Hellbutcher – Possessed by the Devil’s flames

Interview by Michael (metalbite.com), click HERE for the original English version.
Intervista a cura di Michael (metalbite.com), clicca QUI per la versione originale in inglese.

Si dice che can che abbaia, non morde. Beh, questo è qualcosa che a volte può valere anche per la scena metal. Recentemente ho fatto una chiacchierata via Skype con il leggendario Hellbutcher. Abbiamo parlato della sua nuova band omonima ma anche del suo passato nei Nifelheim. Oltre questo, lui aveva molte altre cose di cui parlare e ci siamo fatti molte risate. Godetevi questa intervista e procuratevi il suo nuovo album, che dovrebbe essere già uscito nel momento in cui leggerete questo pezzo (leggi la recensione qui)! (Michael)

Ave Hellbutcher, come stai?
Sto bene! Ero talmente occupato a creare qualche nuovo layout per il merchandise, che ho dimenticato di controllare l’ora, ma fortunatamente la mia ragazza è venuta e mi ha detto che era arrivato il momento di questa intervista (ride).

Immagino che tutti nella scena metal estrema conoscano te e la tua vecchia band Nifelheim, ma forse potresti presentare un po’ di più gli Hellbutcher ai lettori?
Gli Hellbutcher sono la nuova band che ho formato nel 2022, quando mi resi conto che i Nifelheim stavano più o meno andando in pezzi. Qualunque cosa stessi cercando di fare, non portava a molto, quindi ho pensato che volevo una specie di band in cui avessi un po’ più di cose da fare da solo. Posso decidere come gestire la band senza troppe complicazioni, perché questa è stata la ragione principale per cui i Nifelheim sono crollati. Questo è il risultato della scelta: faccio qualcosa che voglio fare esattamente nel modo in cui voglio farlo, del tutto Hellbutcher.

Beh, so che hai registrato l’album con un batterista che non è il tuo vero batterista, ovvero Perra Karlsson…
Sì, è un turnista perché il vero batterista è occupato con alcune cose diverse in questo momento. Quindi abbiamo deciso che al momento avremmo scelto un batterista turnista. Non so quanti concerti farà con noi, ma il batterista originale dovrebbe essere ancora nella band (ride).

Il tuo nuovo album omonimo è fantastico. Quanto tempo ci è voluto per scriverlo e ci sono state altre persone, oltre alla band, coinvolte in alcune canzoni?
È tutto fatto da me e alcune canzoni sono fatte dal chitarrista Necrophiliac dei Mordant. Ho fatto la maggior parte delle canzoni e lui ne ha fatta una da solo, l’ultima chiamata “Inferno’s Rage”, io ho solo scritto i testi. Anche per “The Sword Of Wrath” è perlopiù farina del suo scacco. È davvero bravo quando si tratta di fare musica. Abbiamo avuto qualche collaborazione prima ma non abbiamo mai pubblicato nulla. Sapevo che sarebbe stato fantastico averlo nella band. E non ci è voluto molto tempo, avevo voglia di scrivere musica. A volte, quando sei dell’umore giusto per qualcosa, puoi arrivare ad avere cinque canzoni in un giorno ma poi all’improvviso tutto si ferma e ci vogliono mesi per tirar fuori anche un solo riff. Quindi devi farlo mentre hai l’ispirazione e in realtà l’ho fatto (ride). È stato un processo piuttosto veloce scrivere l’album rispetto ai Nifelheim che ci mettevano anni. Ci sono voluti due o tre mesi.

Hai firmato con Metal Blade, che non è molto famosa per il black metal – ovviamente hanno sempre avuto materiale estremo, ma non proprio black metal. Come sei entrato nel loro roster?
Non so davvero il perché. Penso che a loro piaccia la mia musica e non direi che siamo quel black metal che la gente si aspetta quando sente questo termine al giorno d’oggi. Saremmo stati una band perfetta per la Metal Blade nell’84 o nell’85 (ride). Penso che a tutti noi piaccia ancora il primo album degli Slayer, che ancora oggi considero black metal. Penso che la gente forse direbbe che siamo black-thrash, ma non mi piace quel termine quindi lo chiamo black metal.

