Solo qualche mese fa avevamo ospitato Antonio Polidori perché era da poco uscito il nuovo album, “Pains”, dei Tony Tears (leggi QUI l’intervista). In quell’occasione l’artista genovese ci aveva anticipato alcuni dettagli dell’imminente album della Tony Tears Band, “La società degli eterni” (I, Voidhanger Records). Mi è sembrato giusto, quindi, ripartire proprio da quella chiacchierata per approfondire i contenuti del nuovo lavoro.
Bentornato Antonio, qualche mese fa chiudevi la nostra precedente intervista, anticipandomi il titolo del nuovo album della Tony Tears Band, “La società degli eterni”, e altre cose interessanti. Ora che il disco è qui fra noi, partirei proprio da alcune di quelle anticipazioni, la prima è proprio il titolo: a cosa fa riferimento?
“La Società Degli Eterni” è un concept album che racchiude un avanzamento Esoterico personale (e anche di band). “La società degli eterni” ed il suo concept hanno un potere che cela il vero significato del Patto Magico, molto più profondo rispetto a come viene descritto da basse credenze popolari. La sensazione di trovarsi di fronte allo stipulare un Patto è reale.
Mi parlasti, appunto, di un concept incentrato sul “Patto Magico”, potesti dare maggiori delucidazioni a chi, come me, è profano in queste materie?
“La società degli eterni” vuole essere un consiglio per chiunque a liberarsi da certi dogmi inculcati dalle religioni. Dogmi che sostengono che una “Via” diversa sarebbe peccaminosa. Purtroppo c’è ancora molta gente che ha paura di avvicinarsi seriamente alla Magia per colpa di queste falsissime credenze. Quindi, “La società degli eterni” vuole portare l’ ascoltatore a liberarsi da questi pericolosi dogmi ed avvicinarsi ad un “Patto Magico” in maniera positiva. La Magia (anche a questi livelli) è difficile da mettere in pratica ma non impossibile, e può dare possibilità di una vita migliore. Ovviamente nel nostro nuovo album questo è fatto capire nei testi che, sono delle specie di racconti in verità ed in parte reali su cose accadute e (nei testi) sapientemente rivisti da David Krieg come soluzione Magica.
Continuiamo con le spiegazioni, cosa mi dici di quest’altro passaggio della nostra chiacchierata? “La nostra strada come band si è intrecciata (non per caso) con una persona molto conosciuta in ambito Esoterico ed abbiamo avuto la stessa voglia e le stesse idee di intenti nel creare qualcosa di unico, legato anche ai Chakra ed al numero “7” perché credimi sarà qualcosa di unico sotto tantissimi aspetti.”
Nei miei soggiorni in casa di questo amico ed esoterista, ormai si può dire, Daniele Donini, abbiamo notato che stavamo cercando entrambi un qualcosa di ambizioso; ovvero realizzare un album che avesse (tra le altre cose del patto magico) un potere intrinseco nel potere aprire e sviluppare i chakra e legato agli odori, una cosa del genere è stata provata a fare solo da due band: una è un gruppo anni 70 prog e l’ altra sono stati i Cathedral, poi il vuoto. Noi abbiamo l’arduo compito di realizzare anche questi due aspetti. Infatti, sia la musica che i testi sono stati realizzati e messi assieme sotto meditazioni personali che, con varie ripetizioni hanno sviluppato la conferma dei chakra e degli odori. Poi, si sa ad ognuno possono giungere o no ma il lavoro è stato serio e lungo dietro, ecco perché son passati diversi anni dal nostro ormai penultimo album “The Atlantean Afterlife…”. Ci sono addirittura alcune copie numeratissime (“77”) con all’ interno un foglio di evocazione profumati, con sottilissime profumazioni, profumi realizzati da Daniele e sua moglie Simonetta, finora non nominata, ma di egual importanza. Comunque, anche le copie che non hanno questi fogli contengono gli odori, gli odori sono intrinsechi e risvegliati dalla musica al loro interno … e questo è quanto.
Altra anticipazione: “senza indietreggiare minimamente nel metal, per questo album siamo riusciti ad aggiungervi molti riferimenti anni ’70 ed anche una vaga malinconia gothic wave, però, ripeto, senza indietreggiare minimamente nell’aspetto heavy metal classico oscuro”. Ti ritrovi ancora in quella descrizione del sound o a mesi di distanza vorresti rivederla in qualche sua parte?
Sì, mi ci rivedo, nella mia vita non indietreggio mai e mi prendo sempre il tempo necessario per rispondere in tal modo da non dovermi mai correggere successivamente. Poi, si sa, ad ognuno una musica può arrivare diversamente da come l’ha concepita l’ artista.
