Necrophobic – In the twilight grey

Interview by Michael (metalbite.com), click HERE for the original English version.
Intervista a cura di Michael (metalbite.com), clicca QUI per la versione originale in inglese.

Le leggende svedesi Necrophobic hanno recentemente pubblicato il loro decimo album “In The Twilight Grey” (leggi la recensione qui). In questo nuovo lavoro ci sono alcuni lievi cambiamenti sia per quanto riguarda la musica che l’artwork. Ho fatto una bella chiacchierata con il batterista Joakim Sterner e ne è venuta fuori un’intervista molto divertente in cui è possibile scoprire le ragioni dei cambiamenti ma anche le novità sulla band e dei diversi progetti paralleli in cui sono coinvolti la maggior parte dei membri. (Michael)

Ehi Joakim, come stai?
Sto bene. Ho un po’ di dolore alle gambe perché due giorni fa ho sciato. È stata la prima volta in questa stagione, quindi le gambe sono un po’ stanche (ride). La stazione sciistica si trova a circa 2 ore e mezza a nord di Stoccolma ed è la più vicina con buone piste. Le montagne più piccole sono più vicine ma le pendenze sono piuttosto brevi. Ma è così vicino che puoi andarci solo per un giorno e poi tornare di nuovo a Stoccolma.

Pubblicherete il decimo album dei Necrophobic a marzo e hai fondato i Necrophobic 35 anni fa… c’è qualcosa di speciale in programma per questo anniversario?
Questa è una domanda che tutti si fanno, ma posso dire onestamente che non c’è nulla di pianificato. L’album è stato scritto e registrato e uscirà quest’anno e, per coincidenza, la band compie 35 anni. Quindi non ci saranno spettacoli per l’anniversario dei 35 anni. Ci saranno show per supportare il nuovo album. La band è così vecchia ormai, ogni anno c’è qualcosa da festeggiare e non puoi stare dietro a tutto (ride). Devo ricordarmi che quest’anno quell’album sarà così e così vecchio…. L’anno scorso “Nocturnal Silence”, l’album di debutto, si è scoperto che aveva 30 anni, quindi abbiamo fatto un concerto speciale a Stoccolma e, dato che il nuovo album uscirà presto, non ci saranno altri di questi spettacoli speciali per “Nocturnal Silence”. Non si trattava solo di canzoni di quell’album, ma abbiamo deciso di farne alcune dalle prime tre uscite che abbiamo pubblicato negli anni ’90.

Ancora una volta evochi alcuni re dell’inferno come in “Clavis Inferni” e porti l’oscurità sulla Terra. L’apocalisse si sta avvicinando da quello che si vede nel mondo d’oggi?
Cerco di non pensare in questi termini. Vivo per le cose belle che posso fare nella vita. Posso ancora ascoltare la musica, posso ancora registrarla, posso ancora andare a sciare. Le questioni politiche non ho tempo di approfondirle. Non mi è mai interessato. Cerco solo di godermi il mio tempo.

La copertina è davvero disperata e devastante se paragonata alle tue cover passate. È molto cupa e con meno dettagli di prima. Perché non avete continuato con il tema della chiesa ma avete deciso di seguire questa nuova strada? E questa volta avete cambiato l’autore della copertina?
Sì, abbiamo cambiato artista. Gli altri due album, “Dawn Of The Damned” e “Mark Of The Necrogram”, sono usciti molto vicini tra loro. C’è stato un intervallo di soli due anni tra loro e il processo di scrittura delle canzoni è stato più omogeneo, anche se non avevano concettualmente nulla in comune. Erano abbastanza simili da un certo punto di vista compositivo. Quando abbiamo realizzato “Mark Of The Necrogram” abbiamo deciso che volevamo usare ancora una volta Kristian Wåhlin. Ha iniziato a raccogliere idee per l’artwork e poi è arrivato “Dawn Of The Damned” che, come ho detto, non è collegato concettualmente ma collegato al processo di scrittura delle canzoni. Abbiamo cercato di fare un’altra cover sullo stesso tema, per così dire. Tuttavia questa volta, tutto è stato resettato più o meno, il processo di scrittura delle canzoni non aveva nulla a che fare con il passato. Abbiamo lavorato parecchio con il fotografo Jens Rydén, un tempo cantante di Naglfar. Lui ed io siamo amici intimi da moltissimi anni; abbiamo frequentato la stessa scuola d’arte e cose del genere. Penso che Sebastian sia andato sulla sua homepage e abbia visto un artwork. Non so se fosse completo ma Jens l’ha messo lì. Sebastian l’ha visto e ha pensato che se avessimo potuto modificare quella grafica, sarebbe stata ottima per il nuovo album. Abbiamo chiesto a Jens se potevamo avere quella immagine ma ritoccata per farla sembrare più in stile Necrophobic. Lo ha fatto, preoccupandosi anche della grafica sul retro. Era qualcosa che volevamo avere da molto tempo, ma Kristian si dimenticava sempre di dipingere il retro (ride). Gli è stato chiesto per entrambi, “Mark Of The Necrogram” e “Dawn Of The Damned”, di realizzare un dipinto widescreen; non l’ha mai fatto (ride). Quindi questa volta ce l’abbiamo fatta ed è ispirato da un album uscito a metà degli anni ’80. L’artwork è molto affine al nuovo album. Quindi Jens ha realizzato l’artwork. Abbiamo preso la sua creazione e lui l’ha riorganizzata ed editata insieme a me. Ha realizzato il design principale, gli ho dato alcuni suggerimenti e così ha anche scattato le foto interne.

