A distanza di due mesi, Tony Hadley, storico ed ex- cantante degli Spandau Ballet, torna in Italia per festeggiare i suoi quarant’anni di carriera. Anche più in realtà, se pensiamo che il primo singolo con la band inglese, “To Cut a Long Story Short“, uscì sul finire del 1980, per poi debuttare nel 1981 con il primo album “Journeys to Glory”. Da lì, una serie di successi, uno dietro l’altro, ha decretato alla band una fama a livello mondiale da far invidia a chiunque. Tra le loro hit più famose “I’ll Fly For You”, “True”, “Gold”, “Through the Barricades”, “Only When You Leave” e tante altre canzoni di grande successo, che sicuramente ascolteremo nel suo imminente live italiano che finalmente tocca anche il Sud Italia. Inizia domani sera con una doppia data a Palermo, per poi continuare a Taranto lunedì, 30 gennaio, al Teatro Orfeo e martedì all’Auditorium Gervasio di Matera, per poi proseguire il 1 febbraio a Ravenna al Teatro Alighieri. Quale migliore occasione per intervistare la star inglese.
Tony, finalmente torni in Italia e in particolare al Sud Italia, con cui tu hai un particolare legame, vieni spesso al Sud, com’è ritornarci dopo tanto tempo?
E’ sempre un grande piacere per me tornare in Italia. Ho un pubblico molto affezionato, che mi segue dal primo successo con gli Spandau Ballet, negli anni Ottanta. Le persone sono fantastiche, il cibo e il vino sono inarrivabili, per non parlare delle vostre ricchezze culturali e architettoniche. Come si fa a non amare l’Italia?
A proposito, conosci la musica italiana, c’è qualche artista o band italiana che ti ha colpito particolarmente?
Beh, dal momento che sto parlando con il Quotidiano di Bari, non posso che citare Caparezza. Con Michele ho inciso, nel 2011, il singolo “Goodbye Malinconia”, e ho passato dei giorni meravigliosi in Puglia!
A brevissimo suonerai sia a Taranto che a Matera, che tipo di concerto proporrai?
A Taranto e Matera non mi esibirò con la Fabolous TH band, il mio gruppo storico per i concerti rock, ma la mia performance sarà con l’Orchestra della Magna Grecia, con la quale presenterò brani iconici degli Spandau Ballet, alcuni brani della mia carriera solista, e non mancherà qualche piccola sorpresa in termini di cover.
Nuovo album in cantiere?
Sì, ci sto lavorando, ci sono già molti brani pronti, ma non sono ancora in grado di programmare una data di uscita.
Quarant’anni di musica per te: dischi, tour, attività promozionali in tutto il mondo, come è cambiata la musica e il suo modo di farla rispetto ai tuoi esordi?
È banale dirlo, ma ovviamente l’avvento dello streaming ha cambiato tutto. Non c’è più l’attaccamento ad un album, ora si ragiona a singoli, ma nello stesso tempo la musica è diventata più fruibile per tutti, ed è molto più facile scoprire nuovi talenti. Le mie figlie più piccole, che sono adolescenti, mi avvicinano spesso a musica nuova che non conoscevo e che apprezzano, grazie allo streaming. Il desiderio di vedere un artista in concerto rimane però invariato.
INTERVISTA ORIGINARIAMENTE PUBBLICATA SU “IL QUOTIDIANO DI BARI” IL 26 GENNAIO 2023
