VERSIÓN EN ESPAÑOL ABAJO: POR FAVOR, DESPLÁCESE HACIA ABAJO!
Gli Zeitgeist sono una band paraguayana nata 2007, uno dei pochi riferimenti all’interno della scena gothic-metal del paese sudamericano. Una graduale evoluzione attraverso due dischi, “Shallow Play” e “Mind” (quest’ultimo uscito nel 2016) ha portato a un allontanamento dal gothic tradizionale per avvicinarsi a sonorità industrial ed elettroniche, che oggi rappresentano il percorso attraverso il quale la band ha deciso di espandere la propria arte. In questa intervista per Il Raglio Del Mulo, Rudy Stanichevsky (batterista, fondatore e manager della band) ci ha parlato degli inizi, della sua filosofia, del lancio del suo nuovo videoclip, dei nuovi membri, anticipando anche i dettagli del terzo disco. Il prossimo album, su cui i sudamericani stanno lavorando nonostante la quarantena che ha interrotto le attività in tutto il mondo.
Benvenuto sul Il Raglio Del Mulo, Rudy , grazie mille perla tua disponibilità, come sono nati gli Zeitgeist? E come è stato deciso il nome della band?
La band è nata il 10 novembre 2007 con Valerie Ketterer, Rudy Stanichevsky e Mario Armoa. Venivamo tutti da altre band metal. Ci è venuto in mente di chiamare la band Zeitgeist, che significa Spirito del Tempo in spagnolo, perché era affine alla situazione in cui i membri del gruppo si trovavano: un nuovo inizio con una maturità che solo il tempo può donare a un musicista. Inoltre, l’abbiamo chiamato così anche in onore di una delle prime band metal paraguaiane, chiamata Corrosión, che ha pubblicato nel suo primo CD, intitolato “Report of Exploitation”, la canzone “Zeitgeist”, una grande ispirazione per l’abbrivio di questo nuovo progetto .
Il Paraguay non ha molte band in ambito gothic, come ci si sente ad essere dei precursori? E di cosa parlano i testi?
Ci fa piacere, poiché siamo riusciti a raggiungere molti dei nostri obiettivi, come il lancio di materiale ben accolto a livello internazionale. Abbiamo viaggiato dentro e fuori il nostro paese a abbiamo fatto fronte a tutte le sfide che sono man mano presentate sul nostro cammino. I testi della band trattano temi diversi, da situazioni quotidiane – tradimento, dolore, amore, addio a una persona cara – a storie ispirate a film, anime, libri; raccontiamo vissuti di persone reali dimenticate che hanno compiuto imprese importanti, come Kassianov.
Quando avete deciso di incorporare elementi elettronici nella vostra musica dando un drastico, ma naturale, cambiamento al vostro old school gothic?
Dal secondo album “Mind”. Ci è sempre piaciuto il sound industrial di band come Rammstein, Lord Of The Lost, Amaranthe, ma è stato difficile per noi gestire quegli elementi nelle nostre composizioni, finché, con l’aiuto del nostro producer Legna Zeg, ci siamo avvicinati al suono che stavamo cercando.
Durante la vostra carriera come artisti avrete sicuramente sentito molte volte che è impossibile guadagnarsi da vivere con la musica, come vi ponente voi Zeitgeist nei confronti di questa opinione comune? E qual è l’obiettivo più grande che state cercando di raggiungere?
Sì, sono d’accordo che è difficile guadagnarsi da vivere con la musica, soprattutto metal, ma non credo sia impossibile, poiché se avessimo avuto quell’opinione negativa non avremmo fatto nulla di tutto ciò che abbiamo già realizzato e con cui ci siamo già divertiti durante questo viaggio. Personalmente, penso che nulla sia facile quando si avvia una propria attività, che si tratti di costruire un ristorante, aprire un’impresa edile o fondare uno studio di design. Tutto è difficile e tutto richiede tempo, ma se ti concentri a fare qualcosa solo per guadagnare soldi senza correre rischi, è meglio che tu vada a lavorare in una fabbrica o in un ufficio di un’azienda o dello Stato. Penso che sia una sfida che tutti gli imprenditori affrontano nella loro vita, a volte capita e molte volte no, ma nessuno ti racconta i propri fallimenti, ed è così che non si è consapevoli di tutto ciò che si deve passare per andare avanti ed essere unici e riconosciuti. È difficile ma non impossibile.
Oggi, secondo te, aiutano più internet e le piattaforme digitali o serve ancora un’etichetta che scommette sulla tua musica?
