Venom Inc. – There’s only black

Interview by Marcelo Vieira (metalbite.com), click HERE for the original English version.
Intervista a cura di Marcelo Vieira (metalbite.com), clicca QUI per la versione originale in inglese.

Il Brasile ha un posto speciale nel cuore dei Venom Inc., soprattutto per il cantante e bassista Tony Dolan, che ha un profondo legame con il Paese. Con una lunga storia di esibizioni memorabili in diverse città brasiliane, considera il Brasile una seconda casa. L’assenza del chitarrista Jeff “Mantas” Dunn a causa di un recente infarto desta dubbi e preoccupazioni, ma Tony assicura che lui e i suoi colleghi sono solidali e impegnati a sostenerlo durante il suo recupero. Infine, Dolan ha discusso diversi argomenti, tra cui “There’s Only Black” (2022), l’ultimo album dei Venom Inc.; gli album che ha registrato con i Venom tra il 1989 e il 1992, e “Future Warriors” (1985), il lavoro di debutto degli Atomkraft, recentemente ripubblicato su CD in Brasile da Voice Music / Rock Brigade Records. (Marcelo Viera)

Come va la salute di Mantas dopo il recente infarto?
Fisicamente sta bene, ma ha paura. Per questo motivo, non si sente mentalmente in grado di impegnarsi negli spettacoli. La paura di morire durante un tour lo perseguita. La terapia e il supporto emotivo sono essenziali per aiutarlo a superare questa ansia. Ha bisogno di riposare. Nel frattempo i suoi compagni di band continueranno a sostenerlo e ad attendere la sua completa guarigione.

Come sta affrontando la sua assenza la band?
Quando Jeff non ha potuto partecipare ad un tour negli Stati Uniti a causa di problemi personali, ho invitato Mike Hickey, che aveva già suonato con i Venom. Più tardi, in Sud America, poiché Mike non era disponibile, ho invitato Marc Jackson a sostituirlo. Durante questo periodo, Jeff ha avuto il suo secondo attacco di cuore, che è stato devastante. Ma ho incontrato Curran Murphy, il leader della band 72 Legions, e ho pensato che avrebbe potuto sostituirlo. Ha suonato con noi a Jakarta ed è stato fantastico. Gli spettacoli sono stati fantastici e abbiamo deciso di continuare così finché Jeff non sarà pronto per tornare. I fan stanno apprezzando e non c’è pressione su Jeff. Gli spettacoli con questa nuova formazione sono stati incredibili e siamo entusiasti di continuare.

Cosa significa il Brasile per i Venom Inc.?
Il Brasile ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore fin da quando avevo 14 anni. Ho visitato il paese diverse volte, suonando in città come Curitiba, Porto Alegre, Rio de Janeiro e San Paolo. Sento un profondo legame con l’America Latina, ma il Brasile è come una seconda casa per me. Non riesco a spiegarlo, ma quando sono lì mi sembra di tornare a casa. L’energia, le persone, il cibo; tutto mi fa sentire accolto. Il Brasile fa parte di ciò che sono ed è qualcosa che apprezzo molto.

L’ultima visita di Venom Inc. nel Paese è stata annullata per ragioni ancora poco chiare. Cosa è successo esattamente?
Ci sono stati diversi problemi, tra cui la mancanza di informazioni e ritardi nell’organizzazione. Non è stata una nostra decisione quella di annullare, ma piuttosto una serie di complicazioni che abbiamo dovuto affrontare.

L’album “There’s Only Black” sembra affrontare temi più attuali e impegnati rispetto ai lavori precedenti dei Venom. Cosa ti ha motivato ad trattare argomenti come la pandemia, la disinformazione e il populismo?
Da “Parasite” a “Prime Evil”, ho esplorato temi come la corruzione del governo e la dualità umana, mettendo in discussione la moralità delle nostre azioni. Rifletto su come, pur compiendo atti altruistici, contribuiamo anche a problemi come la creazione di armi nucleari. Questa dualità è ricorrente nella storia umana e nelle guerre, e sono sempre le persone a subire le conseguenze delle decisioni politiche, mentre i leader rimangono distanti e protetti. Ma nel complesso, “There’s Only Black” nasce da un progetto più ampio sul viaggio della vita e sull’insignificanza dei risultati e delle convinzioni di fronte alla morte. Questa riflessione è nata quando Mantas mi ha inviato la title track. I suoi testi descrivevano la sua esperienza di pre-morte, in cui non vedeva luci o angeli, solo oscurità. Mi ha fatto dubitare sulla natura dell’esistenza e di cosa succede dopo la morte. Da qui la decisione di semplificare la copertina dell’album, inserendo un buco nero, simbolo dell’ignoto, invitando gli ascoltatori ad esplorare domande fondamentali sulla vita e sulla morte.

Tra il 1989 e il 1992, hai registrato tre album in studio con i Venom. Quale è il tuo preferito?
“Prime Evil” è stato un album cruciale per i Venom e ho partecipato attivamente alla composizione di circa il 60% delle canzoni. Lavorare a questo progetto è stato entusiasmante per noi e il risultato finale è stato sorprendente e significativo per tutti. Secondo me, “Temples Of Ice” è stato deludente in termini di copertina. Non sono stato coinvolto nella sua creazione e il risultato non mi è piaciuto. Nonostante le buone tracce e le performance energiche, la produzione non ha raggiunto lo stesso standard qualitativo di “Prime Evil”, cosa che l’ha influenzata negativamente. “The Wastelands” aveva una produzione migliore, ma ancora una volta la copertina era deludente, estranea alle canzoni. Tuttavia, l’album conteneva brani fantastici. Invece di sceglierne uno preferito, combinerei le migliori canzoni di ciascuno per creare un album eccellente, se prodotto correttamente.

