
Ivan Ritrovato: basso, batteria, tastiere
Il cinema e la letteratura horror, fanno parte della mia vita praticamente da sempre. Sono sempre stato attratto da tutto quell’immaginario fatto di mostri, fantasmi, streghe, vampiri e occulto. Tutto questo sommato all’amore per Black Sabbath, Death SS e Paul Chain, mi ha fatto venire l’idea di formare una band che seguisse quel tipo di percorso. Non è un caso che, quando è arrivato il momento di dar vita al progetto musicale più importante e longevo della mia vita, abbia dato alla mia band il nome di uno dei più bei film horror italiani di sempre: Deliria, film di Michele Soavi del 1987.
“Deliria” è il primo album ufficiale della band. Formai il gruppo nel 2000 e negli anni registrammo molti demo, finché nel 2009 o giù di lì, conobbi tramite Facebook il cantante de L’Impero delle Ombre John Goldfinch. Grazie a lui, entrai in contatto con Josè Luis Cano, boss delle etichette messicane Blower Records e Underfire Records, il quale dopo aver ascoltato il nostro materiale, volle includere un nostro pezzo nella doppia compilation “Forged in Metal”, uscita nel 2010 per la Blower Records. Subito dopo mi chiese se eravamo interessati a pubblicare un disco per la Underfire Records, così nel 2011 l’album vide la luce.
La maggior parte dei pezzi, era presente sui nostri demo e per l’occasione vennero ripresi e riarrangiati da me e Ivan Ritrovato. L’album venne registrato solo da noi due, io alle chitarre e voce e Ivan alle tastiere, basso e batteria. Il disco si apre con un fantastico lavoro di organo di Ivan, dal titolo “The Awakening of the Vampire”, una intro horror/gotica da brividi che non avrebbe sfigurato in uno dei vecchi film horror della Universal o della Hammer. Ascoltandolo hai davvero l’impressione di essere catapultato nella cripta di un vecchio castello trai Carpazi, proprio nel momento in cui il vampiro apre la sua bara e lentamente ne viene fuori…
Il secondo pezzo è un omaggio al mio idolo Bela Lugosi, il primo Dracula del cinema, e s’intitola “The Vampire is Back”, una sorta di risposta al pezzo dei Bauhaus “Bela Lugosi is Dead”, brano fantastico, ma io non sono tra quelli che accettano la morte dei propri idoli, e dopotutto un vampiro non può morire…
Si continua con “Demon Song”. Anni prima stavo leggendo i canti di magia degli Indiani d’America e m’imbattei ne “Il canto del Demonio”, così ispirandomi a quel testo scrissi “Demon Song”, una litania, lenta, pesante, davvero doom e che puzza di zolfo lontano un miglio.
“In the darkness” è un pezzo scritto secondo il punto di vista di chi affronta momenti duri e difficili nella propria vita, secondo il punto di vista di chi purtroppo non vede una via d’uscita dai propri problemi e che troppo spesso trova la soluzione in un gesto estremo…
“Nera Luce” è l’unico pezzo in italiano scritto finora dai Deliria, ed è una strada che in futuro mi piacerebbe percorrere. Venne fuori, musicalmente, dopo aver registrato qualche tempo prima la cover dei Black Sabbath “Sleeping Village”, volevamo qualcosa che si avvicinasse molto a quel pezzo e credo abbiamo centrato l’obiettivo. Il breve testo lo scrissi dopo aver letto la biografia di Steve Sylvester dei Death SS, in particolare la parte in cui consacra la propria vita e la propria band al male, e “Nera Luce” parla proprio di questo, il passaggio da una vita “normale” ad una vita che segue la via della mano sinistra…
Come dicevo prima, sono da sempre un appassionato di letteratura horror e “The Black House” nasce dopo la lettura de “La casa del buio” di Stephen King e Peter Straub, una storia che ti coinvolge completamente, difficile da dimenticare, a tal punto che si legge tutta d’un fiato e ti da addirittura l’impressione di aver realmente vissuto quell’esperienza. Ti entra in testa così tanto da sembrare reale…
Arriviamo così a “Vampire Witches”, che sulla compilatio “Forged in Metal” , di cui ho parlato prima, uscì col titolo “13 Witches”. Il testo lo scrisse il mio amico Marco Principe, una storia su queste streghe vampiro che non possono essere uccise. Su questo pezzo credo di aver fatto uno dei miei migliori assoli di chitarra in 35 anni di musica.
“Selling My Soul” è la realizzazione di un mio sogno, da quando nel 1998 ascoltai questo pezzo dei Black Sabbath nell’album “Reunion”, una delle due bonus tracks in studio. A quanto pare è uno dei pezzi del nostro album, insieme a “Demon Song”, che gli ascoltatori amano di più.
L’ultimo pezzo dell’album è l’autocelebrativa “Deliria”, un brano strumentale dal sapore cinematografico che farebbe la sua bella figura se usata come accompagnamento dei titoli di coda di un film horror…
In chiusura voglio ringraziare GF Cassatella, per avermi dato l’opportunità di parlare dei Deliria qui sul sito e per il supporto che ci ha sempre dato, e voglio ringraziare ancora una volta John Goldfinch e Josè Luis Cano per aver creduto in noi e averci dato la possibilità di incidere questo album. Naturalmente ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte dei Deliria sia in veste di musicisti che di collaboratori come Luigi Persampieri, Mara Caruso, Carmelo Esposito, Marco Indrìa e Marco Principe.
Ciò che il futuro riserverà ai Deliria è tutto da vedere, di certo c’è che dopo 22 anni di storia, non c’è la minima intenzione o voglia di smettere…DOOM ON!!!
Francesco Gallo

The Awakening of the Vampire
The Vampire Is Back
Demon Song
In the Darkness
Nera Luce
The Black House
Vampire Witches
Selling My Soul (Black Sabbath cover)
Deliria