Hortus Animae – “Waltzing Mephisto” (2003) raccontato da Martyr Lucifer

Martyr Lucifer – Vocals, Bass
Shred Blast Hypnos – Guitars
Bless – Keyboards, Orchestrations, Vocals
GroM – Drums

Abbiamo cominciato a lavorare al materiale per “Waltzing Mephisto” tra il 2001 e il 2002, successivamente alla registrazione del nostro primo CD autoprodotto “The Melting Idols”. In realtà, avevamo un po’ di materiale già pronto perché abbiamo voluto ripescare due brani dal demo “An Abode for Spirit and Flesh” del 1998 ai quali volevamo dare nuova vita, nuova linfa.  Ed avevamo una cover che già facevamo e che volevamo registrare, che è quella di “Freezing Moon” dei Mayhem, che abbiamo sempre eseguito mixandola con il “Terzo Incontro” de Il Balletto di Bronzo. Poi nella lavorazione per “Waltzing Mephisto” è cambiata un po’, ma su questo ci tornerò dopo.

I brani restanti della tracklist sono stati appunto ultimati fra il 2001 e il 2002 ed avevamo un grande entusiasmo per questo nuovo materiale. Volevamo registrarlo quanto prima, tant’è che abbiamo prenotato i Fear Studio di Ravenna, che erano fra gli studi più rinomati per il metal in Italia al tempo. Siamo andati in studio e questa cosa purtroppo ci ha portato soltanto alla non realizzazione dell’album. E successivamente, quindi non nell’immediato, alla separazione, anche qui purtroppo, col nostro batterista Thomas per delle divergenze che avevamo a livello musicale, in quanto secondo lui ci stavamo allontanando dal concetto originario degli Hortus Animae. L’unica cosa che siamo riusciti a portare a casa dallo studio quel giorno è stata una versione strumentale di “Freezing Moon” che abbiamo registrato in presa diretta nella cabina di ripresa. Versione che ci piacerebbe anche magari pubblicare un giorno come bonus track o b-side, perché era venuta veramente bene. Però negli anni è andata persa negli archivi, magari rovistando per bene salterà fuori.

Comunque sia, Thomas si è reso disponibile ad aiutarci finché non avessimo trovato un nuovo batterista. Quindi abbiamo anche continuato a lavorare a questi brani, perfezionandoli ulteriormente anche grazie al suo aiuto e, nel frattempo, ci è capitata l’opportunità di suonare di spalla agli Ancient, leggendario gruppo black metal norvegese.

Mi ero sentito io col loro batterista Grom per definire meglio i dettagli della data. La serata è andata molto bene e con Grom siamo rimasti in contatto finché ad un certo punto mi è venuto in mente: ma perché non provare a chiedergli se gli andasse di registrare sul nostro nuovo disco? E gliel’ho proposto. Inizialmente ha accettato con entusiasmo, poi ha detto “no, guarda al massimo una canzone perché non ho tempo” e poi ha accettato di nuovo (risate).

E quindi abbiamo organizzato qualche prova veloce per guardar meglio l’ossatura dei pezzi, perché comunque, essendo una persona nuova che ci metteva mano chiaramente ci avrebbe messo anche del suo. Qualche prova veloce e siamo rientrati ai Fear Studio. Poi Grom, va detto, è un batterista veramente molto preparato, un professionista, molto sul pezzo, ha registrato l’album molto velocemente con me, Bless e Hypnos lì a guardarlo con stupore tipo pesci a bocca aperta. Molte cose le ha registrate riff per riff, rammentandoseli lì sul momento ed eseguendoli subito dopo.

Una cosa curiosa, che mi è stata raccontata in quanto eravamo divisi in due auto dato che avevamo anche le attrezzature caricate su: Grom era in macchina con Bless, il nostro tastierista, e stavano ascoltando un disco dei Daemonia, band di Claudio Simonetti che faceva versioni rock delle colonne sonore horror, e quando è partita “Tubular Bells”, tema de “L’Esorcista”, Grom ha detto “ma perché questa non farla metal?”. E’ quindi venuta l’idea di integrarla nel nostro medley di “Freezing Moon” dei Mayhem con il “Terzo Incontro” de Il Balletto di Bronzo. Una cosa nata last minute e rivelatasi un’idea decisamente brillante.

