimane, giorno e notte, per ottenere finalmente quel disco che doveva darci la svolta. E fu così; un lavoro estenuante e puntiglioso che ci portò il risultato che cercavamo.

Canzoni come “Symphony From The Graves” e “Time to Die” furono dei veri cavalli di battaglia per i live pre e post uscita del disco; stessa cosa per brani come “Upon The Cross” e “Roads Of Amenti”, che non mancarono mai nelle nostre esibizioni.

Dopo la pubblicazione, ci fu un gran bel riscontro da parte della stampa, ma qualcosa stava cambiando all’interno della band; alcune divergenze e diversi eccessi, ci portarono a trascinare degli screzi che finirono con indurci ad allontanare Karl. In seguito ci staccammo anche dalla label, che ci aveva messo sempre più in un angolo per dare spazio ad altre realtà; fu un peccato perché quel disco meritava senz’altro una promozione migliore, ma dovevamo andare avanti.

Non sentendo più la stessa considerazione iniziale, decidemmo di produrre i lavori successivi con altre etichette. In realtà, ne registrammo solo un altro come gruppo, perché nel 2010 anche Jack lasciò il gruppo e iniziai la mia avventura come one-man band. Questo album segna quindi una linea che divide la prima parte di vita dei Blood Thirsty Demons, dalla seconda, che mi porterà da solo ad esplorare composizioni sempre più mature.

Il ricordo di quel periodo mi provoca sempre emozioni diverse, perché è vero che chiudeva un ciclo, ed ero pieno di paure per quello che sarebbe stato il futuro di questo mio progetto, ma si palesarono davanti a me altre opportunità che, oggi posso dirlo, mi hanno portato a diventare un musicista e compositore molto più completo, dovendo occuparmi di tutto. Quindi guardo con positività in avanti, sperando di non fermarmi mai.

Cristian Mustaine
Blood Thirsty Demons – “Mortal Remains” (My Graveyard Productions – 2007)
Mortal Remains
Symphony from the Graves
Time to Die
Deadly Sins
Day by Day
Welcome to My Funeral
Upon the Cross
Roads of Amenti
End of Days