Mezz Gacano – Il suono dell’inusuale

Mezz Gacano, un progetto musicale innovativo e geniale partorito dalla creatività del polistrumentista Davide Gacano, ospite di oggi a Overthewall.


Ciao Davide, come nascono i Mezz Gacano?
Il progetto, l’idea primordiale, nasce nei pressi di Salsomaggiore Terme (PR) sul finire del 1997 in seguito a sperimentazioni varie con gruppi locali e amici palermitani (quasi) costretti a raggiungermi in Emilia per portare avanti questo mondo musicale “autistico”. Ma vedrà la luce al mio ritorno nel capoluogo siciliano nel 1998.

La vostra musica non ha regole, ma credi che in generale la crisi della discografia abbia paradossalmente slegato le band dagli obblighi di mercato e reso ancora più liberi i gruppi?
La mia musica è piena zeppa di regole (evidenti o meno evidenti), ho infatti bisogno di professionisti di un certo livello per poter fare quello che faccio, sarebbe impossibile con strimpellatori della domenica o suonatori da pub. Gli obblighi di mercato interessano solo a chi percepisce la musica come una merce, cosa che – per quanto mi sia stata proposta centinaia di volte – non mi riguarda. La musica per me è cibo per la mente e quindi deve essere più genuino possibile

Quanto c’è di improvvisato nei dischi dei Mezz Gacano?
Quasi nulla, il 95% di quello che ascolti dei brani di Mezz Gacano è scritto su pentagramma.

Non hai paura che la tua musica risulti troppo ostica e di non essere recepita da molti?
Assolutamente no, faccio musica per esprimermi e ho l’esigenza di dire quello che penso, ciò che pensa la massa non mi è mai interessato, quasi tutti gli artisti che adoro e a cui, in parte, mi rifaccio hanno una visione totalmente non conforme alle leggi di mercato di qualsiasi periodo storico.

Ci parli del nuovo album?
Il nuovo album incarna un po’ tutte le domande precedenti, ovvero la tortuosa vita del musicista (o artista) indipendente; questo album è stato concepito durante l’estate del 2007 e nei tredici anni seguenti ha subito una miriade di cambi, registrazioni, missaggi, remissaggi, riregistrazioni e ancora missaggi. Racchiude quindi in sé, tutti gli “umori” e tutte le “cadute” di dodici anni di crescita e avversità. Finalmente grazie all’aiuto di un gruppo di persone a me affini, fra poco questo disco vedrà finalmente la luce!

Chi ha collaborato alla realizzazione?
Collaboratori fissi del progetto sono da sempre Giovanni Di Martino (Giammartino, tastierista) oggi fuori col suo mirabolante progetto Smuggler Brothers (prodotto da Massimo Martellotta dei Calibro 35); Marco Monterosso (Ruhi Nakoda, chitarrista) che oltre ad essere una colonna portante degli Airfish è in collaborazione un po’ con tutto il panorama musicale italiano (…oltre ovviamente a Mezz Gacano ed Airfish, solo per citarne alcuni, Bruniri s.a.s., Niccolò Carnesi, One Dimetional Man, Pan del Diavolo). Poi in pieno lockdown ho avuto come braccio destro Simone Sfameli (Mezz Gacano, Kinderheim Kunst Quintet, Forsqueak, Banda Di Palermo, Juju) che mi ha supportato e sopportato Durante il mix definitivo del disco.

Ci saranno dei live a promuovere la nuova uscita?
La vedo molto difficile.

Una domanda che faccio spesso ultimamente è “come hai impiegato il tempo del lockdown”?
Mixando ‘sto cazzo di disco! (Urlando e ridendo NdC)

Domanda: chi butteresti giù dalla fatidica torre tra King Crimson e Napalm Death?
Nessuno dei due sono troppo legato ad entrambi.

Dove i nostri ascoltatori possono trovarvi sul web?
Ormai ovunque, YouTube, Facebook, Spotify, Bandcamp, Deezer.

Grazie di essere stato con noi
Grazie sempre a te per la l’attenzione!

Trascrizione dell’intervista rilasciata a Mirella Catena nel corso della puntata del 3 Agosto 2020 di Overthewall. Ascolta qui l’audio completo: