Infection Code – “Intimacy” (2007) raccontato da Gabriele Oltracqua

Davide – Chitarra
Ricky- Batteria
Enrico – Basso
Gabriele – Voce

“Intimacy” è il nostro terzo album, uscito nell’Ottobre del 2007. E’ stato un disco molto importante, lo spartiacque all’interno della nostra storia.

La sua genesi è costellata da numerosi episodi fondamentali e che per noi sono stati quasi memorabili. Innanzitutto, ci fu il cambio di casa discografica e distribuzione. L’anno prima firmammo per la Beyond Prod… di Genova e questo fu un punto di svolta perché reputavamo la Beyond Prod un’etichetta molto professionale e seria, cosa poi dimostratasi vera con i fatti ed il lavoro di promozione.

A livello musicale venivamo da un disco molto pesante in tutti i sensi. “Sterile” era forse troppo pieno di musica, stili, influenze, esperimenti ed anche nella scrittura caotico ed impreciso. Con “Intimacy” cambiammo approccio. Meno strutture complesse e più atmosfere, quindi tempi più dilatati e spazio all’elettronica che poteva disegnare passaggi più rarefatti ed emotivamente più cupi. Lasciammo un po’ da parte alcuni passaggi marcatamente di metal estremo, soprattutto nelle ritmiche e ci buttammo nella composizione delle otto canzoni. In verità ne preparammo molte di più ma poi alcune le lasciammo fuori e decidemmo di coverizzare a modo nostro “Heart Shaped Box” dei Nirvana.

Le canzoni che vennero fuori dopo un anno circa speso in sala prove, furono diverse da tutto quanto fatto fino da allora. I riferimenti noise erano più presenti, l’industrial e l’elettronica la facevano da padrone lungo tutto il minutaggio del disco. Era più cupo, intenso, molto claustrofobico ed oscuro. Alcune recensioni dell’epoca lo paragonarono ai Godflesh ed ad alcune cose dei Neurosis. Beh, forse i confronti furono un po’ azzardati, ma potevano fare capire il livello di claustrofobia che si respirava ascoltando quei pezzi.

E’ un disco importante, non soltanto per il cambio di approccio alla composizione, ma anche perché viviamo la nostra prima esperienza di collaborare con un produttore straniero. Infatti per un’immensa botta di fortuna, ci imbattemmo in un fitto scambio di mail e poi telefonate con Billy Anderson, noto producer americano che ha prodotto, registrato e mixato molto scibile di metal e rock estremo tra cui Neurosis, Melvins, Cattle Decapitation, Brutal Truth e tanti altri. L’incontro con Billy è stato quasi fortuito in quanto all’epoca di Myspace lui fece un commento ad una nostra foto o ad un brano. Non ricordo molto bene come andò il primo contatto. A parte questo, quando vidi che Billy Anderson aveva interagito sulla nostra pagina gli scrissi subito e lo ringraziai. Fu subito gentile e molto disponibile. Gli chiedemmo se fosse interessato a mixare e masterizzare presso uno studio di San Francisco (il Lowered Studios) il nostro prossimo album. In quel periodo stavamo entrando in sala di registrazione presso i Nadir Studios di Genova da Tommy dei Sadist, che in precedenza aveva curato i nostri precedenti lavori. Billy Anderson fu d’accordo a lavorare sulle tracce e dopo circa due mesi di telefonate e e-mail ci consegnò il master. Non potevamo che essere felici e soddisfatti del lavoro che fece sulle canzoni, trasformandole e rendendole davvero oscure e malate. Fummo la prima band italiana, ed una delle poche europee, con cui Billy Anderson collaborò.

Il disco uscì il 7 Ottobre del 2007 per Beyond Prod.. su CD , mentre una piccola casa discografica americana , la KNVBI Records stampò, in tiratura limitata il vinile di colore bianco.

Facemmo molti concerti per promuoverlo e nonostante fosse una proposta musicalmente ostica ottenne numerose recensioni positive sui vari magazine italiani e stranieri. Viene ricordato ancora da molti come il nostro disco più oscuro e difficile, nonostante le strutture ritmiche più dilatate. Noi lo ricordiamo con molto affetto perché con “Intimacy”, abbiamo iniziato a lavorare e comporre con una visione d’insieme più completa e professionale, forse anche perché conoscemmo Billy Anderson.

“Intimacy” fu un nuovo inizio, che si sviluppa ancora adesso con la nostra storia più attuale.

Gabriele Oltracqua
1 (E)motionless
2 Bleeding
3 Cold Surface
4 A Perfect Failure
5 Slumber
6 Man and His Silence
7 Heart-Shaped Box
8 Sweet Taste of Sickness