Damno – Forgotten in the oven

Ospite di Mirella Catena su Overthewall, in occasione della pubblicazione dell’Ep d’esordio del progetto Damno, “Bugaboo Alley” (Frantic Mule), Danilo Teti.

Benvenuto Danilo
Ciao e grazie per l’intervista che mi state concedendo.

Ci parli delle tue precedenti esperienze musicali e come nasce l’idea del progetto Damno?
Ho iniziato a suonare la batteria all’età di 15 anni e canto da quando ne ho 17. Ho militato in molte band e frequentato contesti musicali differenti, sia metal che non. Negli anni, dopo aver acquisito una certa esperienza e sicurezza, ho avvertito l’esigenza di far nascere una band heavy metal dove potermi esprimere in totale libertà, senza dovermi inserire obbligatoriamente in un determinato filone musicale. Purtroppo, dopo ben quattro tentativi falliti, ho pensato di accantonare l’idea e di non volerne più sapere. All’inizio del 2020 però, poco prima del lockdown, parlando con un amico che conosco da tantissimo tempo, uscì fuori da parte sua questa domanda: “Come mai dopo tanti anni che fai musica, non hai mai inciso un qualcosa che ti rappresenti?”. Quella domanda fece scattare in me l’idea di creare una one-man band che mi potesse raffigurare musicalmente al 100%: così sono nati i Damno!

Ascoltandoti, parlo a nome oltre che mio ma anche di Giuseppe e Fulvio, vengono in mente i Voivod e i Faith no More. Ispirazione allo stato puro, nessuna regola musicale se non quella di infrangerla. Come definiresti il tuo genere musicale e quali sono le band a cui ti sei maggiormente ispirato?
Sono contentissimo che accosti “Bugaboo Alley” ai Voivod e ai Faith no More poiché, essendo due band che amo alla follia, la cosa mi inorgoglisce. Per quanto riguarda il genere, non ho mai pensato come definirlo… forse “Varie ed Eventuali Metal”? Ovviamente scherzo, però se ci pensi potrebbe funzionare! Ahahahahah! Probabilmente potrebbe andar bene la definizione che ha utilizzato la stampa: “Avantgarde Metal”. Più che un genere lo vedo come una sorta di contenitore dove vengono inserite tutte quelle band, e artisti, che fondono la musica heavy metal ad elementi fuori dagli schemi tradizionali, appunto definiti avanguardistici. Ascolto tantissimi generi musicali dentro e fuori dal metal, ed ovviamente ne rimango influenzato in qualche modo. Posso dire di essere molto attratto da gruppi e solisti che tendono a mutare il loro sound non solo nell’arco degli anni, ma anche all’interno di una singola canzone. Sicuramente tra le band più famose che si pongono in tal maniera posso citarti: Voivod, Celtic Frost, Quintorigo e Mr. Bungle. Altri gruppi forse meno conosciuti ma che sicuramente mi hanno influenzato sono: Naked City, Carnival In Coal, Crotchduster, Flatistick, Hesus Attor, Darth Vegas, Spazztic Blurr, Liquid God, Clown Core e molti altri ancora.

“Bugaboo Alley” ha la particolarità che, a parte le linee vocali, tutta la base strumentale è stata composta e registrata in Virtual Studio Technology. Come ha preso vita questa idea e quanto è stato fondamentale il supporto tecnico di Alex Di Nunzio?
Ho tentato molte volte di creare una band che potesse supportare la filosofia che c’è dietro questo progetto, ma a causa dei miei quattro fallimenti ho deciso di smettere e di non pensarci più. Dopo qualche anno, però, parlando con quel mio amico di cui ti ho detto prima, ho pensato che, essendo ormai il 2020, forse la tecnologia avrebbe potuto aiutarmi. Per questo mi è venuta la folle idea di realizzare un EP completamente da solo, utilizzando i VST per tutte le parti strumentali. Partendo da queste premesse, la realizzazione di “Bugaboo Alley” è stata frutto di un lavoro molto lungo e faticoso. Partiamo col dire che i brani sono vecchie idee composte da me e dal mio amico di nome Luca Franco. Con questo ragazzo in passato avevamo un gruppo insieme, nel quale io cantavo e lui suonava la chitarra. Successivamente ho chiamato un altro mio caro amico che conosco ormai da più di vent’anni: Fabio Mariani. Con Fabio abbiamo riarrangiato queste vecchie idee sviluppandone di nuove. Queste mie aggiunte hanno stravolto completamente il tutto fino a far diventare queste idee delle vere e proprie canzoni. Una volta terminate le quattro tracce mi sono occupato di realizzare i suoni in VST: anche in questo caso mi ha aiutato un altro amico di nome Valerio Lucantoni: esperto nella programmazione in VST, nonché eccellente musicista. Infine ho registrato le voci ed effettuato mix e master ai NMG Recording Studio da Alex di Nunzio. Il supporto di Alex è stato estremamente determinante poiché, attraverso la sua professionalità ed esperienza, è riuscito ad “umanizzare” il lavoro complessivo, dandogli un sound potente, godibile e molto realistico. Ci tengo a precisare che, nonostante l’EP sia stato interamente ideato e visionato da me, in quanto unico elemento della band, ho preferito farmi affiancare perché, essendo principalmente un batterista, volevo avere una visione dei brani da altre prospettive musicali, oltre ad un approccio più professionale verso il progetto. È stato veramente un lavoro massacrante riuscire a concretizzare e concatenare il tutto, ma alla fine sono pienamente soddisfatto del risultato finale!

“Spanking-core” abbina in maniera magistrale le intuizioni compositive espresse da un genio assoluto come Mike Patton con sfuriate grind-core e death-metal alla Pestilence! Quali sono secondo te i punti di contatto tra generi musicali cosi differenti?
Ti ringrazio nuovamente per i paragoni che fai. Aver accostato il brano “Spanking-core” alla genialità di Mike Patton e all’aggressività tecnica dei Pestilence mi lusinga! Io credo che ogni band, o musicista, debba possedere un sound personale che faccia da filo conduttore a tutta la propria proposta musicale presente e futura. Questo, secondo me, è il punto di contatto che lega varie influenze e differenti contaminazioni artistiche all’interno di un progetto musicale!

Damno resterà un progetto in studio o ci sarà possibilità di vederti suonare dal vivo?
Adesso non so dirti neanche io quale strada percorrerà in futuro Damno. Non mi pongo nessun limite, quindi posso dire di lasciare uno spiraglio aperto ad ogni possibilità!

Stai già preparando qualcosa di nuovo e quali sono i contatti per seguirti sul web?
Attualmente mi sto occupando esclusivamente di promuovere l’EP “Bugaboo Alley”… poi chissà! Per seguire Damno nel web mi trovate su quasi tutte le piattaforme: Facebook, Instagram, Bandcamp, YouTube, YouTube Music, Spotify, Deezer, Tidal, Amazon, Amazon Music, iTunes, Apple Music e molti altri ancora. È praticamente Impossibile ma, se proprio non riusciste a trovare Damno e voleste acquistare l’EP in supporto rigido o in digitale (oppure farvi semplicemente quattro chiacchiere con il sottoscritto), potete contattarmi privatamente all’email: danilo.teti@damno.net.

Grazie di essere stato con noi!
Grazie a voi!

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 31 gennaio 2022.

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