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La band death metal svedese Fimbul Winter pubblicherà il suo debutto, l’EP “What Once Was”, il 14 novembre 2025. Formati da ex membri degli Amon Amarth – Anders Biazzi, Niko Kaukinen e Fredrik Andersson – insieme al cantante Clint Williams, i Fimbul Winter propongono un suono grezzo e senza compromessi, radicato nella tradizione della scena anni ’90. A rispondere alle nostre domande è il chitarrista Fredrik Andersson.
Benvenuto Fredrik! Puoi presentare la band ai nostri lettori e raccontarci qualcosa sul vostro EP di debutto “What Once Was” e su cosa rappresenta musicalmente e filosoficamente?
Certo! Noi siamo una band nuova, ma come musicisti siamo in giro nella scena con vari gruppi sin dagli anni ’90. In origine ci siamo riuniti solo per suonare la demo degli Amon Amarth “The Arrival of the Fimbul Winter” alla festa di compleanno di Niko, una demo che lui e Anders avevano registrato e portato dal vivo nei primi anni ’90. Sono entrambi membri fondatori degli Amon Amarth. Dopo quella jam e il live, però, ci siamo divertiti talmente tanto che abbiamo deciso di continuare e da lì è nata l’idea di scrivere nuovo materiale. All’inizio non avevamo un approccio musicale o una filosofia precisi, volevamo solo creare delle canzoni e vedere cosa sarebbe venuto fuori!
Il vostro EP si intitola “What Once Was”. Come avete affrontato il processo di scrittura e registrazione per questa uscita?
La scrittura è stata piuttosto semplice: io e Niko avevamo già un bel po’ di riff registrati negli anni, li abbiamo messi insieme in una cartella. Poi Anders ha preso quei riff, ne ha aggiunti di suoi e ha arrangiato i pezzi. Quando abbiamo sentito le sue prime demo ci siamo detti: “Ecco, questa è la musica che vogliamo suonare!”.
Perché avete scelto di partire con un EP invece che con un full-length?
Fin dall’inizio ci siamo detti che avremmo scritto 4 o 5 canzoni e visto cosa ne sarebbe uscito, se fossero state abbastanza valide. Credo che sia il numero giusto di pezzi per mostrare cosa siamo. Ai tempi una band avrebbe pubblicato una cassetta demo, ma oggi non lo fa più nessuno, quindi abbiamo deciso di fare direttamente un EP vero e proprio.
I Fimbul Winter sono stati fondati da tre ex membri degli Amon Amarth. Pensi che questa cosa aiuti in termini di visibilità o rischi di definire la band semplicemente come “la nuova band degli ex-Amon Amarth”?
Sicuramente aiuta a richiamare un po’ di attenzione, ma credo che alla fine sarà la musica a dover parlare. Sarà chi ascolta a decidere se valiamo il suo tempo. Non credo che, se la musica piace, a qualcuno importerà davvero da dove veniamo.
Clint Williams porta una nuova energia e una nuova dimensione nella band. In che modo la sua presenza ha influenzato il suono e la dinamica dei Fimbul Winter?
Ha un’estensione molto ampia, che va da urla acute e stridule fino a growl profondi. Già sapevamo che fosse un ottimo cantante ed è anche un vecchio amico, quindi non abbiamo mai preso in considerazione nessun altro. Oltre alla voce e alla tecnica, penso anche che sia un grande paroliere e abbia ottime idee in quel campo!
La vostra musica riprende riff e idee originariamente scritte per gli Amon Amarth, ma introduce anche composizioni nuove. Come decidete cosa è adatto all’identità dei Fimbul Winter?
Non è facile da spiegare… diciamo che lo “sentiamo”. Almeno per me, quando passo in rassegna i riff, percepisco in che band o in che contesto quel riff dovrebbe stare.
Come avete scelto il singolo di debutto? Pensi che rappresenti al meglio le caratteristiche del progetto?
In studio, mentre registravamo, ho avuto la sensazione che “Mounds Of Stones”, come poi è stata chiamata (all’inizio aveva solo un titolo provvisorio), fosse una buona rappresentazione della band. Ha quell’intro malinconico, un riff portante pesante e un finale epico. Non sapevamo esattamente come sarebbe suonato il brano finito, ma avevamo una buona idea!
Qual è la Top 5 dei vostri album metal svedesi preferiti?
Quali sono state le principali influenze per “What Once Was”, musicali e liriche?
