Folkstone – Il nuovo singolo “Fragile” feat. Modena City Ramblers

E’ in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Fragile” feat. Modena City Ramblers estratto dal disco “Natura Morta”, già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e in vinile dal 21 marzo. La band annuncia il concerto al Carroponte di Milano, previsto per il 4 luglio, insieme ai Modena City Ramblers. I biglietti sono disponibili su Mailticket.it, TicketOne.it, Ticketmaster.it e presso i punti vendita autorizzati.

“Fragile” è un connubio tra due anime che si cercavano da lontano. L’incontro tra i Folkstone ed i Modena City Ramblers veste questo brano di un sapore che sa di antico, di un racconto di una voce amica accanto al camino con le note di un violino e di una cornamusa che risuonano nell’aria.

“Dedicata a colei che pulsa nelle vene e che accompagna discreta e passionale i nostri giorni. La Musica”, commenta la band.

Il videoclip di “Fragile” racconta il viaggio verso i Modena City Ramblers in un fugace giorno di primavera. Un furgone, un cappello, un incontro, voci e strumenti che si uniscono sul far della sera. L’unica cosa che non delude e tradisce, ma anzi unisce chi fa musica e chi la ascolta, è la musica stessa: “Come un fiore in una crepa nell’asfalto”.

Alabastro 04:06
Appennino 04:00
Vuoto a perdere 04:04
Lacrime di marmo 03:36
Natura morta 03:52
Macerie 03:24
Resta qui 04:00
Fragile 02:57
Mediterraneo 03:32
Mala Tempora Currunt 03:34
La fabbrica dei perdenti 03:41
Scarpe rotte 04:17
Persia 03:32
Sulla riva 03:46
Brindo otra vez 04:05
L’ultima Thule (Francesco Guccini cover) 05:46

“Natura Morta” è un doppio album dall’animo malinconico e sincero, ma anche potente e vibrante di energia. Il disco si arricchisce della partecipazione di importanti featuring con artisti come i Modena City Ramblers in Fragile, Trevor Sadist in Mediterraneo, Daridel in Mala Tempora Currunt e i Punkreas in La Fabbrica dei Perdenti.

La musica si orchestra tra cornamuse, arpa e altri strumenti che, con il loro fascino, evocano tempi lontani. I testi, invece, sono sempre radicati nel qui e nell’ora, pronti a ritrarre scorci d’umanità con un occhio che, più che critico, rimane sensibile dalla prima all’ultima riga. Un ritratto scanzonato e romantico delle nostre vite e del mondo che ci circonda.

Spiega la band a proposito del disco: «La nostra “Natura Morta” è uno sguardo perso nella vita, un senso di disordine mistico ed una dose di disillusione nata da una costante ed autocritica riflessione. Il tutto sempre con il sorriso sulle labbra, sempre consapevoli della quotidiana realtà, così meravigliosa e struggente al tempo stesso. Siamo nell’epoca del materialismo spinto. Il nostro vuole essere un urlo disperatamente romantico».