
“Dusketha” è il nuovo album dei Goad e si presenta come una sorta di viaggio crepuscolare composto dall’anima della band Maurilio Rossi, ispirato ancora una volta alle grandi voci della poesia anglo-americana: Keats, Poe, Lovecraft, Masters, Graham.
L’album sarà pubblicato il 10 ottobre in doppio CD e digitale da My Kingdom Music e oggi ne sveliamo la copertina, opera originale dello stesso Maurilio Rossi. “Dusketha” presenterà 18 brani per quasi due ore di pura Arte sempre in bilico tra sogno, magia, poesia e melodie uniche. È musica che fonde registrazioni in presa diretta a produzioni classiche in studio, eseguita con strumenti elettrici e acustici, tutto trasferito su nastro analogico e ridigitalizzato per restituire calore e profondità al suono, grazie all’opera magistrale di Max Cirone.

Yes It Was Love (Message From A Cathedral)
One Of These Days (Is There Still Day)
Alone Man In Empty Room
Poor Skull (Reverend Brothers)
Daisy’ Rock
To An After Time My Harmonies
And Still We’ll Dance Into The Light Of Heaven
My Feet In The Breaking Wave Sundown
Give It Not A Tear
Disc 2
Stop And Consider Life Is But A Day
While I Kiss To The Melody (Night Sleepy Eyes)
Hush My Love (Lullaby For A Woman)
The Speed Of My Nightmares
Let Out Song
Finally Remembering I’m Dead
Garden With Spectral Gleams
Foxsteps On My Nylon Guitar
The Woodkeeper, A Collar Of Red (bonus track)
“Dusketha” è la voce delle ombre che si animano, è il respiro di poesie perdute, ogni nota è un frammento di eternità ed il nastro analogico non fa altro che conservarne la magia.
Dopo oltre 50 anni di carriera i Goad continuano a sorprenderci e lo fanno nella maniera più sublime possibile. Goad , ovvero la storia del Prog italiano!
Questo quello che Maurilio ha voluto dirci a proposito del percorso che lo ha portato alla nascita di questa sua nuova creatura: “Dusketha” per me rappresenta una sorta di rituale sonoro tra poesia e ombra, è il suono di un crepuscolo interiore, dove la poesia si fonde con armonie non convenzionali e arrangiamenti a volte visionari. L’idea primordiale di quest’album è figlia di un percorso che nasce addirittura nel 1993… Ho cercato con esso di dare un suono ai testi originali di John Keats, Edgar Lee Masters, H.P. Lovecraft, E.A. Poe, Jorie Graham e altri e per farlo sono andato alla ricerca un suono caldo e vibrante e dopo vari esperimenti coadiuvato da Max Cirone e dalla sua grande esperienza, siamo arrivati alla conclusione che dovevamo tornare all’utilizzo di strumentazioni e metodologie di produzione “antiche” come l’impiego del nastro magnetico Maxell UD 25-120 e del registratore Akai GX4000D, così come l’uso del “tape bounce” per dare al tutto un’estetica “vintage”. Il risultato devo ammettere che è stato sorprendente e sono convinto che chi lo ascolterà sarà trasportato in un’esperienza profonda e immersiva come poche volte accade”.
“Dusketha” è disponibile in PRE-ORDER su: https://t.ly/BkVeb