L’ho sentito ieri per la prima volta e da allora l’ho riascoltato almeno sette volte e ancora sono totalmente sbalordito dalla sua intensità. Il tuo obiettivo era scrivere l’album black metal più estremo possibile?
Sì, più o meno. Ogni volta che ascolto le cose in cui suono, mi chiedo sempre perché devono sempre avere delle canzoni lente. Queste cose distruggono l’intero album (ride). Nessuno vuole ascoltarle. Il tempo ha dimostrato che nessuno vuole sentire questa roba thrash mid-tempo. Ho pensato: cancella quella roba e crea delle belle canzoni per tutto l’album (ride). Per questo risulta essere piuttosto intenso.

Rispetto ai Nifelheim, ci sono molti più elementi thrash metal nelle canzoni e, nonostante la loro natura estrema, i suoni sono più accessibili. Quanta influenza ha avuto su di te la scena thrash tedesca con la trinità empia Sodom, Kreator e Destruction? “Perdition” suona come qualcosa di “Pleasure To Kill” in alcune parti, ad esempio…
Sì, penso che ci sia anche più heavy metal. Ma sono cresciuto con queste band, quindi sono più o meno radicate nel mio DNA (ride). Tutte le band tedesche, anche quelle meno famose o meno conosciute. Ho tratto ispirazione anche da una vecchia band chiamata Mad Butcher (ride). Hanno pubblicato un album nell’85 chiamato “Metal Lightning Attack”, quando lo stavo ascoltando, mi sono venute alcune idee per questo disco. La scena thrash metal tedesca degli anni ’80 è sicuramente qualcosa a cui mi ispiro, anche se non ci penso. È il mio modo di essere quando si tratta di musica.

Quindi, è proprio dentro di te…
Sì, esattamente. Ho ascoltato troppa di questa musica, quindi è impossibile non esserne ispirato, credo.

Non solo liricamente ma anche musicalmente vai agli estremi – ti occupi di argomenti blasfemi e satanici – non temi che ci sia una sottile linea rossa tra la vera malvagità e l’esagerazione, che risulta essere anche un po’ ridicola?
È una linea sottile che separa ciò che le persone considerano ridicolo o meno. Ma voglio spingermi al limite di ciò che non è divertente, anche se probabilmente alcune persone penseranno comunque che sia stupido, ma non posso farci niente. Sto facendo tutto sul serio, per me non è uno scherzo o altro. È serio al 100%. Ma non sono stupido e so che alcune persone possano vederla in modo diverso e semplicemente ridono di ciò che non capiscono. Ma non mi tocca, perché se non fosse così, avrei smesso di farlo molti anni fa (ride).

Ma ci sono anche alcune band black metal nella scena, di cui non faccio il nome, che considerano tutto questo più come uno scherzo.
Sì (ride). Ho un buon senso dell’umorismo ma quando faccio musica sono molto serio. E voglio arrivare al limite senza diventare totalmente ridicolo. Parlando di band come Manowar o giù di lì, sono al livello in cui non sai cosa pensare di loro (ride). Voglio essere estremo ma la linea è sottile. Non ho il senso di ciò che sto facendo. Faccio semplicemente quello che faccio e comunque non mi interessa davvero cosa pensano gli altri di me (ride).

I tuoi connazionali Gehennah hanno scritto “666, Drunks And Rock n’Roll” che descrive abbastanza bene la loro musica: quale pezzo descrive al meglio la tua?
Uffa, è dura. Mi spiace, non riesco a trovare una canzone specifica.

