Charun – Impending decline

Francesco Miatto, Deimos e Simone Pirisi, dopo lo scioglimento dei Coram Lethe, tornano con gruppo che ne è l’ideale prosecuzione, ma che promette ben presto di brillare di luce propria. Con l’ausilio di Mario Di Ceglie, questa nuova creatura che risponde al nome di Charun, ha pubblicato il proprio debut EP, “Impending Decline”, lo scorso 29 marzo per la New Density Records.

Benvenuto Simone, prima di presentare i Charun, farei un passo indietro e tornerei a parlare della band che vedeva protagonisti alcuni di voi, i Coram Lethe. Come mai a un certo punto avete sentito l’esigenza di porre la parola fine su quell’esperienza?
In verità, all’inizio, i Charun avrebbero dovuto essere un side project. Leonardo Fusi, il principale compositore dei Coram, comunicò alla band, durante il primo lock down, di avere alcuni problemi personali, che lo avrebbero tenuto fermo per un po’ e così, io, Francesco Miatto e Deimos, pensammo di di suonare insieme un po’ di death old school, giusto per divertimento, in attesa del ritorno dei Coram… Ma giorno dopo giorno, mese dopo mese e, alla fine, dopo due anni, fu chiaro che Leonardo voleva mollare. Nel frattempo ci eravamo consolidati e il materiale che stavamo componendo era di gran lunga superiore a quello di una band “just for fun” e così i Charun sono diventati quello che potete ascoltare oggi.

Invece, lo stimolo di ripartire con nuovo progetto, appunto i Charun, da dove è giunto?
Abbiamo aspettato e sospirato per il ritorno di Leonardo, ma mentre lui si allontanava sempre di più, Charun diventava sempre di più un’entità autonoma; e molto più oscura e incazzata dei Coram Lethe.

Come è stato coinvolto Mario Di Ceglie in questa nuova avventura?
Per un po’ abbiamo pensato solo a scrivere, valutando l’idea di rimanere una studio band, un side project (almeno fino a quando abbiamo considerato tali i Charun). Quando Fusi confermò lo split, provammo come trio, con Deimos impegnato anche alla voce, oltre che alla chitarra, ma il risultato non fu soddisfacente, non piacque a nessuno di noi. Mario ci fu consigliato da Jacopo Pettini dei Virus Studios, quando lo contattammo per prenotare le recording session dell’album (all’epoca pensavamo che Deimos si sarebbe potuto destreggiare bene, in studio, nel doppio ruolo; ai live non pensavamo nemmeno). Mario ci convinse subito: grande fan dei Coram, voce profonda, attitudine.., era perfetto.

Quando vi siete ritrovati a scrivere il nuovo materiale per i Charun, vi siete imposti di lavorare in modo diverso rispetto a quanto facevate con i Coram Lethe oppure la metodologia di lavoro è rimasta invariata?
Rispetto ai Coram Lethe, la composizione, credo, è molto più un lavoro di squadra: le idee base vengono dai riff di chitarra e di basso, ma anche da patterns ritmici, o anche semplicemente da intuizioni estetiche ed emozionali che poi, con calma e pazienza, cerchiamo di tradurre in musica. Ad ogni modo, chiunque, nei Charun, può, non solo scrivere le proprie parti, ma anche mettere becco a pieno titolo, nelle parti degli altri.

Quali sono le maggiori differenze tra Coram Lethe e Charun?
I Charun sono molto più oscuri e brutali… Qualche sprazzo melodico riecheggia i Coram, ma con una declinazione molto più tragica, nera.

Come mai avete optato per un EP e non per un album completo?
Abbiamo avuto difficoltà, nel 2022, a provare con regolarità, per gravi problemi familiari di Deimos e, ad un certo punto, il songwriting era in stallo. Quando Deimos è tornato stabilmente volevamo a tutti i costi entrare in studio e investire le nostre risorse in un killer ep, piuttosto che in un full length non completamente all’altezza.

Ti andrebbe di presentare velocemente i cinque brani che compongono l’EP?
“As You Die in Dread” è forse il pezzo più feroce e brutale; volevamo un’apertura con un assalto all’arma bianca; il riff iniziale è uscito quasi per caso, durante una prova tra me e Francesco. Mentre accordavo mi disse qualcosa tipo ”Dai, tira fuori un riff! Ora!” Non sapevo cosa fare ma… dopo una decina di secondi di cazzeggio è uscito di prepotenza. Il testo è di Mario ed è un incubo, un po’ come vivere il terrore nel momento stesso del trapasso, o almeno questa è la proiezione emozionale della musica. “Impending Decline” fu il primo ad essere scritto; fondamentalmente è un pezzo di Deimos, ad eccezione della parte centrale, che si regge su una mio riff di basso; è il pezzo più old school, secondo me, molto maestoso nell’incipit, con un inciso che ti si inchioda in testa! “Relentless Fate” vive musicalmente sulla dicotomia tra la morbosità delle strofe e la tragicità del ritornello. Il testo ha due protagonisti: una vittima ed un carnefice, e può essere letto a più livelli: psicologico, sociale, demoniaco… ma in ogni caso c’è un dominatore ed un succube che anela la libertà. Senza ottenerla, ovviamente. “Predictable War” è forse il mio preferito, per quanto sia quello musicalmente più semplice, attaccato al fuoco centrale di un riff portante. Io lo chiamo “il pezzo pagano”, non per riferimenti diretti o indiretti, al paganesimo, ma piuttosto per un sentore che non riesco bene a definire: ha un ché di selvaggio, di ancestrale. “Forsaken Path” è al 100% il frutto di un lavoro di squadra, sia per quanto riguarda il contributo in termini di riff, sia per quanto riguarda l’arrangiamento complessivo. Si tratta di un pezzo palesemente diviso in due: una prima parte tellurica, con uno stacco centrale nerissimo, e poi un finale epico, in dissolvenza, un’eco di tutto l’orrore e il dolore racchiusi nel disco preso nel suo complesso. Probabilmente questo è il pezzo che, nella sua complessità, indica la strada dei futuri Charun.

Che significato si cela dietro il titolo “Impending Decline”?
“Impending Decline” sembra essere una paura, una minaccia, ma, se leggi attentamente il testo, capisci che le parole sono pronunciate da una persona disperata, che già sta vivendo e subendo ciò che era incombente e, chissà, forse evitabile? Ad ogni modo è uno sguardo verso il futuro, un futuro nero e fetido, descritto da chi non è riuscito ad evitarlo..

Avete delle date in programma per supportare la pubblicazione dell’EP?
Attualmente abbiamo in programma una data d’esordio che verrà annunciata prestissimo. Altre seguiranno. Seguiteci sui social e stay tuned!

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