Mariangela Demurtas è la vocalist del super-gruppo gothic Tristania. In questa intervista per Il Raglio del Mulo, ci ha parlato del mondo della musica, dei Tristania e dei suo progetti da solista.
Ciao Mariangela, benvenuta su Il Raglio del Mulo, è un piacere di averti qui. Come è iniziata la tua carriera nel mondo del metal?
Ciao, grazie per avermi invitato. Il mio ingresso nel mondo del metal è stata una conseguenza dal fatto che sono stato chiamata da una band quando avevo 23 anni. Una realtà sarda che si chiama Reel Fiction, ho detto di sì, e così sono partita per una nuova avventura.
Cosa significa far parte di una grande band come i Tristania? Hai mai pensato di lasciare tutto e continuare con una vita normale?
Coloro che vivono una vita normale sono i più felici! È bello vivere l’esperienza di essere una cantante e mi considero molto fortunata per questo. I Tristania hanno contribuito molto alla mia crescita come artista.
Quali sono i principali problemi che devono affrontare le band all’interno di una scena mondiale ormai satura?
Non ritengo che sia un problema, c’è spazio per tutti. Forse potrebbe essere un bene non cercare di imitare le altre band di successo e costruire una propria identità… è un lavoro duro, ma ripaga sempre.
Secondo te, cos’è che non consente la crescita nell’underground? Intendo, come possibilità di poter avere un reddito proveniente dalla propria band e dalla musica che si crea, possibilità di acquistare nuove attrezzature, partecipare a festival rinomati…
La musica underground ha meno pubblico della musica mainstream e per di più le etichette e le piattaforme continuano a rubare dagli artisti e ad abusarne. Questo spero che possa cambiare…
Internet oggi con le piattaforme di musica digitale, secondo te, è una benedizione o una maledizione?
Internet fa bene alla promozione, ma come ho detto, il fatto che le persone paghino le piattaforme invece dell’artista, ci sta uccidendo.
Mariangela, oltre a Tristania quanto materiale hai registrato e quali altri progetti hai ?
Oh, ne ho avuti molti e spero di averne ancora in arrivo. Non posso davvero contarli tutti, ma il mio progetto solista è attivo e “Dark Ability”, il mio nuovo EP è uscito a febbraio. Sta arrivando anche un nuovo album dell’altra mia band, gli Ardous…
Stante la tua esperienza, una band emergente, qualunque sia lo stile del metal, può avere successo solo se ha una grande casa discografica alle spalle o, al contrario, c’è più libertà di poter far conoscere la propria musica senza dipendere da un’etichetta?
Al giorno d’oggi possiamo contare sul supporto delle persone e non abbiamo molto bisogno di un’etichetta per creare musica. Ma quando si tratta di tour e festival, credo che devi avere dei santi però…
Cosa pensi debba cambiare urgentemente nell’industria musicale?
Il modo in cui un artista viene trattato e maltrattato. Se non abbiamo il controllo sulle nostre vendite, sul nostro lavoro e sulla nostra identità, finiamo tutti fottuti…. triste ma vero.
Cosa spinge Mariangela a fare metal? Quale passione ti lega all’arte del metal?
Non faccio solo metal, ho la passione per ogni tipo di musica e il metal è solo una di esse. Infatti, la mia musica da solista non è metal.
Qual è uno dei sogni che hai e che non sei ancora riuscita a realizzare ma per il quale in questo momento stai lavorando duramente per la sua realizzazione?
Mi piacerebbe provare a vivere nel Nord America per un po’ di tempo o studiare qualcos’altro oltre alla musica o alle lingue, forse un giorno ce la farò…