Musicalmente direi il melodic death metal della metà degli anni ’90, ma non c’era un piano preciso sul nostro sound, se non che sapevamo quali tipi di riff volevamo suonare. Molti dei miei testi ruotano intorno a temi come la perdita, la vendetta e la solitudine, perché sono alcune delle emozioni più intense e trasformative che viviamo come esseri umani. Non sono emozioni piacevoli, ma sono oneste, e credo che sia proprio quell’onestà a creare una connessione con chi ascolta. Scrivere di questi temi mi aiuta a elaborare certe cose a livello personale, ma allo stesso tempo offre agli ascoltatori uno spazio per sentirsi compresi nelle loro esperienze. Non si tratta di glorificare il dolore, ma di riconoscerlo e dargli una voce.
Guardando al futuro, cosa vi aspettate dopo questo EP? Quali sono i vostri obiettivi?
Abbiamo già in programma qualche concerto selezionato, e magari se ne aggiungeranno altri. Vedremo come andrà. Non abbiamo piani o obiettivi precisi, ma sicuramente continueremo a scrivere e pubblicare musica!
Swedish death metal force Fimbul Winter are set to release their debut EP “What Once Was” on November 14, 2025. Formed by former Amon Amarth members Anders Biazzi, Niko Kaukinen and Fredrik Andersson, joined by vocalist Clint Williams, the band delivers a raw, uncompromising sound rooted in the tradition of the 90’s scene. Answering our questions is guitarist Fredrik Andersson.
Welcome Fredrik! Can you introduce the band to our readers and tell us a bit about your debut EP “What Once Was” and what it represents musically and philosophically?
Hello, sure thing! Well we are a new band, but as musicians we’ve all been in the scene with different other bands since the 90’s. We joined forces originally to just play the Amon Amarth demo “The Arrival of the Fimbul Winter” at Niko’s birthday party, a demo that both Niko and Anders recorded and played live back in the early 90’s. They are original Amon Amarth founding members. But after we had jammed together and played live we felt it was so much fun we decided to keep it going and the idea of writing new material came about. At the beginning we didn’t have a clear musical approach or philosophy, only to create some songs and see what comes out!
Your debut EP is titled “What Once Was”. How did you approach the songwriting and recording process for this release?
The songwriting was fairly easy, me and Niko already had a bunch of riffs recorded throughout the years that we revisited and added to a folder. Then Anders picked up the riffs, added his own and arranged the tracks. It was when we heard his first couple of demos we realised, yeah this is it! This is the music we want to play!
Why did you decide to start with an EP instead of a full-length album for your debut?
Right from the start we said we’d write 4–5 songs and see what would come out and if they were good enough. I think that is a good amount of songs to showcase what we are all about. Back in the day a band would put out a demo cassette, but no one does that anymore, so we just went ahead and made a full-on EP instead.
Fimbul Winter was formed by three former Amon Amarth members. Do you feel that having them in the band helps with visibility, or could it risk defining the band simply as “the new band of ex-Amon Amarth” in the long run?
Well it definitely helps to draw some attention I guess, but I think the music will have to speak for itself and in the end the people listening will decide if it’s worth their time. I don’t think anyone cares about that in the end if they like the music.
Clint Williams brings a new energy and dimension to the band. How has his presence influenced the sound and dynamic of Fimbul Winter?
He has a very broad range with everything from high-pitched, even overtoned screeches to deep growls, and we already knew he’s a great vocalist and an old friend so there was never anyone else considered. And apart from his voice and range I also think he’s a great lyricist and has some great ideas there!
Your music revisits riffs and ideas originally written for Amon Amarth, while also introducing entirely new compositions. How do you decide what fits the Fimbul Winter identity?
You know that’s not really easy to answer more than that we sorta “felt” it. Going through riffs, at least for myself, I kinda feel where that riff belongs.
How did you choose the debut single, and do you feel that it best encapsulates all the characteristics of this new project?
I just felt while we were in the studio recording that “Mounds Of Stones”, as it would be called (in the studio it only had the working title), felt like a good representation of the band. It has the cool melancholic intro, a heavy main riff and an epic ending. We didn’t really know how the finished song would sound but we had a pretty good idea!
What’s your Top 5 favorite Swedish metal albums?
What were some of the main influences on the band when creating “What Once Was”, both musically and lyrically?
Musically I guess mid-90’s melodic death metal, but there was never a specific plan about what we were gonna sound like, more than that we knew what kind of riffs we wanted to play. A lot of my lyrics centre around loss, revenge, and loneliness because those are some of the most intense and transformative emotions we experience as humans. They’re not always comfortable, but they’re honest and I think that honesty is what people connect with. Writing about those themes helps me process things personally, but it also creates space for listeners to feel seen and understood in their own experiences. It’s not about glorifying pain, it’s about acknowledging it and giving it a voice.
Looking ahead, where do you see Fimbul Winter going after this EP, and what are your goals for the future of the band?
We have a few selected shows in the pipeline, more might be added. We’ll basically see what happens. We don’t have any specific plans or goals. But we will definitely keep it coming!
Il Raglio del Mulo 