Internet è uno strumento che aiuta molto se sai come usarlo. Penso che le persone siano confuse e ne abusino, riempiendolo di idiozie personali, cosa che si discosta davvero dal vero scopo che le band e i suoi membri stanno cercando di raggiungere. Sprecano il loro tempo postando ciò che pensano invece di usarlo come un mezzo promozionale. Credo che le band debbano promuoversi come una azienda con messaggi e obiettivi chiari e non con pettegolezzi, critiche o situazioni personali che non hanno nulla a che fare con il gruppo.
Per quello che ho potuto osservare sui vostri social, attualmente state lavorando al nuovo materiale. Su cosa vi state focalizzando esteticamente, musicalmente e liricamente per per materializzare quello non è stato ottenuto nelle uscite precedenti?
Soprattutto tentiamo di continuare ad innovare, cercando composizioni sonore uniche, chiare, semplici e potenti, con messaggi lineari e piacevoli. Cerchiamo di rafforzare il nostro stile senza dover copiare nessuno. Stiamo lavorando molto sui suoni dei sintetizzatori, con testi che raccontano storie di persone che hanno cambiato il mondo, liriche che rappresentino i sentimenti umani in diverse situazioni di vita ed ispirino i nostri fan in modo positivo. Speriamo anche di uscire e suonare di nuovo, per presentare questo nuovo album in paesi che non abbiamo ancora potuto visitare.
Il video ufficiale della canzone “So Tell Me” è disponibile su YouTube, uscito qualche mese fa anche in occasione della presentazione della sua nuova formazione. Cosa vi ha portato a scegliere quella canzone per un videoclip e di cosa parla il testo? E nuovi membri contribuiranno con nuove idee al terzo album dato che li vediamo nella clip?
“So Tell Me” parla di frustrazioni e di quei momenti in cui ti chiedi “ne vale la pena?”. Abbiamo scelto quel tema perché ci è sembrato che valesse la pena lottare per gli obiettivi o i sogni che ci si propone e questo è il nostro messaggio principale. Per quanto riguarda i nuovi membri, penso che contribuiscano già molto soprattutto con le loro qualità musicale, la loro immagine e, come i membri originali, hanno un’idea chiara di cosa vogliono raggiungere con la band, che è andare sempre avanti divertendosi come negli ultimi 13 anni.
Che opinione hai delle etichette che abusano delle capacità delle band emergenti o che hanno già, come nel caso degli Zeitgeist, una carriera già consolidata, chiedendo livelli esagerati di vendite discografiche o grosse somme di denaro?
E’ molto difficile rispondere a questa domanda poiché questo settore è complicato. Penso che ciò che un’etichetta discografica riesca ad imporre dipenda solo dalle band che accettano di lavorare a quelle condizioni, ma ciò che è veramente sbagliato è che si fanno pagare per vendere loro una bugia, dato che non sanno rispettare gli accordi presi. Molte etichette truffano le band promettendo cose che non possono essere realizzate, ed è molto triste. Credo che chiunque possa addebitare tutto ciò che vuole per il proprio lavoro, ma ciò che è sbagliato è che si richieda un compenso senza rispettare agli accordi.
Stando alla vostra biografia, avete viaggiato in diversi paesi, pensi che questo terzo album possa aprirvi ulteriori frontiere?
Ci piacerebbe continuare a suonare e visitare altri paesi, presentare la nostra proposta, speriamo di poter tornare presto a farlo. E ci piacerebbe andare in molti luoghi, se possibile. Chiunque dovrebbe provare l’emozione di fare un tour: è una delle migliori esperienze che ho avuto nella mia carriera.
Molti affermano che “solo prima si faceva buona musica ed era possibile guadagnarsi così da vivere”, pensi che sia così? Veramente prima era facile raggiungere chiunque partendo da qualsiasi posto?
Quello che penso è che nulla è impossibile, come ho già accennato, ma penso anche che le persone che dicono che prima era più facile distinguersi, si sbagliano, perché non si rendono conto che prima c’erano anche molte band che sono rimaste nel dimenticatoio perché non hanno avuto l’opportunità, non hanno saputo approfittare dei tempi, non sono durati abbastanza a lungo o la loro proposta non era originale. Penso che le band che hanno avuto successo siano estremamente originali e hanno rotto con tutti gli schemi al punto da diventare dei classici. Esempi come Judas Priest e Iron Maiden. Lemmy Kilmister una volta disse che come artista devi essere la cosa più strana, strana e unica per attirare l’attenzione della gente. Il pubblico non vorrà mai vedere il vicino suonare la chitarra, vorrà vedere qualcosa che è fuori dall’ordinario, come uno spettacolo dei Rammstein, con fuoco, messe in scena e sangue.