Detto questo, ogni album dei Venom è unico, riflettendo un’evoluzione costante e un approccio distinto. Apprezzano la diversità, incorporando elementi di black metal nella produzione in modi diversi ad ogni uscita. Questa è una caratteristica distintiva della band, preferendo l’unicità alla ripetizione. La sequenza “Avé” – “There’s Only Black” lo esemplifica bene.
Sono d’accordo. Due approcci diversi e intensi alla produzione, che riflettono la diversità dei temi. “There’s Only Black” è più crudo e veloce [di “Avé”], cattura l’urgenza della band dal vivo. L’album cerca di trasmettere la sensazione che il tempo vola, sperando che gli ascoltatori sentano il desiderio di riprenderlo dopo aver finito di ascoltare.

Pensi che il passare del tempo abbia dato a “Prime Evil”, “Temples Of Ice” e “The Wastelands” l’importanza che meritano e la riverenza che non hanno ricevuto all’epoca?
“Prime Evil” viene spesso citato come sottovalutato, ma la sua presenza è evidente ovunque vada. L’album ha ricevuto recensioni positive e ha avuto buone vendite al momento della sua uscita, sfidando le aspettative dopo la partenza dei membri originali. Ora, soprattutto con l’emergere dei Venom Inc., c’è un rinnovato interesse per “Temples Of Ice” e “The Wastelands”, che vengono rivisitati e apprezzati da un pubblico più ampio.

Mi piacerebbe parlare degli Atomkraft visto che l’album “Future Warriors” è stato recentemente ripubblicato su CD in Brasile.
L’ispirazione per gli Atomkraft arrivò nel 1978 quando guardai i Motörhead e i The Dickies, la mia band punk preferita dell’epoca. Ho visto Karlos Kaballero, batterista dei The Dickies, suonare a 220 battiti al minuto, qualcosa senza precedenti. Ho immaginato di combinare quella velocità con il suono dei Motorhead, e così è nato il progetto Atomkraft. Nel 1985 non avevamo più i membri originali, quindi reclutai due nuovi musicisti e registrai l’album “Future World” per la Neat. Anche se non è andata esattamente come inizialmente previsto, rivisitare e suonare quell’album dal vivo mi ha fatto capire che avevamo catturato l’essenza di Atomkraft. La risposta alla riedizione è stata incredibile. Inizialmente non ero molto coinvolto nel progetto, ma ora vedo l’album ovunque, gente che lo porta ai concerti e chiede persino se suoneremo qualcosa degli Atomkraft. È divertente perché lavoro al nuovo album degli Atomkraft da circa 20 anni, venendo sempre distratto da altri progetti. Recentemente sono tornato ai nastri originali e ho iniziato a riscrivere le canzoni. Entro due o tre mesi inizierò a produrre questo nuovo disco, forse come precursore o seguito di “Future Warriors”, seguendo lo stesso classico stile dei Motörhead con soli tre membri.

Negli anni ’80 gli Atomkraft venivano spesso paragonato ai Venom. C’era qualche rivalità tra le band?
Quando abbiamo iniziato eravamo solo una band locale. Il successo sembrava lontano. Ma quando i Venom pubblicarono il loro primo singolo [“In League With Satan / Live Like An Angel (Die Like A Devil)”] nel 1981, la mia prospettiva cambiò. È stato stimolante vedere persone realizzare qualcosa di grande. Quando avevo bisogno di nuovi membri per la band, il fratello del manager dei Venom, Eric Cook, suggerì Ged [Wolf, batterista], che aveva appena lasciato i Tysondog. Abbiamo fatto il provino e siamo andati d’accordo, quindi siamo andati avanti insieme. Quando abbiamo avuto bisogno di un nuovo chitarrista, ne abbiamo provati diversi, ma nessuno andava bene. Abaddon [il batterista dei Venom] suggerì un sedicenne che conosceva di nome Rob Mathew. Sono andato a vederlo suonare e sono rimasto colpito. Si è unito alla band per registrare l’album. Il nostro primo tour è stato con gli Slayer, seguito da uno con Exodus e Venom. Bei tempi. Non c’era rivalità; eravamo buoni amici.

Per concludere, cosa ne pensi dell’attuale scena heavy metal?
Amo particolarmente abbattere le barriere tra i generi musicali. La reazione è esplosiva, dimostrando che generi diversi possono mescolarsi. Vorrei che non esistessero divisioni così rigide tra gli stili musicali. Attualmente abbiamo band leggendarie come i Metallica e i Judas Priest ancora attive, insieme ad altre come i Deep Purple che esplorano nuovi territori. C’è anche il fenomeno Rammstein e la scena thrash tedesca, oltre al metal proveniente dagli Stati Uniti e al black metal nordico. Anche l’America Latina sta dimostrando un incremento qualitativo di band progressive e innovative. È incredibile vedere i musicisti riunirsi, indipendentemente dai generi. Hanno davvero talento ed è un’esplosione di creatività. Se avessi 16 anni adesso, sarebbe il momento migliore per dedicarmi alla musica, poiché c’è un’incredibile diversità e qualità in tutti gli stili. È meraviglioso far parte di tutto questo.

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