Ospite di Mirella Catena su Overthewall, Manuel Togni, batterista dei Mortuary Drape, Mortado e Moon Reverie.
Ciao Manuel e benvenuto su Overthewall! Il tuo approccio con la musica è iniziato all’età di 6 anni con lo studio della chitarra e del pianoforte, quando ti sei avvicinato alla batteria e qual è stata la ragione per cui ti sei innamorato di questo strumento?
Ciao Mirella e grazie, è avvenuto per caso! So che questa frase l’avrai sentita 2000 volte ma ti assicuro che è andata esattamente così! Come tu ha giustamente scritto, il mio primo approccio alla musica è avvenuto appunto all’età di 6 anni con lo studio del pianoforte e della chitarra, grazie ai miei nonni, che erano due musicisti: mio nonno professore e direttore d’orchestra. Nonostante ciò, sentivo già da piccolo che per qualche motivo quella non era la mia strada. All’età di 15 anni facevo il tecnico delle luci per la cover band di mio zio, un giorno dopo il check, restammo soli sul palco io ed il cantante della band, che prese una la chitarra e mi chiese di accompagnarlo con la batteria mentre provava a suonare un suo brano, io non avevo idea di come si suonasse e imitando i movimenti che vedevo fare a mio zio provai a staccare un groove e… funzionò, da lì ebbi l’illuminazione.
Hai avuto modo negli anni di collaborare con musicisti professionisti di altissimo livello come Blaze Bayley (Iron Maiden), Kee Marcello (Europe), giusto per citarne qualcuno. E’ più complesso lavorare in una band di un cantante o di un chitarrista e quale approccio allo strumento devi avere nei due casi?
Sono due modi completamente diversi di lavorare, il cantante, in quanto tale, ha in mente lo show, quindi preferisce tenere i brani il più fedele possibili agli originali, cerca la sicurezza e tende a non voler sorprese per preservare lo spettacolo, studia molto gli spazi tra un brano e l’altro e si studia cosa dire e come porsi. I chitarristi invece, specialmente se hanno un background anni 70, tendono più a suonare in base all’interpretazione del momento, magari allungando i brani per dare spazio a improvvisazioni.
In questo momento sei il batterista, tra gli altri, dei Mortuary Drape e dei Mortado, due band che hanno al loro interno Walter Maini Wild e GL Perotti, due cantanti che, in generi diversi, hanno scritto la storia del metal italiano. Quali emozioni hai provato quando hai ricevuto la loro proposta di collaborazione?
Beh, è stato favoloso! Sai, un conto è essere il batterista di quello o quell’altro artista per 1\2\3 tour, altro conto essere il batterista ufficiale di band di un certo calibro. Gli Extrema li seguivo quando avevo 16 anni e li vedevo come degli idoli inarrivabili e quando mi trovai la per la prima volta con GL a parlare del progetto Mortado, non mi sembrava vero. E i Mortuary Drape… beh, sono i Mortuary Drape!
Dal 2002 al 2016, con gli Aleph, avete composto e pubblicato tre ottimi album. Come reputi lo stato di salute dell’attuale scena black metal italiana e quali band ti hanno particolarmente colpito negli ultimi anni?
Grazie mille, nonostante tutto direi in ottimo stato, ci sono un sacco di band molto valide sia nel panorama estremo che non, il livello negli ultimi anni si è alzato tantissimo, anche se a volte devo dire, a discapito dei contenuti, nel senso che oggi ci sono molte band che reputano più importante essere tecnicamente ineccepibili piuttosto che scrivere un bel brano o una bella melodia.
Il tuo mestiere di batterista professionista ti consente di poter vivere questo meraviglioso lavoro a 360°, come insegnante, come lavoro in studio di registrazione e per ultimo, ma non per importanza, su un palco per un live. Quali sono gli aspetti che ami di più di ognuna di queste esperienze?
Beh, insegnare è meraviglioso e a volto faticoso, crescere un’allievo, vederlo migliorare e sentirsi ringraziare è una soddisfazione non da poco. Lavorare in studio è veramente un compito difficile che richiede tantissima preparazione, precisione e pazienza. E poi, vabbeh… il palco è il palco, la dimensione che più adoro in assoluto perché è lì che esprimi davvero te stesso.
Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Sì, ho appena terminato le registrazioni di quello che sarà il prossimo full dei Mortuary Drape, sto preparando delle masterclass delle quali avrete presto notizie e poi, se tutto va bene, si ritornerà presto on stage.
Dove i nostri ascoltatori possono seguirti?
Sono su Facebook come Manuel Drummer Togni, oppure sul profilo personale Fb semplicemente come Manuel Togni, su instragram e sul mio canale Youtube.
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Grazie di essere stato con noi su Overthewall!
Grazie mille a voi per lo spazio.

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 21 febbraio 2022.