Sotto la patina esteriore (ma non domandiamoci di che sostanza sia), gli Underball sono un gruppo impegnato. Impegnato a fare casino e a divertirsi, ma anche a divertirci, e “The Worst Is Yet To Cum” è il loro manifesto.
Ciao Carlo (Zorro, chitarra) dal 16 luglio è fuori il vostro primo album, “The Worst Is Yet To Cum”, come avete fatto a trattenere l’orgasmo sino a quel momento?
Considerando la lentezza per rispondere a questa intervista, direi che sicuramente non abbiamo avuto problemi nel trattenere l’orgasmo. Il concerto del 16 è stato un bel momento, soprattutto considerando che eravamo fermi da parecchio tempo. È stato bello presentare la nostra “ultima fatica”…. un po’ come quando sei un po’ costipato, ma alla fine riesci a farla uscire… dopo mesi.
Il disco presenta una copertina dai contenuti forti, una metafora dei tempi che viviamo?
Diciamo che se fosse una metafora della vita, sarebbe davvero una vita di merda. Di base volevamo una copertina che si distaccasse il più possibile dal classico album metal o hardcore. Abbiamo cercato di visualizzare il titolo del disco e il mood degli Underball con questo concetto visivo: è fico, è fatto bene, fa pure ridere ma, alla fine, comunque fa schifo. E’ lo specchio della nostra anima.
Non c’è stato bisogno di scomodare mio cugino, psicologo disoccupato, per capire che siete ossessionati dal sesso? Pubertà complicata?
Tuo cugino psicologo credo che cambierebbe lavoro dopo la seduta. Fondamentalmente di che vuoi parlare? La politica è di quelli impegnati o dei giornali, satana è dei metallari, il macismo e le gare a chi ce l’ha più lungo sono per l’hip hop, l’amore e l’introspezione sono per X-Factor… rimanevano solo la cacca e il sesso. Dimentichiamo qualcosa, per caso?
Scherzi a parte, non temete che questa vostra ironia alla fine possa far perdere un po’ di vista i contenuti musicali?
Effettivamente potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Però se cominci sempre a pianificare con l’obbiettivo di fare qualcosa che piaccia alla gente che cosa lo fai a fare er metal? Tanto valeva imparare a pronunciare male l’italiano, effettare la voce con l’autotune e piegarsi a novanta col culo ben aperto.
Sia musicalmente che esteticamente mi sembrate affascinati dagli anni 80, cosa avete preso di buono da quel periodo e cosa vi avete aggiunto di vostro?
Esteticamente può sembrare: metterci gli spandex ci è sembrato un modo accettabile per metterci in ridicolo più di quanto non faccia già l’alcool. Musicalmente in realtà c’è anche molto degli anni 70; sicuramente la parte hard rock e il glam vengono da lì. Non a caso abbiamo fatto anche la cover di “20th Century Boy” dei T-Rex (la trovate sul nostro canale youtubbbbo).
I pezzi di “The Worst Is Yet To Cum” sono diretti e senza fronzoli, sono nati in modo spontaneo o sono il frutto di numerose prove di affinamento?
Il songwriting è sempre stato abbastanza fluido ed immediato, salvo dover tenere a bada certi eccessi artistici. Tipo Pekkia che non vorrebbe scendere sotto i 300bpm o SexLex che si ispira a Whitney Houston.
Il primo singolo ha un titolo, “John Von Love”, che fa pensare che dietro ci sia una storia di vita vissuta. Chi è il protagonista del brano?
In tutte le canzoni c’è sempre qualcosa di vero. Ogni brano racconta di esperienze vissute dai membri (intesi come organi) della band. Ma differenza degli altri, “John Von Lovers” è nato in America, più precisamente a Tampax (Florida), sei è trasferito in Italia nel 2014, quindi non sappiamo tutto di lui… per fortuna.
Immagino che “Dwarfs” si inserisca nel solco della tradizione lirica di un certo power italiano…
’n che senso? (detto alla Verdone). Guarda alla fine è facile: a Zorro piacciono gli AC/DC > gli AC/DC sono nani > visto che siamo deviati il protagonista è un clitoride > il suddetto clitoride è talmente grosso che pare il cazzo di un nano. Facile no?
L’Italia pare che stia aprendo nuovamente ai concerti, siete pronto a darle il colpo di grazia dopo due anni difficili andando in tour?
Considerando i due mesi trascorsi per rispondere a questa intervista ti farà piacere sapere che abbiamo già ripreso. Abbiamo ricominciato solo con il Lazio ma a breve usciranno date nel resto d’Italia e, incrociando le dita e non i flussi, anche in Europa.
