Aegrus – Invoking the abysmal night

Interview by Michael (metalbite.com), click HERE for the original English version.
Intervista a cura di Michael (metalbite.com), clicca QUI per la versione originale in inglese.

“Invoking The Abysmal Night”, che si è rivelato un grandissimo album black metal (a mio modesto parere uno dei migliori del ’23), è stato pubblicato dalla band finlandese Aegrus (leggi la recensione scritta da Felix qui). Devo confessare che non ho mai incrociato alcuna dichiarazione della band su nessuna rivista, quindi ho deciso di mettermi in contatto con loro per porre alcune domande. Fortunatamente il cantante Darkseer Inculta e il bassista/chitarrista Lux Tenebris sono stati così gentili da fornire alcune risposte davvero profonde ai miei quesiti. Ringrazio ancora la band e voi, se per qualche motivo incomprensibile non l’avete ancora fatto, dovreste correre ad ascoltare l’album! Buona lettura! (Michael)

Salve! Come vanno le cose in Finlandia?
Lux Tenebris: Ave Michael! Quantità infernale di neve, oscurità opprimente e la luna che splende anche di giorno. Nel complesso, il periodo invernale è molto bello e accogliente.

Con “Invoking The Abysmal Night” avete recentemente pubblicato il vostro quarto album, che rappresenta uno delle mie uscite black metal preferite del 2023. Quale direste che sia la più grande differenza rispetto ai suoi predecessori?
Darkseer Inculta: Questo album presenta più varietà rispetto ai precedenti, soprattutto dal punto di vista musicale. Tutte le canzoni hanno un tono distinto con stili diversi mescolati per renderlo più vario rispetto a quello che è avvenuto, ad esempio, “In Manus Satanas”. Anche se nei lavori precedenti abbiamo avuto assoli di chitarra, parti acustiche, cori e voci pulite, questa volta vengono utilizzati più frequentemente che mai.

Solo nel 2022 avete pubblicato un bellissimo EP, “The Carnal Temples”, quindi non è passato molto tempo tra le due uscite. Avete fatto la stessa anche altre volte, prima o subito dopo un nuovo full-lenght. Avete un debole per gli EP?
LT: Abbiamo un debole per gli EP? Che ne dici allora del catalogo dei Nunslaughters, ahah! Ma seriamente, le canzoni degli EP sono quelle song che meritano di essere pubblicate ma che per un motivo o per l’altro non sono appropriate per gli album completi. In realtà, all’inizio avevo la sensazione che “The Carnal Temples” dovesse essere lasciato irrealizzato, ma fortunatamente le cose sono andate diversamente dato che è uscito sorprendentemente bene. È stato anche bello pubblicare un 10 pollici, dato che al giorno d’oggi è un formato in via di estinzione.

I testi grondano di riferimenti satanici e blasfemia. Si tratta più di un aspetto filosofico o considerate il satanismo una religione che praticate? (E in questo caso, come?)
DsI: Vengono presentati entrambi gli aspetti. Tuttavia, non necessariamente allo stesso modo, perché tutto dipende da come mi sento riguardo alla musica e quale stile è più adatto. La blasfemia è sempre stata uno degli elementi centrali del lirismo black metal e quindi anche una parte naturale degli Aegrus. Ma man mano che siamo cresciuti, anche l’aspetto filosofico ha conquistato una parte notevole dei nostri testi. Non definirei il satanismo o l’adorazione del diavolo una religione. Più una filosofia e uno stile di vita. È qualcosa che influenza il modo in cui mi sento e vedo il mondo circostante. Una potente forza trainante interiore.

Da cosa traete ispirazione?
LT: L’ispirazione principale viene da dentro, dalle energie e forze oscure che sento dentro di me. Trasmetto quelle sensazioni indescrivibili attraverso le mie mani alla mia chitarra e cerco di farlo nel modo più onesto possibile. Oltre al black metal ascolto anche diversi tipi di generi musicali come la musica classica o lo schlager malinconico finlandese, e queste variazioni fanno fluire diversi tipi di idee musicali. Quando si tratta di testi, Darkseer Inculta li scrive quasi tutti, ma quando ne faccio uno, fondamentalmente rifletto la mia visione del mondo che include il culto del diavolo, l’adorazione per l’illuminazione luciferina e un notevole interesse verso la morte e quello che c’è oltre.

C’è un filo conduttore in “Invoking The Abysmal Night” o le canzoni sono slegate le une dalle altre?
DsI: Fondamentalmente il fattore comune e combinante è il tema di “Night”, che è la base per quattro canzoni. Ovviamente il modo in cui queste canzoni sono legate alla tematica notturna varia un po’. Ad esempio la “Notte” nel titolo dell’album può essere considerata anche un sinonimo di Satana. Ma nonostante tutto ciò, tutte le canzoni nella loro essenza sono brani individuali.

Musicalmente l’album è piuttosto vario. Nella nostra recensione abbiamo affermato che c’è un omaggio ai Darkthrone (“Temple Of Ardent Worship”) ma se ascolti attentamente troverai anche altre influenze, anche un po’ di punk. Quali direste che siano state le principali influenze durante la scrittura delle canzoni?
LT: Bella la citazione con il tributo ai Darkthrone. Non posso elencare le principali influenze musicali dal momento che la selezione è vasta. Nell’album ci sono influenze tratte dal black metal di tutto il mondo, dalle colonne sonore dei film e dal blues, per esempio. Ma l’elemento chiave delle influenze è che devono avere un’anima e siano coinvolgenti. Non importa quale sia il genere. Questa è una cosa che non conosce confini.

Dall’EP “Carnal Temples” avete firmato con la Osmose Productions. Come si è concretizzata questa collaborazione e siete soddisfatti del lavoro che svolgono?
DsI: Dopo “In Manus Satanas” il nostro contratto con la precedente etichetta è scaduto. C’erano cose di cui non eravamo soddisfatti, quindi era necessario un cambiamento. Osmose Productions è stata una delle opzioni che mi sono venute in mente, quindi abbiamo preso contatti ed eccoci qui. Essendo una delle etichette più conosciute che ci siano per quanto riguarda questo tipo di musica, la nostra collaborazione appare molto bella e naturale. Zero lamentele. Osmose ha ospitato numerose buone band e pubblicato tonnellate di ottimi album nel corso degli anni. Far parte del loro roster è un onore.

La scena black metal finlandese è piuttosto agguerrita. Quali band consigliereste di scoprire, oltre voi, a chi ascolta BM?
LT: La scena black metal finlandese è sicuramente una delle più forti al giorno d’oggi ed ecco un paio di band non molto conosciute per cominciare: Cornigr, Circle Of Dawn, Ordinance, Celestial Grave.

Ora che l’album è uscito, ci sono piani per promuoverlo dal vivo? Magari un tour insieme ai vostri compagni di etichetta e connazionali Impaled Nazarene?
DsI: Abbiamo fatto uno show per festeggiare l’uscita una settimana dopo la data di pubblicazione e per quest’anno ci sono un paio di spettacoli confermati qui in Finlandia. Uno di questi è lo Steelfest a maggio. Alla fine di aprile andremo in Svizzera e parteciperemo alla quinta edizione del Black Hole Fest insieme a band come Sargeist e Gorgoroth per citarne alcune. Questo è tutto quello che c’è al momento. Ciò che accadrà dopo è ancora avvolto nel mistero.

Grazie mille per l’intervista!
LT: Grazie Michael. Ave Satana.

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