Extinction – Doors of perception

Su Overthewall tornano gli Extinction. Con Mirella Catena, per parlare del nuovo album “Cryogenesis” (Punishment 18 Records), il chitarrista e fondatore della band Danilo Bonuso e il cantante Filippo Collaro…

Parliamo della genesi della band, Danilo, gli Extintion si formano nel 1995 in Puglia. Qual era l’idea iniziale?
Danilo: La band è nata per puro caso, tra amici dell’ I.T.I.S. di Lecce. L’idea venne al chitarrista Daniele Greco che, conoscendomi, mi chiese se volessi formare con lui una band. Daniele tra l’altro conosceva un bassista, sempre dello stesso istituto superiore, nonché un batterista ed un cantante, all’epoca, sedicenne. Così, dopo alcune prove insieme, trovai il nome ed il logo e nacquero gli Extinction. E’ sorto tutto per divertimento e non ci furono progetti futuri in quanto le cose proseguirono in modo naturale facendo concerti nel Salento e componendo i brani che poi sarebbero finiti sul demo “Progress Regress” del 1996. Eravamo molto inesperti e con strumentazioni basilari, ma c’era tanta passione ed entusiasmo. Purtroppo, con il mio trasferimento a Torino nel novembre del 1997, la band si sciolse.

Pensi che il tuo trasferimento a Torino abbia influenzato la scelta di portare avanti un certo tipo di musica?
Danilo: Allora, premetto che la mia cultura musicale risiede nel metal e hard rock degli anni ottanta. Poi nei novanta rimasi affascinato dalle evoluzioni sonore del thrash metal di band come Pantera e Sepultura. Fu una cosa naturale per noi cinque iniziare un percorso musicale che avesse queste influenze. A Torino ho avuto diverse esperienze musicali in band metal e, dopo che con queste non riuscissi a varcare una certa soglia, decisi nel 2014 di ridar vita agli Extinction, cercando di fare a modo mio, trovando innanzitutto le persone adatte, anche su consiglio di qualche amico. Ed eccoci qua a promuovere il nostro terzo album.

Il vostro nome mi ha sempre affascinato perché semplice ma di fortissimo impatto: a quale tipo di estinzione fate riferimento?
Danilo: Presi il nome dall’album “Countdown To Extinction” dei Megadeth. Mi piacque molto perché era assonante a nomi di gruppi death come Suffocation, Immolation, Incantation ecc. Poi ai tempi, in base alle nostre conoscenze, non ci risultava nessuna band con tale nome, a differenza di oggi, purtroppo. Ma la storicità ci dà ragione, ha ha ha. Tra l’altro, il nome era azzeccato per le tematiche di alcuni testi a sfondo di attualità e deriva del genere umano a causa di manipolazioni da parte di poteri occulti.

Filippo, tu arrivi nella band nel 2019, subentrando ad una cantante, Alice, che ha riscosso tantissimo successo partecipando nel 2016 ad Italia’s Got Talent proprio in veste di frontwoman della band. Come hai gestito questo passaggio di testimone?
Filippo: Secondo me il cambiamento del cantante in una band è sempre una questione molto delicata. Non sempre il cantante è il leader della band ma da un punto di vista di immagine è sempre il frontman. Basti pensare, opinione assolutamente personale, a come venne massacrato dai più Blaze Bailey quando entrò negli Iron Maiden al posto di Bruce Dickinson. Lui secondo me era un bravo cantante e, per esempio, i brani scritti per lui, a me piacciono come li faceva lui e non come li riprese Dickinson successivamente. Nel caso degli Extinction poi, anche se non siamo di certo famosi come gli Iron Maiden, io prendevo il posto di una Alice che era una frontwoman e questo sarebbe stato, soprattutto in un contesto più simile al death metal un ulteriore perdita di un valore aggiunto che aveva la band. Inoltre, dovendo registrare in tempi strettissimi un nuovo album, non ho potuto sfruttare al pieno tutti gli aspetti differenti delle mie linee vocali facendo un lavoro, secondo me, quasi “scolastico”. Infatti sento più mio “Cryogenesis”, nonostante sia soddisfatto anche di “The Apocalypse Mark”. Fortunatamente gran parte delle mie paranoie di come sarei stato accolto sono state smentite sia dai fan che dalle recensioni del disco uscito ormai quattro anni fa. Adesso invece sono in paranoia per le recensioni di “Cryogenesis”, perché ho avuto tutto il tempo per poter sperimentare (quasi) tutto quello che avrei voluto fare.