Nacidos en el 2007, Zeitgeist es una banda oriunda de Paraguay y de las pocas referentes dentro del Gothic-Metal, marcando una paulatina evolucion a traves de un LP, y Dos discos (Shallow play y Mind), en este ultimo lanzado en el 2016 ya alejandose del Gothic tradicinal para adentrarse en el sonido industrial y electronico que marcan hoy dia la senda la cual la banda ha decidio expandir su arte, en esta entrevista para Il Raglio Del Mulo, Rudy Stanichevsky (Baterista, fundador y Manager de la banda) nos estará hablando de sus inicios, filosofías, el lanzamiento de su nuevo videoclip, sus nuevos integrantes, también adelantando detalles de su 3er. Disco en el cual se encuentran trabajando a pesar de la cuarentena que ha parado actividades en todo el mundo, también nos estará hablando de la manera en que la banda encara el hoy día del mundo y la industria de la música.
Bienvenidos al Il Raglio Del Mulo, muchas gracias por su tiempo para la entrevista chicos, como nace Zeitgeist? Y como decidieron el nombre de la banda?
La banda nace en el 10 de noviembre del año 2007 con Valerie Ketterer, Rudy Stanichevsky y Mario Armoa. Todos veníamos de otras bandas de metal. Entonces se nos ocurrió llamar a la banda Zeitgeist, que significa en español Espíritu del tiempo y connota la situación que teníamos los integrantes del grupo sobre un nuevo comienzo y una madurez que solo el tiempo le puede dar a uno como músico. Además también le pusimos ese nombre en honor a una de las primeras bandas de metal paraguayo llamada Corrosión, que lanzo el primer material en CD llamado Report of Exploitation,el tema introductorio del álbum se llama Zeitgeist y lo usamos como inspiración para Empezar este nuevo proyecto.
Paraguay por lo que se sabe a nivel exterior no cuenta con muchas bandas percusoras del genero del gothic, como se sienten ser los mas longevos y con mas materiales en en ese sentido llevando en alto la bandera del metal Paraguayo y gotico? Y de que hablan las letras o a que apuntan?
Creo que nos sentimos bien ya que hemos logrado cumplir con muchos de nuestros objetivos, como lanzar materiales que fueron aceptados internacionalmente, viajamos dentro y fuera de nuestro país, así como seguir trabajando a pesar del tiempo y de todos los desafíos que se nos impuso. Las letras de la banda tratan sobre diferentes temas, desde situaciones cotidianas, traición, dolor, amor, despedida de algún ser querido hasta historias inspiradas en películas, anime, libros; contamos historias de personas reales olvidadas que lograron hazañas importantes, como el tema Kassianov.
Con que acontecimiento o momento como banda deciden ya incorporar elementos electronicos a su musica dandole un cambio drastico pero natural en la evolucion de la banda alejandose del gothic de la vieja escuela?
Fue en el segundo disco MIND. Siempre nos gustó el sonido Industrial de bandas como Rammstein, Lord Of The Lost, Amaranthe, pero nos costaba lograr manejar esos elementos en nuestra composición, hasta que con la ayuda de nuestro Productor Legna Zeg nos acercamos más a ese sonido que estábamos buscando; además llegó a formar parte de la banda el año del lanzamiento de MIND.
A lo largo de su carrera como músicos y banda seguro han escuchado muchas veces que es imposible vivir de la música, como zeitgeist encara esas palabras de la gran mayoría en su arte y música? y cuál es el objetivo más grande que hasta ahora están buscando concretar?
Si estoy de acuerdo que es difícil vivir de la música en especial en el metal, pero no lo creo imposible ya que si hubiéramos tenido ese pensamiento negativo no hubiéramos hecho nada de todo lo que ya conseguimos y de lo que ya nos divertimos en este viaje. Personalmente creo que nada es fácil cuando uno emprende su propio negocio sea haciendo un restaurante, abriendo una constructora, o fundando algún estudio de diseño. Todo es difícil y todo lleva tiempo, pero si solo estas enfocado en hacer algo solo para ganar dinero sin tomar riesgos, es mejor que vayas a trabajar en alguna fábrica o alguna oficina de una empresa o del estado. Creo que es un desafío que todos los emprendedores pasan por su vida, a veces se da y muchas veces no, pero nadie te cuenta de sus fracasos, y así es como uno no es consiente todo lo que se sufre para salir adelante y ser único y reconocido. Es difícil pero no imposible.
Hoy día en opinión de ustedes el internet, las plataformas, las redes sociales, han ayudado o han hecho mucho más difícil poder dar a conocer la propuesta de los artistas independientes? y poder conseguir un sello que apueste por la música de uno? ante la cantidad increíble de bandas que aparecen en el firmamento cada cierto tiempo?
