Cadaveria – “The Shadows’ Madame” (2002) raccontato da Cadaveria

Cadaveria: voce
Marçelo Santos: batteria
Frank Booth: chitarra
Killer Bob: basso
Baron Harkonnen: tastiere

Il ricordo dei tempi di “The Shadows’ Madame” è ancora limpido, nonostante dalla sua composizione siano trascorsi 21 anni. 

Ricordo l’entusiasmo di trovarmi finalmente libera di scrivere testi che mi appartenevano al 100% senza imposizioni di genere o tema e il fervore di lavorare con una band nuova nella quale erano confluiti amici di vecchia data. Con “The Shadows’ Madame” Marçelo (Flegias) ed io cominciavamo una nuova avventura e allo stesso tempo mettevamo in pratica le conoscenze apprese in anni di gavetta e di registrazioni in studi italiani e svedesi. 

Da subito siamo penetrati in una dimensione parallela, quella della creazione. Chiusi ermeticamente in studio per settimane a perfezionare le nostre idee, a provare, a dedicarci alla pre-produzione e poi alle registrazioni vere e proprie, nemmeno ci siamo accorti che fuori il mondo stava cambiando, finché qualcuno non ha citofonato per dirci che c’era stato un attacco alle torri gemelle. Ci siamo ridestati per un attimo dal nostro delirio creativo, ripiombati in una realtà che non volevamo vivere. Richiusa la porta dello studio siamo ritornati alla musica, che poi anche negli anni successivi ci ha spesso salvati dalla vita, offrendocene una alternativa. 

Non entro nel merito delle canzoni del debut album dei Cadaveria, che sono facilmente reperibili su Spotify, YouTube e nella recente ristampa in vinile per Time to Kill Records in occasione del ventennale dell’uscita del disco (3 marzo 2002). Piuttosto mi piace ricordare come siamo partiti sì con la voglia di fare bene, ma senza pretese. Il gruppo era nato come bolla creativa per esprimersi ed eravamo pronti a lasciare che il progetto restasse un combo da studio, che avrebbe sfornato qualche disco ma che probabilmente non avrebbe mai suonato dal vivo. Nessuno poteva immaginare che qualche anno dopo saremmo partiti per un mini tour da headliner in Messico, né che la band avrebbe proseguito per oltre vent’anni, suonando su molti palchi europei.

In nessuna delle centinaia di date che abbiamo fatto ci siamo potuti esimere dal suonare live il brano “Spell” diventato un must, molto amato dal nostro pubblico. E pensare che questa canzone è nato come sperimentazione, per unire i miei studi universitari sul melodramma italiano al riffing heavy metal. Non avevo idea che l’accoppiata sarebbe stata così tanto apprezzata. Nella versione in vinile uscita poche settimane fa abbiamo voluto restituire al pubblico il mood originario dell’album: diversamente da come avevamo fatto per la ristampa su CD del 2013, questa volta non abbiamo remixato e rimasterizzato ma offerto tutto nella versione originale. Abbiamo aggiunto una versione demo live di “Spell” registrata in sala prove e una bonus track tratta da “Silence,2 il nostro ultimo album del 2014, come a chiudere un cerchio.

Così ora abbiamo fatto punto e a capo e possiamo regalarci un nuovo album che uscirà tra pochi mesi. Restate sintonizzati su https://www.facebook.com/cadaveria e da oggi anche sul canale Telegram @cadaveriaofficial

Cadaveria
01. Spell
02. Declaration of Spiritual Independence
03. In Memory of Shadows’ Madame
04. Circle of Eternal Becoming
05. The Magic Rebirth
06. Black Glory
07. Absolute Vacuum