Ebbene, poi il disco è stato mixato e masterizzato seguendo anche delle nostre direttive che lo volevano con un suono naturale, quindi cassa acustica e quant’altro, un mix un po’ alla Opeth, per capirci. Abbiamo mandato i promo in giro, ovviamente, come fanno tutte le band, però c’era qualcosa che non andava nel sound, secondo me. Quando è arrivato il contratto con la Black Lotus Records, etichetta niente male che ha lavorato con band del calibro di Nightfall, On Thorns I Lay, Necromantia, Chris Caffery (Savatage), ecc., abbiamo avuto l’opportunità di rimaneggiare questo materiale. Al tempo, le case discografiche ancora davano del budget alle band per fare le cose, loro ci hanno detto “OK, remixate il disco”. E noi non solo abbiamo remixato il disco: Grom ha chiamato il suo amico Nino Cotone, conosciuto col nome d’arte di Moonbeam, ovvero la mente dietro quello spettacolare progetto musicale chiamato Iblis. Lui, violinista, è venuto in studio, eravamo questa volta agli Alpha-Omega di Como che avevano lavorato anche già con gli Ancient, e ci ha donato una traccia bellissima di violino per la canzone “Springtime Deaths”. E quindi quella canzone lì in particolare ne ha giovato molto.

A lavori ultimati, oltre ad una nuova veste dei brani, questa volta il mix era più tagliente, più aggressivo. Un po’ a la Dimmu Borgir, per trovare un punto di riferimento come prima con gli Opeth. Oh! A proposito, Mikael Åkerfeldt degli Opeth ha avuto la possibilità di ascoltare dei nostri brani, commentando con “it’s quality black metal”. I Dimmu Borgir invece non si sono mai pronunciati (risate). Risentendoli oggi entrambi, credo che tutti e due siano dei mix molto validi, uno tira fuori una veste di noi e l’altro ne tira fuori un’altra. Tant’è che poi alla fine anche la versione promo con il primo mix è stata pubblicata ufficialmente, nel cofanetto Funeral Nation del 2008.

Un’altra curiosità: mentre stavamo registrando “Waltzing Mephisto”, in tracklist c’era anche la canzone “The Mud and the Blood / Funeral Nation”. Canzone che poi non è stata inserita nell’album. Praticamente, mentre la stavamo registrando, ci siamo accorti che mancava qualcosa, la struttura non era perfetta. Certi passaggi forse suonavano un po’ forzati. Ce l’ha detto proprio Grom: “ragazzi, questa canzone ha del potenziale, però secondo me non è pronta per essere registrata adesso”. Gli abbiamo dato retta, perché quando l’abbiamo poi registrata nel disco successivo, “The Blow of Furious Winds”, la canzone è cambiata molto, è cresciuta tantissimo. Quindi Grom ci ha dato un’ottima dritta nel dirci di non farla in quel momento, ma di farla più avanti, di lavorarci su ancora.

“Waltzing Mephisto” è finalmente uscito il 20 Marzo del 2003 ed ha riscosso un buon successo di critica e pubblico, è stato molto gratificante leggere le recensioni prevalentemente entusiaste, e testare il responso della gente, molto caloroso. La Black Lotus ha fatto un discreto lavoro, anzi, direi quasi ottimo. Come dicevo, sono uscite un sacco di recensioni maggiormente infervorate, articoli, interviste, pubblicità sui giornali. Noi poi ci siamo separati da loro per altri motivi, ma non posso negare che abbiamo fatto veramente un eccellente lavoro per “Waltzing Mephisto”. Tant’è che poi, anni dopo, credo fosse il 2010 o giù di lì, li ho contattati su Myspace, perché andava Myspace in quegli anni, per chiedere se avessero delle copie di “Waltzing Mephisto” da darci perché noi le avevamo terminate. Così, molto candidamente, mi hanno detto: “Guarda, il disco è sold out” ed era stata fatta una tiratura di 3000 copie, “al massimo c’è qualche rimanenza di stock in giro fra la roba che è andata in distribuzione, potete, se volete, ristamparlo con il nostro consenso”. Quindi la prima ristampa di “Waltzing Mephisto” è avvenuta nel 2012, nella compilation “Funeral Nation MMXII”, rilasciata da una entusiasta Thrash Corner Records, che ci ha dato anche la possibilità di sbarcare Oltreoceano. Questa compilation comprendeva i nostri tre album che erano, appunto, “The Melting Idols”, il nostro primo CD autoprodotto che per la prima volta veniva pubblicato ufficialmente, “Waltzing Mephisto” e “The Blow Furious Winds”, che è l’album successivo a “Waltzing Mephisto”, uscito nel 2005 via Sleaszy Rider Records.