Ahah, nessun problema! Ti racconto ora un episodio divertente: quando uscì il primo album dei Nifelheim, c’era una traccia che ho sempre chiamato “Fast Witching Buttfuck” – ovviamente non si chiamava così!
Ahah, sì, ” “Witchfuck”! In realtà, trattava di un rito chiamato “Osculum Obscenum”, ma abbiamo pensato che sarebbe stato del tutto pretenzioso e non abbastanza bello come titolo, quindi lo abbiamo cambiato in “Witchfuck”, che penso sia ancora oggi molto miglio (ride).

Ultimamente ho assistito ad un concerto dei Nargaroth in cui il cantante si è lamentato del fatto che le borchie sono troppo pesanti alla sua età. Pensi che diventerai mai troppo vecchio per questi accessori essenziali?
No, no, no! Ho avuto la possibilità di cambiare stile ora che ho fondato una nuova band (ride). Ma la mia mente è impostata così da anni, è semplicemente spontaneo e viene direttamente dal profondo della mia anima. Mi sono sempre piaciute catene, pelle, spuntoni e roba del genere, quindi rimarranno lì per molto tempo (ride).

Ci sono piani per presentare “Hellbutcher” dal vivo?
Sì, abbiamo dei piani. In realtà ora abbiamo un’agenzia di booking quindi spero che facciano un buon lavoro e ci lascino andare in tour il prima possibile. L’anno scorso ho programmato un tour svedese, quindi almeno ci saranno alcuni concerti in Svezia verso la fine del 24. Ma ce ne saranno altri, immagino. E per il nostro primo concerto abbiamo già preparato un sacco di attrezzature per il palco e altro, quindi siamo tutti pronti.

So che sei un grande fan degli Iron Maiden e ricordo di aver letto in un’intervista che “X-Factor” era il tuo album preferito perché è il più lungo…
Sì, ma non è più il mio preferito perché non è più il più lungo, ahah!!

Sì, questa era questo il senso della mia domanda… con “Book Of Souls” e “Senjutsu” hanno pubblicato due album ancora più lunghi. Sbaglio se dico che “X-Factor” è passato alla posizione numero tre?
Sì, logicamente sono migliori perché contengono più Iron Maiden.

Ti piacciono davvero?
Oh sì, mi piacciono assolutamente! Ascolto gli Iron Maiden da molti anni e sia “Book Of Souls” che “Senjutsu” mostrano lo stesso sviluppo che sto avendo io. Voglio più canzoni progressive e non ho intenzione di ascoltare roba come “Run To The Hills” o giù di lì. Mi piace davvero quello che fanno al giorno d’oggi. “The Parchment”, ad esempio, è una delle migliori canzoni che abbia mai sentito. È assolutamente fantastica secondo me.

Hm, credo che dovrò riascoltarlo, ho trovato l’intero album “Senjutsu” piuttosto noioso…
No, no, va bene, ahah!!!

Sai se hanno mai notato te e i Nifelheim?
Beh, li ho incontrati occasionalmente nel corso degli anni, quindi penso che siano consapevoli del fatto che siamo in una band, ma non ho mai provato a coinvolgerli nelle cose che faccio perché non penso che sia comunque il loro tipo di musica. Sarei un po’ imbarazzato allo stesso tempo (ride). Sono i miei idoli e sono solo un fan!

Rob Halford indossa magliette di Emperor e Dark Funeral…
Sì! Gli Iron Maiden sono un po’ più vecchia scuola direi (ride).

Infine, quali sono i cinque album di cui hai bisogno per sopravvivere su un’isola deserta?
I cinque dischi più lunghi degli Iron Maiden, ovviamente, ahah!

Ahah, mi aspettavo questa risposta!!!
Ahah, sono noioso! Dovresti fare domande del tipo “quali eccetto i cinque album più lunghi” o giù di lì, se vuoi altre risposte (ride).

A te l’ultime parole…
Bene, spero che darete un ascolto al nuovo album degli Hellbutcher! Potete aspettarvi molto di più da questa band in futuro, quindi preparatevi (ride)!

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