Una debuttante e promettente band ha realizzato da poco l’EP “The Great Horror”, trattasi dei Darkvoid: quintetto siciliano di Taormina che ci propone una miscela di death, thrash metal con inserti più moderni in stile deathcore. Ospite su Il Raglio Del Mulo il cantante Alessandro Riva che ha gentilmente risposto alle nostre domande.
Ciao Alessandro, ti do il benvenuto su Il Raglio Del Mulo! Per prima cosa facciamo conoscere la band a chi ci segue. Come e quando nacquero i Darkvoid?
Ciao Luca, grazie a te per averci invitato! Darkvoid nasce come one-man band tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 a Taormina. Inizialmente ero solo io e la mia scheda audio nelle mie quattro mura di casa. Per qualche canzone ho anche invitato gli attuali membri, Gabriele (chitarra) e Antonio (batteria) a partecipare ma non c’era ancora quell’idea di band, e la pandemia che è venuta subito dopo non ha contribuito a formarla. Fortunatamente, dopo la fine di quel periodo e con qualche altra collaborazione nel mezzo, ho realizzato che Darkvoid non poteva restare in quella situazione, e così ho chiamato, oltre ad Antonio e Gabriele, anche Riccardo (chitarra) e Peppe (basso) per completare la formazione. Ed eccoci qua.
Sebbene siate una band giovanissima, mi pare che abbiate le idee abbastanza chiare su quale sia il vostro percorso musicale.
Ci piace il death metal, in tutte le sue forme, e in particolar modo il melodic di stampo europeo, seppur con qualche apertura verso altri generi del metal (black, thrash, groove). Siamo tra la vecchia e la nuova scuola. Tra il classico e il moderno.
Siete convolti solamente nei Darkvoid o qualcuno di voi è presente anche in altri progetti musicali?
Antonio e Peppe sono attivi con i Blacktop Overdrive Experience, un trio rock/blues di Giardini Naxos, mentre Riccardo nei RotGod, thrash/grind band di Catania.
Devo farvi i complimenti per come è uscito fuori “The Great Horror” per ciò che concerne la produzione. A chi vi siete affidati per la sua buona riuscita?
Grazie Luca. Se “The Great Horror” è uscito così, il merito è soprattutto di Rocco Minichiello e del suo Blackness Sound Studio (Grottaminarda). Ragazzo davvero preparato, professionale e disponibile. Ci siamo intesi subito con lui e ci siamo trovati benissimo. Sicuramente lavoreremo ancora insieme.
Siete siciliani come me e, sebbene io ormai viva da anni al nord, so perfettamente che in Sicilia ci sono band davvero molto valide che fanno parte dell’Underground… Quali sono secondo voi le realtà più rappresentative in tal senso?
Schizo, Sinoath, Heretical, Nerobove, Haunted, Rhino, Nihil, Duskvoid, RotGod, Bunker66, Torpore, Fordomth, None of Us, Consumer… Realtà, tra vecchie glorie e nuove leve, tutte di altissimo livello.
Come nasce un brano dei Darkvoid? Chi sono i principali compositori?
“The Great Horror” è stato concepito principalmente da me (chitarra e testi), con il prezioso contributo di Antonio (batterista) che mi ha aiutato tantissimo nella resa finale dei pezzi. Riccardo e Gabriele sono praticamente entrati a progetto ultimato ma hanno comunque contribuito con i loro assoli di chitarra, rispettivamente per “Dream Fever” e “The Cellar”.
Saranno sempre più presenti nei lavori futuri e saremo tutti attivi nel processo creativo.
E adesso passiamo ai testi, di cosa trattano?
L’EP è palesemente ispirato, lo si vede già dalla copertina, dai racconti del maestro H. P. Lovecraft, in particolare “Il Richiamo di Cthulhu” (“Dream Fever”), “Il modello di Pickman” (“The Cellar”), “Nyarlathotep” (“Cosmic Void”) e “Azathoth” (“The Great Horror”). Io e Riccardo siamo dei fedeli seguaci del maestro, ma comunque tratteremo altri argomenti con i prossimi lavori. Ovviamente non vogliamo incentrare la nostra musica solo su questa tipologia di racconti, nonostante la nostra smisurata passione.
Immagino che al momento, vogliate promuovere il vostro EP facendovi conoscere un po’ in giro con delle date live, giusto?
È quello che vogliamo, anche se non è facile per via dei nostri impegni professionali, lavorativi per alcuni e universitari per altri, ma siamo comunque decisi nel portare “The Great Horror” un po’ a spasso.
E in ottica futura? Lavorerete alla realizzazione del vostro primo album? Avete programmato qualcosa a tal proposito?
Il full album è la priorità per noi, siamo già entrati nelle prime fasi di composizione. Stiamo organizzando tutte le nostre idee e speriamo di farvi sentire qualcosa non troppo tardi.
Time out Alessandro, grazie per essere stato con noi! Dove possono seguirvi i nostri lettori ed ascoltarvi?
Grazie a te Luca per la chiacchierata. Potete trovarci su tutte le piattaforme di streaming online, su Bandcamp dove potete scaricare il nostro EP in formato digitale, ma anche su Facebook, Instagram e TikTok. Enjoy the Void!
https://thedarkvoid.bandcamp.com
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