Dato che questa volta parliamo di Tony Tears Band, ti andrebbe di presentare la band?
Oltre al membro storico David Krieg alla voce, Sandra Silver alla voce femminile, e Fulvio “Flux” Parisi alle tastiere, sono entrati rispettivamente: Luca Lucchini veterano batterista della scena dark/doom metal nazionale (ha suonato in svariate band, una delle attuali, i conosciutissimi Crimson Dawn e molte altre comunque). Luca ha preso il posto Gianni Queirolo ed Ema. Poi c’è Wally Ache al basso. Stessa cosa vale per Wally Ache (al secolo Walter Garau) ha suonato in tantissime band conosciute ed è anche un organizzatore di concerti. Wally ha preso il posto di Artorias. Voglio comunque ringraziare sempre: Artorias, Ema, Gianni Cueirolo per la loro serietà e passione all’interno dei Tony Tears, siamo rimasti in ottimi rapporti.
Molto belle le maschere, se non erro disegnate da te. Immagino che anche loro abbiano un significato particolare…
Sì, disegnate e realizzate da me. Certamente. Sono divise a metà (anche nel significato). Da un lato c’è una putrefazione, con tanto di vermi e drappi strappati in faccia. Questo aspetto rappresenta “i vizi”, o meglio il non volersi staccare del tutto dalla vita terrena finché essa non è stata realizzata al proprio meglio, ma questa affermazione va ben oltre il concetto “superficiale” delle parole, e aggiungo: ma desiderare questo è sbagliato? Chiaramente, per me, no! Come si può lasciare la vita senza avere osato, provato, magari sbagliato ma avere avuto la forza e la voglia di correggersi? La vita materiale è importante. L’ altra metà del viso è bianco (è l’ anima) che dopo questa vita vuole liberarsi, ma se non realizza prima la sua esperienza (o più esperienze…) non potrà mai essere libera. Quindi, solo una vita appagata che, non vuol dire piena di vizi ma realizzata sul vero senso del termine può liberare e “appagare” l’anima e quest’ultima, un giorno, non necessitare più di reincarnazioni. Uno dei mezzi per arrivare a tutto questo è proprio il “Patto Magico”, chi più capisce questo, più entra prima a far parte automaticamente della “Società degli eterni”.
Novità interessante è il passaggio a una nuova etichetta, come è nata la collaborazione con la I, Voidhanger Records?
Non ero più contento di tante cose. Credo che una band come i Tony Tears , per nome, storia e altro, meriti (almeno) rispetto, poi, non si può piacere a tutti. Diciamo che con l’ album un po’ più “solista” ovvero “Pains”, le cose con la vecchia etichetta iniziarono ad inclinarsi (veramente già da prima) per motivi che non mi sembra giusto elencare, quindi, rimango sul vago, così. Visto le premesse e l’opera importante che si stava preparando, la realizzazione de “La società degli eterni” appunto, iniziai a guardare e a contattare alcune etichette ma andai deciso sulla I, Voidangher Records per vari motivi. Il primo fu il grande seguito che ha, il secondo fu che nonostante tratti molto metal estremo, comunque oscuro, molte sue band sono anche sperimentali, quindi, chi conosce l’ etichetta si può aspettare anche un genere diverso dalle cose “estreme”. Inoltre, pubblica comunque altre cose dark/doom come gli amici Dionysiaque. Infine, forse il più importante, la puntualità e la serietà nel dire e fare le cose (serietà) cosa troppo fondamentale per una band come noi.
In quali formati uscirà l’album?
Per il momento solo in CD. Purtroppo l’ album supera l’ora e avrebbero dovuto fare un doppio Lp, raggiungendo costi proibitivi. Comunque, l’intenzione è di farlo uscire anche in vinile, quindi, vedremo.
A te il finale, magari con qualche anticipazione delle tue…
Cogliendo l’occasione per ringraziarti ,Giuseppe, ringraziare Il Raglio del Mulo e i suoi sostenitori, aggiungo questo: Cercheremo di suonare un po’ ovunque nonostante i Tony Tears non faranno mai miriadi di concerti (per scelta… ci avevano proposto delle tournée), quindi, ci sarà il merch, le nuove scenografie e altre sorprese. In ultimissimo sto già lavorando al nuovo album “solista” che segnerà una nuova e definitiva svolta stilistica (senza trascurare alcune caratteristiche solite ovviamente). L’ album sarà dedicato a questo Mondo che sta urlando pietà…. e sarà straziante. A presto, ragionate sempre con la vostra testa e ascoltatela! Dark metal on!
