L’Omino e i Suoi Palmipedoni – Storie di caldaie e stantuffi!

Ospite di Mirella Catena a Zona Rock, Riccardo Pusateri de L’Omino e i suoi Palmipedoni, band autrice dell’EP Caldaie Stantuffi” (Frantic Mule).

Benvenuto a Riccardo de L’Omino e i suoi Palmipedoni. 
Ciao, il piacere è mio!

Per prima cosa ti chiedo: come mai hai scelto questo nome per la band?
L’Omino” è il soprannome che mi è stato appioppato fin dall’adolescenza, perciò mi è sembrato naturale proporlo alla band. Dario, il batterista, ha poi aggiunto “e i suoi Palmipedoni”.

Ci parli delle tue esperienze musicali?
Ho imparato a suonare la chitarra alle scuole medie e seguito corsi con lettura del pentagramma ed esibizioni in gruppi sinfonici, poi ho preso in mano un basso elettrico e cominciato a suonare i Nirvana!

Come vi formate e da chi è composta la line up attuale?
Ci siamo formati molto spontaneamente. All’inizio Dario alla batteria ed io al basso abbiamo suonato insieme per qualche mese, facevamo una sorta di doom metal. Parallelamente avevo iniziato a suonare alla chitarra le mie canzoni con Andrea alla tromba, sono stato contento quando Dario ha deciso di abbracciare questo progetto più cantautoriale. La line up attuale è la stessa degli inizi, ma in cinque anni si sono succeduti diversi altri amici musicisti.

“Caldaie Stantuffi” è l’EP pubblicato a giugno e che contiene tre brani, risalenti alla prima sessione di registrazione del nucleo fondante, riproposti ufficialmente con un nuovo mix a cinque anni dalla loro incisione. Ci parli di questa nuova uscita discografica?
Questa nuova uscita nasce dal tempo che il lockdown ci ha dato per guardare al nostro passato. I primi brani registrati da noi erano stati divulgati soltanto in una manciata di CD autoprodotti, a riascoltarli adesso ci ho trovato molti spunti interessanti. Le tre canzoni di questo EP le considero come un nuovo inizio per la band.

Vista la riapertura dei locali negli ultimi giorni, sono previste date per ascoltarvi dal vivo?
Qui a Palermo siamo in zona gialla da poche settimane appena, fortunatamente qualcosa già comincia a muoversi perché la città è molto attiva da questo punto di vista. Ancora non sappiamo dove e quando, ma speriamo di tornare a suonare dal vivo al più presto.

State già lavorando a qualcosa di nuovo?
Stiamo lavorando alle canzoni “nuove” lasciate in sospeso prima che scoppiasse la pandemia. Non abbiamo deciso se il prossimo lavoro sarà un EP o un album, ma qualcosa bolle in pentola.

Dove i nostri ascoltatori possono seguirvi?
Ci trovate su Facebook e Instagram per gli aggiornamenti, su YouTube per i video e su Bandcamp per le canzoni. Il nostro primo album “Escoriazioni”, uscito nel 2019 per Qanat Records, è anche su Spotify.

Grazie di essere stati qui con noi.
Grazie a voi, rock ‘n’ roll!

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 12 giugno 2021

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