Fino ad arrivare quindi ai giorni nostri, quando ormai diversi mesi fa, mi sono svegliato un giorno pensando: “Ah, ma è il ventesimo anniversario di Waltzing Mephisto!”. 2003-2023, ci è sembrata una buona occasione per una opportuna celebrazione. Quindi ci siamo riuniti per la prima volta dai tempi del lockdown con la formazione attuale per registrare una bonus track divisa in due tracce. Si tratta di “You’re Dead” di Norma Tanega, un brano folk blues degli anni 60, prevalentemente conosciuto per essere la sigla di apertura della serie televisiva “What We Do in the Shadows”. Avevamo anche questo album live (“Godless Years Live”), pronto per essere pubblicato, ma non aveva senso pubblicarlo da solo perché sono già usciti di recente due nostri dischi dal vivo, uno registrato in Slovacchia nel nostro tour est europeo con i Necronomicon, leggendaria thrash metal band tedesca, ed uscito in occasione del ventennale della band, e poco dopo è uscito anche “Live at Velvet – April the 14th”, 2001, bootleg ufficiale registrato in un leggendario club di Rimini. Tuttavia, volevamo tutti quanti fare uscire anche questo live, sarebbe stato perfetto come bonus disc per “Waltzing Mephisto”.

E quindi eccoci qua, con “Waltzing Mephisto 20th Anniversary”, questa volta in collaborazione con l’etichetta moldava Symbol of Domination, sub-label della georgiana Satanath Records, con la quale sono rimasto in contatto per diversi anni. Gli ho proposto la cosa e anche loro hanno mostrato molta euforia per questo progetto. Il disco è uscito, con una splendida e rinnovata veste grafica ed uno slipcase esclusivo per l’edizione europea che ricalca nello stile lo slipcase dell’edizione limitata del 2003.

Tornando alla genesi dell’album, spenderei due parole anche per il concetto lirico, che riprende ed espande, in un certo senso, il concept del primo demo, “An Abode for Spirit and Flesh”, uscito nel 98. Questo concept racconta la storia del viaggio di un uomo in cerca di sé stesso, fra peripezie, dubbi spirituali, ecc. Proprio alla ricerca di un posto dove finalmente essere in pace. E, in sostanza, questo concept viene ripreso come tema generale, nell’album “Waltzing Mephisto” viene espanso perché comunque ci sono più canzoni (e quindi più fasi) e la storia diventa più grande, con più sfumature del racconto che vengono sviscerate.

Questo è quanto, questa è la storia di “Waltzing Mephisto”.

Martyr Lucifer
Hortus Animae – Waltzing Mephisto (Black Lotus Records – 2003)
01. Untitled 
02. Enter
03. A Lifetime Obscurity
04. A Lifetime Obscurity
05. Springtime Deaths
06. Souls of the Cold Wind
07. Welcome the Godless
08. Freezing Moon including Terzo Incontro and Tubular Bells (Mayhem / Il Balletto di Bronzo / Mike Oldfield covers)
09. A Feeble Light of Hope
 Waltzing Mephisto 20th Anniversary Line-Up
Martyr Lucifer – vocals
Hypnos – guitars
Bless – synth, piano, keyboards
MG Desmadre – guitars
Adamant – bass
Jotunn – drums