Quando ho ascoltato per la prima volta “In The Twilight Grey” il mio primo pensiero è stato che questa volta ci sono più influenze Bathory, ad esempio nella traccia del titolo, che danno un sound più black metal rispetto agli album precedenti. Sei d’accordo con me?
Non posso dire cosa sia giusto o sbagliato pensare. Non ho ragionato nel modo in cui pensi tu. Penso che flirti con il nostro passato ma anche che la musica abbia trovato una nuova strada. Ci sono più parti heavy metal in questo album di quante non ne abbiamo mai avute prima. Naturalmente ha anche un feeling black metal. È un album molto ampio, sempre lo stesso sound ma più dinamico.

Beh, mi riferivo solo ad alcune sfumature. So che vi piacciono tantissimo le cose degli anni ’80 come W.A.S.P. e Maiden e così via ed è vero quello che dici, che è più metal classico soprattutto per i riff di Sebastians. Ma in alcuni riff c’è anche un certo feeling black metal…
Adesso capisco meglio cosa intendi, se la metti in questo modo. Posso essere d’accordo e tuttavia penso che una canzone come “Stormcrow” sia più death metal che black metal. “As Stars Collide” è più heavy metal di qualsiasi cosa abbiamo fatto prima, ma conserva ancora quella melodia e quel sentimento oscuro di cui sopra.

Però non è così orecchiabile come i due precedenti album. È più pesante e ci sono più livelli di lettura. Anche se non come “Womb Of Lilithu”, che è stato un album molto difficile e non mi ha colpito fin dall’inizio.
Capisco cosa intendi. Sono d’accordo sul fatto che non è come “Mark Of The Necrogram” in cui rimani affascinato sin da subito. Era un album abbastanza semplice, molto orecchiabile. Questo richiederà qualche ascolto in più e poi cresce in te perché trovi cose che prima non hai sentito, forse perché stavi cercando le cose orecchiabili (ride). Questo album risulterà più bello quanto più ascolti gli darai.

Ci sono delle connessioni, a parte l’oscurità, tra le canzoni?
Questo non è un concept album come “Dawn Of The Damned”. Ogni canzone ha il suo testo e la sua storia.

Da dove hai preso il testo di “Clavis Inferni”? Ho cercato su Google e ho trovato solo alcuni demoni dell’inferno con quei ai nomi ma nient’altro.
Non ho scritto nessun testo su questo album. Tutto è iniziato con il nostro nuovo bassista che ci ha inviato un demo tape con dieci o dodici canzoni che aveva scritto e che non aveva usato nei Grave o nelle altre band in cui è coinvolto. Questo ha dato il via a Sebastian per scrivere il nuovo album. Non riesco a ricordare tutte le canzoni di quella demo, ma Tobias ha co-scritto le canzoni e poi Sebastian ha dato loro il suono “necrofobico”. Per quel brano in particolare, non posso dire da dove abbia preso l’ispirazione per scrivere il testo. Forse l’hanno scritta insieme, ne hanno parlato ed è venuto fuori. Non posso spiegare i testi di questo album perché non li ho ancora letti tutti. Non mi piace spiegare i testi. Sta a te leggerli e farti la tua opinione su cosa significhino. Significava qualcosa per Sebastian quando lo ha scritto, ma quando guardiamo lo stesso dipinto, tu ed io possiamo vedere cose diverse. (Ho chiesto a Sebastian del testo e mi ha detto che è un classico incantesimo Sud, Nord, Est, Ovest. Esiste un dipinto chiamato “Clavis Inferni” che illustra le bestie dei punti cardinali ed è un omaggio agli oscuri testi black metal di Venom, Possessed, Slayer o Hellhammer.)

“Ascension (Episode Four)” è un altro brano strumentale collegato ai primi tre episodi che si trovano su “Darkside”. È una sorta di omaggio al tuo passato?
Sì, è una continuazione e anche un omaggio a ciò che abbiamo fatto allora. Non abbiamo parti strumentali su tutti gli album, credo… o sì (ride)? Comunque, questo è un sorta di flirt con i “Darkside”, così come con un’altra delle altre canzoni, “Stormcrow”, puoi davvero pensare che sia ancora il 1994 quando la ascolti.

