Ricominciano da tre i Feral Forms, cioè da i tre brani presenti sul debutto “Premalignant”. Grime, The Secret, Claustrum e Fierce sono i nomi dei progetti che hanno visto nelle proprie file gli attuali membri dei Feral Forms, che oggi, nella persona di Chris, ci raccontano la genesi dell’EP uscito in formato cassetta per i tipi di Night Terrors Rec. e Filthy Junkie Rec..
Salve Chris, da poco è uscito il primo EP, “Premalignant”, del vostro progetto Feral Forms, ma in passato tra Grime, The Secret, Claustrum e Fierce le vostre strade si sono già incrociate. Cosa vi ha spinto a unire le forze per dar vita a questa nuova band?
Ciao! Sì, da qualche settimana circa sono usciti due pezzi del nostro debutto “Premalignant”. Per quanto riguarda l’incrocio dei nostri percorsi si può dire che è stato sicuramente facilitato dal fatto di abitare nella stessa città praticamente da sempre, come da sempre sentiamo tutti una forte forza gravitazionale verso questo genere di musica. Infatti, il progetto nasce più o meno un anno e mezzo fa da l’intenzione mia e di Paolo a scrivere roba molto più cattiva e veloce del nostro gruppo precedente. In questo lasso di tempo è successo un po’ di tutto: abbiamo dovuto fare degli aggiustamenti (eravamo partiti con due chitarristi), cancellare canzoni (non ci sentivamo soddisfatti), cambiato innumerevoli sale prove. Fortunatamente l’incontro tra noi e Ciro, alla chitarra, e Federico, alla voce, è stato un punto di svolta che ci ha fatto decidere di buttare tutto al cesso e iniziare un progetto completamente nuovo con un sound completamente diverso dal precedente.
Avevate già chiaro in mente il genere da proporre oppure vi siete messi là a suonare e in modo spontaneo e naturale è uscito questo sound così marcio?
A dirti la verità più o meno è andata così, desideravamo essere pesanti e oscuri ma più aggressivi possibile. Il processo di scrittura in sala prove, lo sai, è un processo lungo, è difficile sentirsi soddisfatti fin da subito, ma comunque ciò che stava uscendo era abbastanza simile a quello che avevamo in testa e ci piaceva. Certamente c’è stato da lavorarci su in modo da far suonare i pezzi al meglio possibile, ma senza ovviamente perdere l’ossessione per la violenza e l’oscurità.
Invece, i brani quando hanno iniziato a prendere una forma più compiuta?
Guarda, lavorando in sala prove diventa tutto più lungo. Diciamo che, dopo quasi un anno di lavoro, il disco – che stiamo finendo di scrivere – ha preso finalmente la forma che volevamo. Siamo tornati indietro sui nostri passi più e più volte, abbiamo cambiato qualcosa su qualche canzone, anche l’accordatura non è più la stessa dell’EP, ma ora dopo praticamente un anno abbiamo trovato il songwriting che ci finalmente soddisfa.
Oltre ai tre beni presenti sull’EP ne avete composti altri? E se sì, come mai alla finite avete deciso di non includerli in “Premalignant”?
Come ti ho anticipato nella domanda precedente, abbiamo un full length praticamente pronto che andremo a registrare a breve, non vediamo l’ora! Non è stata una scelta così pensata, abbiamo registrato tre pezzi per i fatti nostri e abbiamo provato a spedirlo per curiosità a queste etichette che noi seguiamo e che ci piacciono molto, ovvero Night Terrors rec. e Filthy Junkie rec.. Entrambe hanno trovato la nostra roba interessante, così si sono accordati per collaborare all’uscita di “Premalignant” su cassetta. Le abbiamo appena ricevute fisicamente, tra l’altro, e non potevamo essere più soddisfatti, sono venute davvero fighe!
Ritieni l’EP una soluzione più conforme alle vostre caratteristiche, e perché no, anche all’attuale mercato discografico, oppure un album completo è meglio?
Assolutamente sì, l’album è scritto al 90% andremo in studio a registrarlo a Marzo, non vediamo l’ora di avere anche il full length pronto tra le nostre mani.
A proposito di mercato, “Premalignant” uscirà in digitale e su Mc, come mai niente CD e/o vinile?
A dirla tutta è stata una scelta che abbiamo fatto assieme ai regaz di Night Terrors e Filthy Junkies. Visto che si trattava di un EP di 3 pezzi abbiamo pensato che l’uscita avrebbe potuto avere una buona resa in formato MC e digitale.
Ti andrebbe di fare una veloce disanima dell’EP?
Certo, tutti i brani dell’EP, come tutte le nostre composizioni sono il risultato molto spontaneo dei nostri ascolti e del nostro background. Per noi e fondamentale scrivere materiale che sia sempre furioso, di impatto, caotico ed estremamente distorto. Il riffing è il phrasing, dei nostri brani rispecchiano questa volontà che è il punto cardine della band.
Date in programma?
Assolutamente sì, inizieremo a suonare da febbraio in poi, stiamo già lavorando a qualche show qui in italia e in Slovenia, non vediamo l’ora di calcare più palchi possibile!
A te la chiusura…
Innanzitutto ti voglio ringraziare per averci dato questo spazio, e in generale per promuovere chi crea della roba estrema e soprattutto underground. Un grazie anche a chi avrà piacere di checkare la nostra musica, speriamo di vederci presto in giro!