Internet es una herramienta, que ayuda muchísimo si lo sabes usar, creo que la gente está confundida y lo mal utiliza llenando de idioteces personales que en verdad desvía del verdadero fin que busca la banda y sus integrantes. Se pasan perdiendo su tiempo poniendo lo que piensan en vez de usarlo como un elemento de promoción. Yo creo que las bandas deben promocionarse como una empresa con mensajes y objetivos claros y no con chismes, críticas o situaciones personales que nada tienen que ver con la banda.
La banda actualmente por lo que se ha podido observar en sus redes sociales está trabajando en material nuevo, que busca en el tercer disco la banda, estética, musical, y líricamente lograr afianzar, y que cosas desean con este nuevo material, materializar que no se pudo en las anteriores entregas?
Sobre todo buscamos seguir innovando, buscando un sonido único, composiciones claras, sencillas y potentes, con mensajes claros y agradables. Buscamos afianzar nuestro estilo propio sin tener que copiar a nadie. Estamos trabajando mucho en sonidos de sintetizadores, con letras que cuentan historias de personas que cambiaron el mundo, letras que representen el sentimiento humano en diferentes situaciones de la vida e inspirar a través de las mismas de manera positiva a nuestros seguidores. Además buscamos poder salir de vuelta a tocar para presentar este nuevo disco en países que todavía no pudimos visitar.
En YouTube está disponible el video oficial del tema “So tell me”, el cual fue estrenado hace pocos meses también en el presenta a su nueva formación, como fue decidir ese tema para realizar un videoclip, de que trata la letra?, y como miran y creen que sus nuevos integrantes aportaran nuevas ideas para el tercer disco al verlos presentados en el videoclip.
“So tell me” trata de las frustraciones y de ese momento en el que te preguntas “¿vale la pena toda la mierda?”; escogimos ese tema porque nos pareció que sí vale la pena esforzarse por las metas o sueños que uno se propone y ese es nuestro principal mensaje. Con respecto a los nuevos integrantes, creo que aportan bastante en especial con su calidad musical, su imagen y que al igual que los originales Luis, Ricardo, Valeri y Yo, tienen una idea clara sobre lo que desean hacer con la banda, que es llegar cada vez más lejos y divertirnos en el proceso, como lo venimos haciendo en estos últimos 13 años.
Qué opinión se merece de ustedes los sellos que abusan con la capacidad de las bandas emergentes o que tienen ya como en el caso de zeitgeist una carrera ya consolidada, en exigir niveles de ventas de discos o sumas de dinero muchas veces ya un tanto altas para poder salir adelante en el arte que uno hace?
Y es muy difícil responder esa pregunta ya que esta industria es complicada. Creo que lo que una un sello discográfico quiera exigir o cobrar ya depende solo de ellos y de las bandas que quieran trabajar bajo esas condiciones, pero lo que está realmente mal es que cobren por venderles una mentira, y que realmente no sepan cumplir con los acuerdos que llegan con la banda. Muchos sellos estafan a las bandas prometiendo cosas que no se pueden cumplir y es muy triste. Yo creo que cualquiera puede cobrar lo que quiera por su trabajo, pero lo que está mal es que cobren y no cumplan con sus acuerdos.
Mirando su hoja de presentación, han viajado a varios países, consideran que a partir de este tercer disco ustedes ya decidirían dar el paso de seguir en otro país la banda?
Nos encantaría seguir tocando y conocer otros países, presentar nuestra propuesta, ojala podamos viajar de vuelta pronto. Y nos encantaría ir a muchos países, si se puede, creo que a todos los que se pueda concretar alguna gira. Es una de las mejores experiencias que he tenido en mi carrera.
De acuerdo al pensamiento y sentir de otras personas al expresar “solo antes se hacía buena música y se podía lograr vivir de la música” ustedes piensan que es así? Que antes era más fácil llegar a la gente con la música que uno hace y viniendo del país que sea? Para llegar a todas partes y obtener un destaque por parte de medios revistas etc etc.
Lo que yo creo es que nada es imposible, como ya te lo mencione, pero también creo que la gente que dice que antes era más fácil destacarse, está equivocada, porque no se da cuenta que antes también hubo muchísimas bandas que ya quedaron en el olvido porque no se les dio la oportunidad o no supieron aprovechar los tiempos o no duraron lo suficiente, o su propuesta no era original. Yo creo que las bandas que tienen éxito son sumamente originales y rompieron con todos los esquemas hasta el punto de volverse clásico. Ejemplo (Judas Priest, Iron Maiden). Lemmy Kilmister dijo alguna vez que uno como artista debe ser lo más raro, estrafalario e único como para generar atención de la gente. El público no va ir a verle a su vecino tocar la guitarra. Va a ir a ver algo que esta fuera de lo normal, como un show de Rammstein, con fuego, puesta en escena y sangre.