Su Overthewall, ospiti di Mirella Catena, gli Stranger Vision, di Ivan Adami e Alessio Monacelli, autori nel 2022 di “Wasteland”, uscito per la Pride & Joy Music.
Benvenuti, ci parlate delle vostre esperienze musicali antecedenti agli Stranger Vision?
Ivan : Ho iniziato a cantare da giovanissimo nel 96 in una band power, gli Angels Fall. A seguire ho avuto diverse cover e tribute band, ultimo gli Hangar 18, tributo ai Megadeth. Tre anni fa Riccardo Toni mi contattò dopo aver letto un mio annuncio, entrambi stavamo cercando membri per formare una band che potesse esprimersi componendo brani originali. E’ nato subito un connubio artistico molto forte, dato che avevamo obbiettivi e riferimenti comuni: dal power teutonico, al thrash statunitense fino al death melodico di Göteborg. “Poetica” è stato scritto in poco più di tre mesi. Con l’arrivo di Dany prima e, a seguire con Alessio, stiamo riuscendo a concretizzare in modo molto sinergico l’energia in questo progetto.
Alessio: Muovo i primi passi con la batteria costretto da mio fratello maggiore, già appassionato di metal. Ho suonato per una decina d’anni con i Deathriders, poi dopo che mi sono trasferito a Bologna e ho avuto modo di suonare vari generi di metal. Diffidate da batteristi che suonano con meno di quattro band! Io sono l’ultimo arrivato negli Stranger Vision, mi ha contattato Ivan un annetto fa. Il progetto mi ha subito convinto, è un progetto indubbiamente serio con tutti gli elementi musicali che prediligo.
Come nasce il progetto Stranger Vision e qual era l’idea iniziale della band?
Ivan: L’idea iniziale era quella di cercare una nostra strada che potesse unire la parte power con ritmiche più thrash e con un velo di malinconia che riporta alla scena di Göteborg. Un grosso riferimento inziale sono stati i Savatage e i Blind Guardian anche se “Poetica” forse aveva qualche influenza AOR, dovuta anche al gusto del precedente batterista, Luca Giacopini. Sicuramente l’esperienza in studio fatta per “Poetica” ci ha permesso di crescere tanto e capire meglio come produrre e dare risalto a certi passaggi. L’arrivo di Alessio ha portato inoltre il nostro sound in “Wasteland” su una strada più power-prog e credo che per i prossimi lavori in cui Alessio, sarà maggiormente coinvolto anche nella parte di songwriting, il sound evolverà con strutture ritmiche molto più complesse.
“Wasteland” è il vostro secondo album in studio, con uno stile più personale e contenente più spunti rispetto a “Poetica”. Ci parlate della sua realizzazione?
Ivan: abbiamo iniziato a scrivere “Wasteland” ancor prima di registrare “Poetica”, perché purtroppo a causa del primo lockdown abbiamo dovuto posticipare le registrazioni in studio di “Poetica” di sei mesi. In quei sei mesi abbiamo fatto quattro cover, di cui anche “Bright Eyes” con cui abbiamo vinto l’Imagination Song Contest dei Blind Guardian ed inoltre abbiamo iniziato a scrivere i primi brani e il concept di “Wasteland”. L’idea di “W” è nata da uno spunto di Riccardo dopo la stesura delle prime due canzoni, “Anthem for the Doomed Youth” e “The Road”. Dopo aver scelto il concept, abbiamo scoperto che l’uscita del nostro album cadeva con il centenario dell’uscita del libro di Eliot e abbiamo pensato che fosse un segno del destino.
Il disco vanta la partecipazione di grossi nomi del metal internazionale, come il frontman dei Blind Guardian Hansi Kursh e Tom S. Englund degli Evergray. Come sono nate queste collaborazioni?
Alessio: la collaborazione con Hansi Kursch dei Blind Guardian è nata a seguito della partecipazione e vincita dell’Imagination Song Contest. questo ci ha dato la possibilità non solo di conoscere i Blind Guardian di persona durante il Rock the Castle 2022, ma anche di approcciare Hansi per proporgli la partecipazione al nostro album. Lui è stato da subito entusiasta e super collaborativo. Lo potete ascoltare nella title-track di “Wasteland”. L’altro guest è Tom S. Englud degli Evergrey, qui siamo riusciti a contattarlo grazie ad un amico in comune. Tom canta in “The Deep”, un brano un po’ nel suo stile, con una vena malinconica. Con entrambi è stato un vero piacere ed onore collaborare.
Recentemente vi siete esibiti all’Isola Rock Invernale con i White Skull. Ci saranno altre occasioni di vedervi sul palco?
Alessio: Sì, abbiamo tante diverse cose in cantiere, tra Italia e estero. Vogliamo cercare di recuperare un po’ del fermo dovuto alla pandemia. Abbiamo da poco annunciato un tour in marzo in UK tra Londra, Bristol e Birmingham. Nelle prossime settimane usciranno gli eventi dei prossimi appuntamenti.
State già lavorando a qualcosa di nuovo?
Ivan: Sì, siamo molto prolifici, stiamo già lavorando sui prossimi due album. Abbiamo già prenotato gli studio di registrazione verso fine anno. Le idee ci sono già tutte, in questo periodo stiamo lavorando sulla parte di arrangiamento dei singoli album e sulla struttura dell’album. Probabilmente entrambi usciranno nel 2024, a seconda degli accordi con l’etichetta, valuteremo a quale distanza pubblicare l’uno dall’altro. Ci piace molto la musica che stiamo componendo e crediamo che anche il nostro pubblico saprà apprezzare l’evoluzione del nostro sound.
I vostri contatti sul web per i nostri ascoltatori?
Alessio: per rimanere sempre aggiornati con le nostre novità potete seguire le nostre pagine Facebook e Instagram, poi siamo presenti un po’ su tutte le piattaforme: Youtube, Tik Tok, etc.

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 30 Gennaio 2023.