Citiamo la line up al completo?
Danilo: Qui bisogna aprire una parentesi. Dal 2014 ad oggi, nella band si sono avvicendati parecchi musicisti. Pertanto attualmente, della line up che ha registrato l’ultimo album, abbiamo in pianta stabile me, sempre come chitarrista, Filippo “Howling Star” Collaro alla voce e Lorenzo Catolla al basso; tra l’altro già presenti sul precedente “The Apocalypse Mark”. Per i live ci stiamo avvalendo di due batteristi turnisti, ma ti preannuncio che abbiamo già un secondo chitarrista che annunceremo a breve ed un batterista ancora in fase di valutazione. Seguite le nostre mosse sui social.

Il 28 aprile è stato pubblicato il vostro nuovo album “Cryogenesis”, ci parlate di questa nuova uscita discografica?
Danilo: L’album per buona parte è nato durante il periodo buio del Covid, dove poco prima era entrato in formazione il secondo chitarrista Jean Edifizi. Quest’ultimo aveva già quattro pezzi pronti, sia testi che musica; e lo stesso valeva per il sottoscritto. Così, mandandoci vicendevolmente le tab di chitarra durante il lockdown, ognuno di noi, da casa, ha studiato i pezzi, perfezionandoli poi successivamente in sala prove. L’album, rispetto ai due predecessori, è un ulteriore passo in avanti, sia a livello tecnico, compositivo e di produzione. Tra l’altro la batteria è stata suonata ed incisa dallo stesso produttore dello studio di registrazione, ovvero Davide Billia, noto per essere un batterista di fama internazionale in ambito brutal death metal. Per quanto riguarda la copertina, disegnata dalla bravissima Sheila Franco, rappresenta il tema della criogenesi, ovvero la possibilità in un futuro, dopo una lunga ibernazione, di riportare in vita corpi umani o parti di essi, come teste e cervelli, con l’ausilio di corpi bionici. Il tema, molto attuale e già in fase di studio, verrà poi approfondito nel brano “Eternal Life” che affronta in senso più ampio il Transumanesimo.

Quali sono le vostre aspettative riguardo il disco e ci sono delle date che vi vedranno sul palco?
Danilo: Le aspettative sono quelle di far arrivare il nostro album in ogni angolo del mondo e, su questo, siamo fiduciosi nelle potenzialità della Punishment 18 Records. Riguardo le date live, attualmente ne abbiamo due: una a Vicenza il 17 giugno con i Cadaveric Crematorium e una in Germania il primo luglio. Ne seguiranno altre da ottobre di quest’anno.

State già pensando ad un nuovo album?
Danilo: In attesa che la nuova formazione si assesti, inizieremo a comporre i nuovi pezzi, alcuni dei quali ho già nel cassetto.

I nostri ascoltatori dove possono seguirvi?
Danilo: Possono seguirci su Facebook (https://www.facebook.com/extinctiontorino/), Instagram (https://www.instagram.com/extinction_thrash.death.metal/) e YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCYaq_Gvj3juA4y0WQev3KRg). Abbiamo anche un sito ufficiale (https://extinctionband.com/) in fase di aggiornamento. Detto ciò, ringrazio a nome della band per questa intervista ed invito i lettori a procurare il nostro album “Cryogenesis”, anche sul nostro Bandcamp (https://extinction2.bandcamp.com/), oppure di ascoltarlo sulle piattaforme digitali (https://orcd.co/cryogenesis).

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 22 Maggio 2023.

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