A ritmi tirati da fantastici anni ‘90 hard core a San Francisco si alternano incursioni grunge, stoner e post punk. Ecco a noi l’EP “Time to Relax” (Autoproduzione, 2022) dei Lighting Mind Frequency. Scopriamone di più nella nostra intervista con la band. Contenuti bonus: tante novità sulla terza edizione di PAzzAo Music Fest, che si svolgerà a breve in Sicilia.
Avete registrato questo EP in autunno del ‘21, presentando canzoni su cui avete lavorato dall’inizio della pandemia. Il coviddi ha influenzato il processo creativo di “Time to Relax”?
Diciamo più correttamente che il lookdown totale ci ha costretto a passare del tempo in isolamento a casa. In generale c’è chi è andato fuori di testa per questo, vedi tutti i casi di violenza domestica registrati e la depressione maturata da molte persone… Tuttavia noi ci siamo arrangiati bene, impiegando il nostro tempo per scrivere cose nuove, suonare e dedicare tantissimo tempo alla musica. Abbiamo riorganizzato la formazione con l’ingresso di Mughini come seconda chitarra nel gruppo. Diciamo che, da un punto di vista strettamente logistico e compositivo, questo periodo lo abbiamo sfruttato al meglio.
Il giorno dell’uscita dell’EP avete intrapreso un tour di 8 date in Germania e Olanda , che emozioni vi ha dato tornare a suonare dal vivo? C’è un episodio particolare di questi concerti che vi è rimasto impresso?
Time to Relax Europe tour 2022 è stata l’esperienza più bella e vibrante che ci è mai capitata da quando esistono i Lighting Mind Frequency. In ogni città abbiamo raccolto montagne di sorrisi, divertimento e coinvolgimento da parte del pubblico. In due parole: good vibes. È stato il nostro secondo tour in Europa ma, ripeto, a questo giro si è percepito un fomento mai visto, a questi livelli, da parte del pubblico. Per farti capire, continuiamo a ricevere messaggi dai tanti nuovi e vecchi amici, incontrati nelle varie città, che ci chiedono quando sarà possibile rivederci.
Il viaggio in Europa ha ispirato nuovi riff?
Sì, diciamo che stiamo già lavorando su cose nuove, caricati a mille dall’esperienza tour.
Bella storia! Il box di via Turrisi a Palermo continua a sfornare nuova musica e, grazie alla recente ristrutturazione, ha ottenuto pure una buona acustica. Altre band ci hanno già registrato, anche “Time to Relax” proviene da lì?
No, “Time to Relax” è stato registrato al Tone Deaf studio di Palermo dal nostro amico super professionale Silvio Spadino, poi il mix è stato affidato a Grug (No Withe Reg) presso il Son House studio di Bologna, mentre il mastering è stato curato da un’altra nostra vecchia amicizia, Fabietto a Berlino presso Howlingfunkhouse studio.
Infatti ascoltando su Bandcamp si sente tutta la professionalità del risultato, ma non ci sono info sulla produzione… A proposito di Bandcamp, mi piace molto cliccare su lyrics e trovarci i testi delle canzoni, non tutte le band li aggiungono. Se dovessi associare una parola all’atmosfera generale nei testi, questa parola sarebbe “resistenza”. Come faremo noi electropunx a resistere al Grande Fratello che ci vuole lobotomizzare tutti?
Bhe! Questo è un discorso nato da quando esiste il punk-rock o più in generale da quando esistono generi musicali che per definizione si indentificano “non conformi “contrapponendosi a schemi e dottrine prestabilite della società. Spesso capita di ascoltare dei testi di gruppi punk anni 80 ad esempio che sono estremamente attuali e questo dovrebbe fare pensare che in certi casi le cose non cambiano mai. Di contro bisogna riconoscere che la società occidentale di oggi è stata plasmata da temi affrontati anche dai gruppi punk anni 70 e 80 ma si tratta di una “naturale conseguenza” piuttosto che una vera e propria presa di coscienza… Il concetto è che, fin quando esiste qualcosa da contestare o a cui ribellarsi, di conseguenza ci sarà sempre un gruppo punk che vomiterà addosso contro a tutto e tutti quello che non va. Oggi, nell’era dei social, le forme di espressione o meglio le modalità di divulgazione sono cambiate radicalmente rispetto al passato e secondo noi questo non è un bene, ma non è neanche un male, si tratta solo di un risultato di un fatto quasi inevitabile. Con questo rispettiamo profondamente le scelte che ogni gruppo fa, sia in una direzione che nell’altra.