Purtroppo non ho ancora avuto l’opportunità di vederti dal vivo. Ho parlato con il tuo manager ultimamente e gli ho detto che dovete venire a Dortmund o almeno da qualche parte nella zona della Ruhr – ci sono già piani concreti per alcuni show? Immagino che andare in tour sarà difficile dato che tutti voi avete famiglia e lavoro…
Sì, non facciamo più tour estensivi. Partecipiamo ai festival e andiamo nei club. Penso che la Germania sarà più o meno coperta come è capitato per l’ultimo album. Ma non ricordo quali città e quali festival (ride). Ma li potete trovare su Facebook. (E sulla pagina della loro agenzia di booking: https://district-19.com/portfolio-item/necrophobic/)

Probabilmente ti ricorderai che ho recensito il demo dei tuoi Unhallow nel 22. Da allora, è calato il silenzio intorno alla band. Attualmente stai lavorando su qualcosa di nuovo?
Sì, ma Dismember e Necrophobic vengono sempre prima. I nostri piani erano di registrare le altre canzoni nel corso di quell’anno, ma poi i Dismember si rimisero in moto. Il circo Dismember è tornato (ride). Stavo sciando con Robert (Sennebäck; M.) la settimana scorsa, la settimana prima della sua festa di compleanno abbiamo discusso della situazione Unhallow. Odio fare promesse che non posso mantenere, ma ci siamo detti che dobbiamo andare in studio entro la fine dell’anno per realizzare il full-length.

Non solo tu ma, anche Sebastian e Johan hanno un’altra band gli In Aphelion – è stato una sorta di stress test per i Necrophobic l’aver fondato queste altre band?
Io e Robert avevamo una band, i Souldavourer, nel 2005. Quindi questa è la nostra nuova band (ride). Gli Unhallow non è la band che avevamo nel 2005 perché la maggior parte di quei riff sono forse stati usati nei pezzi dei Dismember, non lo so. Sebastian ha avuto molto tempo a disposizione durante il Covid e voleva fare qualcosa che non avesse limiti in modo da poter decidere tutto da solo. Questo era l’obiettivo, ma penso che nessuna delle nostre side band abbia mai interferito con i Necrophobic. Ma sono rimasto piuttosto sorpreso quando ho sentito la sua band perché pensavo che avrebbe fatto una band heavy metal e gli In Aphelion, invece, suonano molto come i Necrophobic, ma non è un problema questo.

Ho sempre pensato che sei una sorta di gemello di Kerry King – hai già ascoltato la sua nuova canzone e hai visto la copertina?
Ahah, l’ho già sentita questa! Sì, ho ascoltato la canzone e non ne sono entusiasta. Non avevo alcuna aspettativa, ma quello di cui avevo paura era che suonasse come le cose del periodo degli Slayer che non mi piace. La canzone non è male, ma aspetto di ascoltare l’intero album. Penso che la voce di Mark sia molto aggressiva e fresca, ma non mi piace lo stile di Paul Bostaph. Io sono più il tipo da Dave Lombardo, perché ha più feeling. Paul è più meccanico e il suono della sua batteria non è così bello. Sembra come quando fai rimbalzare un pallone da basket.

Ma come tutti sappiamo, Dave Lombardo è morto per lui!
Sì (ride). E se non erro, credo che abbia detto qualcosa anche contro Tom Araya. O forse sono solo i media che cercano di creare un dramma dal nulla.

Allora, hai visto anche la copertina?
Sì, ho notato che assomiglia a quella dei Deicide. Mi chiedo come sia successo.

Probabilmente frutto dell’intelligenza artificiale.
Sì, forse hanno usato le stesse parole (ride).

Bafometto, diavolo…
Ahah!!

Quali sono gli album che aspetti con ansia nel 2024?
Non lo so. Continuo a cercare album che non avevo negli anni ’80, ahah. Ma sai quali band pubblicheranno i nuovi album?

Beh, spero i Mercyful Fate….
Posso dirti cosa non vedo l’ora che accada nel 2024. Non vedo l’ora che arrivi il momento di andare in Colombia e in Messico in aprile. In Colombia non abbiamo mai suonato prima e lo faremo con gli Emperor che, per quanto ho sentito, non hanno mai suonato là neanche loro. Sarà interessante!

Credo di si! Forse anche più interessante del nuovo Mercyful Fate, ahah!
Ahah. E suoneremo uno show in cui gli Anthrax saranno headliner e lo faremo in uno stadio (ride). Anche quello sarà interessante!

A te la conclusione…
Spero che apprezzerete tutti il nuovo album, come detto, forse non vi piacerà così tanto al primo ascolto ma crescerà in voi. Penso che sia molto Necrophobic, quindi non abbiate paura di restare delusi!

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