Solo qualche mese fa QUI Andrea “Corpse” Cipolla ci anticipa qualcosa del nuovo Corpsefucking Art. Ora che “Tomatized” (Comatose Music) è realtà, abbiamo contattato il sempre disponibile musicista romano per saperne di più…
Benvenuto Andrea, solo pochi mesi fa parlavamo del vostro album che sarebbe uscito di lì a poco, oggi conosciamo titolo, copertina, tracklist e, alcuni come me, hanno già potuto ascoltare tutto il lavoro. Con quali aspettative ti avvicini al fatidico 4 ottobre, data di pubblicazione di “Tomatized”?
Ciao, un mese fa è uscito il primo singolo di “Tomatized”, “Hell of the Living Dead”, i responsi sono veramente ottimi, è stato accolto con molto entusiasmo e sono arrivati tanti commenti positivi dai nostri fan, niente di meglio. Ci aspettiamo molto da questo sesto album, abbiamo lavorato duro sulla stesura dei pezzi e abbiamo speso tante energie soprattutto sui testi, sul concept di questo album. Graficamente abbiamo già appurato la qualità della stampa, già abbiamo in mano il prodotto finale mandatoci anticipatamente dalla Comatose Music, Steve è un grande professionista e appassionato del death metal, sa benissimo come spingere un prodotti come il nostro, abbiamo piena fiducia nel suo lavoro.
Perché un titolo così particolare?
E un titolo in linea con l’evoluzione della storia del nostro eroe Mr. Daisy, bisogna concepire i nostri album come stagioni di un telefilm, dove ogni album è suddiviso in più episodi, dove si dipana un concept legato alle precedenti stagioni. In questo caso l’album si concentra sul mondo onirico del nostro personaggio, presentandoci i deliri del suo cervello.
Anche la copertina si distacca dal vostro stile, non temete di perdere in questo modo una delle vostre peculiarità?
La copertina è totalmente in linea con i precedenti album. In questo caso abbiamo descritto uno dei tanti incubi di Mr. Daisy, ci immergiamo con lui nella sua città immaginaria, Alpha City, dove succedono tante cose strane. La copertina in questo caso è stata curata dal talentuoso Pierre de Palmas, proveniente dal giro goregrind, che ha descritto questo incubo alla perfezione. Ci serviva un tratto diverso, che si differenziasse da quello usato per la vita reale del nostro personaggio. Quindi abbiamo deciso di affiancare Chris Moyer, il nostro storico disegnatore, a Pierre. I due artisti collaboreranno insieme per qualcosa di folle per il futuro dei Corpsefucking Art, realtà e mondo onirico si fonderanno.
Ritengo “Tomatized” si tratta di un album CFA in pieno stile. Dal punto di vista del songwriting, invece, non vi viene mai voglia di proporre qualcosa di spiazzante come avete fatto, per esempio, per la copertina del disco?
“Tomatized” è un disco fresco e maturo, è una continuazione naturale dei precedenti album. Negli anni abbiamo acquisito un nostro linguaggio che ci rende sempre originali e imprevedibili. Assecondiamo sempre il nostro istinto e non costruiamo i nostri album a tavolino, sono puro sfogo viscerale, qualcosa che viene dal profondo e che ci rappresenta al cento per cento.
Possiamo considerare questo lavoro un concept album sui generis?
“Tomatized” analizza da vicino la mente di uno psicopatico, la sua incapacità di discernere il mondo reale dal mondo onirico. In questo album Mr. Daisy inizia ad avere dei dubbi sulla sua sanità mentale e scoprirà qualcosa di importante proprio alla fine di questa nostra sesta fatica.
Quanto conta per voi l’ironia, soprattutto nel memento in cui picchiate bene ben l’ascoltatore?
Come dicevo prima, fa parte del nostro linguaggio, non è scindibile dal nostro modo di concepire l’arte. E’ qualcosa che fa parte proprio del nostro modo di concepire la vita, senza ironia non esiste vitalità intellettuale.
Ci siamo sentiti poco prima della vostra esibizione a Foggia dello scorso aprile, come è andata quella serata?
Foggia ci ha accolto a braccia aperte, abbiamo percepito tanta voglia di fare e di cambiare in meglio le cose. Ci siamo sentiti a casa, gli organizzatori, il locale e tutto l’impegno che c’è stato ha reso la serata qualcosa di unico. E’ stato divertente come al solito, il palco è qualcosa che ci appartiene e che ci fa sentire vivi.
Invece, quali saranno i vostri prossimi live?
In questo momento stiamo pianificando varie date in Italia, qualche festival europeo e un nuovo tour, vediamo cosa ci riserva il futuro.
Infine, quali brani da “Tomatized” proporrete dal vivo?
I brani di “Tomatized” che porteremo sui palchi saranno almeno la metà del disco, ci piace ripercorrere sempre tutta la nostra discografia, pescando da tutti i nostri precedenti album, quindi lasciamo un po’ di spazio a tutte le nostre fasi di crescita, è anche un bel modo di capire dove stiamo andando con la nostra arte. Grazie a te per lo spazio, gloria e vita alla nuova carne.

Grazie mille!
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