Il nome della band è ben rappresentato dal logo con il teschio munito di cervello e trafitto da un fulmine. Nella copertina del nuovo EP lo vediamo a figura intera mentre se la spassa in una spiaggia deserta. Come è nato il nome del gruppo?
Il gruppo si è formato a Bologna nel 2016 e abbiamo iniziato a provare presso la sala prove autogestita di XM24. Per prenotarsi era necessario compilare con delle lettere il form, quindi istintivamente abbiamo gettato le iniziali dei nostri nomi… Diciamo che dalla modalità casuale di queste iniziali siamo passati ad un ragionamento molto più interessante, ci siamo fatti i flash trovando un significato molto più profondo, che corrispondeva alla nostra idea di gruppo e al messaggio identitario che volevamo rappresentare.
Wow! E la collaborazione di Giovanni Despair per l’artwork?
Giovannino è un nostro carissimo amico di vecchia data, nonché ottimo batterista (Burst-up) e grandissimo tatuatore/illustratore. Con lui abbiamo condiviso tante belle esperienze a partire dalla leggendaria crew di Aquileja Rules (i box di viale Lazio a Palermo), un luogo magnifico dove circa 20 box, collocati nel basement di un grosso condominio, ospitavano praticamente tutta la scena punk hardcore e musicale della città nei primi anni del 2000. La nostra longeva amicizia e la conoscenza reciproca di cultura, gusti e stile non ha fatto altro che favorire il lavoro eccellente eseguito da Giovanni per l’artwork.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Suonare, suonare, suonare. Per noi non esiste una cosa più bella della musica, non vediamo l’ora di ripartire per nuove date, registrare cose nuove e fare nuove esperienze.
Dopo 32 anni a Palermo hanno ripetuto il Palermo (Pop) Festival, in cui nel 1971 suonarono i Black Sabbath. Dopo due anni di restrizioni torna anche il PAzzAo Music Fest, in cui durante la prima edizione avete condiviso il palco con gli Adolescents. Il festival si svolgerà il 5 e 6 agosto su una fresca collina dell’entroterra palermitano. Voi ci sarete stavolta? Quali novità ci saranno?
Quest’anno vogliamo spingere il PAzzAo Music Fest alla massima potenza di fuoco! Oltre alla due giorni, 5 e 6 agosto, stiamo già gettando le basi per organizzare la winter edition a novembre. Per ciò che riguarda l’edizione estiva, possiamo anticiparvi che si esibiranno in due giorni 10 gruppi e 6 DJ provenienti da varie parti della penisola, che suoneranno un’ampia gamma di generi musicali: dal rock psichedelico al grunge, dal pap drill al dark, dal rock and roll garage al thrash metal, dal pop classico all’elettronica… Insomma, un vero e proprio contenitore musicale per tutti i gusti. Ci sarà un Bar-Food operativo H24, un’area barbecue, un’area relax, spazi tenda immersi in un contesto naturale top tra ulivi, fichi d’india e rocce. Noi non ci esibiremo con i Lighting Mind Frequency ma, siccome il piacere di sporcarci le mani e di spaccarci la schiena non ci manca (vedi esempi come i lavori del box che hai citato tu prima), stiamo dando il nostro contributo alla PAzzAo Crew costruendo il nuovo palco ed altre strutture di legno che saranno necessarie per lo svolgimento del festival.
Questo sì che significa fare le cose in grande! Come grandi sono i nomi dei due gruppi headliners: Paolino Paperino Band e 23 and beyond the infinite. Ci vediamo al PAzzAo!
Speriamo vada tutto bene! Siamo molto emozionati ad ospitare per la prima volta in Sicilia i Paolino Paperino Band e tutti gli altri gruppi che in modo totalmente solidale hanno sposato la causa PAzzAo nella totale presa bene e per il puro divertimento, abbiamo bisogno di tutto questo ora più che mai… Vogliamo ringraziare e salutare tutti gli amici vecchi e nuovi, tutti coloro che ci seguono, ci supportano, ci ospitano quando siamo in giro, che si sbattono per organizzare concerti!
