Gabriels – Five forces

Non tutti hanno la fortuna e la abilità per poter coniugare due passioni. Gabriels è uno di questi, e da qualche anno ha messo in musica una propria saga, in sette atti, dedicata Hokuto no Ken. Così accanto a una produzione discografica più canonica, il ciclo di “Fist of the Seven Stars” è arrivato al quarto atto: “Five Forces” uscito per la Elevate Records lo scorso giugno.

Ciao Gabriels, la tua opera più ambiziosa, “Fist of the Seven Stars”, è arrivato al quarto atto su sette, quindi sei oltre la metà. Ti andrebbe di fare un primo bilancio, prima di addentrarci nel dettaglio del nuovo capitolo? L’opera sta andando avanti come avevi previsto al momento della sua ideazione oppure ci sono stati dei cambiamenti? La reazione del pubblico è quella che ti aspettavi?
Salve a tutti, ragazzi, e grazie dello spazio…allora no ci sono stati dei cambiamenti in corso d’opera, all’inizio avevo pensato ad una trilogia che finisse alla prima serie, poi durante la stesura mi sono accorto che non sarebbe bastata e che anzi stavo già tagliando troppe parti. Al lora decisi di farne cinque, poi parlandone con Wild Steel mi disse: “Ma mentre ci sei perchè non fai anche la seconda serie?” E allora mi venne in mente la costellazione dell’orsa maggiore, i dischi dovevano essere sette come le sette stelle dell’orsa. La reazione del pubblico, sì, è quella che mi aspettavo, ma anche di molti colleghi musicisti che hanno copiato la mia idea, facendo cose simili.

Chi ha mostrato più interesse verso i tuoi album, l’ascoltatore generico del metal oppure i fan di Kenshiro?
Devo dire entrambi, ho portato anche l’ascoltatore generico, che non conosceva Hokuto no Ken a vedere di cosa si trattava.

Passiamo ad “Act 4”, quando lo hai composto e registrato?
Naturalmente subito dopo il disco su Dracula intitolato “Dragonblood (The Damned Melodies)”, ed è già pronto l’act 5 per essere registrato.

Ti andrebbe di ricapitolare le voci e spiegarmi come le hai associate ad ogni singolo personaggio?
Certo, Wild Steel è la mia spada principale che interpreta Ken fin dall’inizio. Per Toky, Dario Grillo in questa occasione non è potuto essere tra i miei, mi serviva una voce elegante come lo stile di combattimento di Toky e allora scelsi Stefano Sbrignadello già sentito nella sua band. Per Fudo avevo bisogno di una voce roca e massiccia, e chi meglio di Dave Dell’Orto (che gli assomiglia pure fisicamente) poteva interpretarlo? Ryaku, un uomo di mezza età che simboleggia il mare, chi meglio di Fabio Carmotti? Per Weinn e Shuren ho avuto più difficoltà a trovare le voci giuste ma poi sono arrivati Marian Petranin e Andrea Marchisio, entrambi perfetti per il ruolo. Per Ryuga invece mi ci voleva una voce più calda, e allora chiamai Gandolfo Ferro con cui avevo già collaborato in passato. Per Juza delle Nuvole invece avevo bisogno di una voce più tagliente, e allora Roberto Tiranti non poteva mancare. Raoul lo interpreta ancora una volta Antonio Pecere e, come sempre, la sua voce potente è perfetta.

Non ti chiedo di elencare tutti i musicisti noti che partecipano al disco, però vorrei sapere in generale con che stato d’animo si sono approcciati a questa opera così particolare?
Con grande stato d’animo, poiché quasi tutti sono fan di Hokuto no Ken e sono cresciuti con esso.

Hai avuto difficoltà a coordinare tutti questi artisti?
Eh, devo ammettere di sì, non è facile seguire tutti e soprattutto mixare un disco con così tante voci,tutte registrate con microfoni diversi: è dura.

Quali sono le vicende narrate in questo quarto atto?
Questo quarto atto parte con lo scontro tra i fratelli di sangue e maggiori di Hokuto e cioè Raoul e Toky; dopo la scelta del successore della divina scuola, Toky aveva promesso a Raoul che se avesse preso una strada sbagliata lo avrebbe fermato, e così che è giunto il momento dello scontro dove Raoul per la prima volta vede anche lui la famosa stella della morte. Dopo è il turno di Ryuga, il lupo solitario, il quale voleva capire a costo di morire chi sarebbe stato il salvatore del mondo tra Raoul e Ken, per questo uccide Toky…Sapeva che doveva alimentare la rabbia di Ken per costringerlo a combattere con lui e scoprire quanto fosse forte realmente. Ma è da qui che parte il vero tema del disco, le cinque forze di Nanto appaiono per proteggere la vita dell’ultimo guerrierio, l’ultimo generale di Nanto di cui non si sa la vera identità, o meglio, la conoscono solo loro. La forza del vento, del fuoco, della montagna, delle nuvole e del mare si uniscono per fermare Raoul e consentire a Ken di arrivare per primo al palazzo dell’ultimo generale. La storia termina in sospeso quando la forza delle nuvole si accinge anche lui a combattere contro il Re di Hokuto, le prime due forze sono state già sconfitte, la montagna protegge e guida Ken al palazzo. La forza del mare è l’estremo difensore. La storia continuerà nell’atto 5.

Domanda un po’ più tecnica, per poter sviluppare l’opera hai dovuto chiedere un permesso o pagare dei diritti agli autori/produttori di Ken?
No per fortuna, però è chiaramente scritto che la storia è dedicata e ispirata al manga.

Ultima domanda, hai già programmato l’uscita del quinto atto oppure non hai ancora idea dei suoi tempi di realizzazione?
Certo molto probabilmente uscirà nel 2026 e si intitolerà un qualcosa come “The Final Fight”, “The Final Fist” o “The ultimate Warrior” , devo ancora decidermi.

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