Su Overthewall, ospite di Mirella Catena, Michele Nocentini dei Niamh autori di “Autumn Noir” (Electric Talon Records \ Neecee Agency).
Grazie di essere qui con noi, Mike! Per prima cosa ti chiedo il significato del moniker. Da dove deriva questo nome?
Ciao, prima di tutto, grazie a voi! Potrei inventarmi qualche storia interessante sul nostro nome, mitologia celtica, blabla… ma la verità è che quando stavamo cercandolo, sentimmo una nostra amica chiamare il gatto “Niamh”. E da ciò… beh, eccoci qui.
“Una band è un modo di essere, un modo di vivere” questo il vostro biglietto da visita. Chi sono i Niamh?
Quattro persone che qualche anno fa hanno fatto una scelta; di dedicarsi alla musica, con tutto ciò che ne comporta. E fidati che ci sono momenti dove ci domandiamo “ma chi ce l’ha fatto fare?”. Ma alla fine questo è ciò che ci fa sentire vivi. Che ci fa stare bene. Con purtroppo tutti i compromessi del caso, come guidare notti intere per potere tornare al “lavoro normale” (perché sia chiaro, con la band le bollette non le paghi, nemmeno se hai un contratto discografico e se suoni in bei festival), non andare mai in vacanza, rientrare precisi coi soldi alla fine del mese, etc…
Come nasce la musica della band, intendo le principali influenze stilistiche, e come si è evoluta dal debutto con “Corax”?
Ognuno all’interno della band ha le sue influenze e i suoi gusti. Ci sono ovviamente quelle band che mettono però tutti d’accordo. Io ultimamente adoro Bring Me The Horizon, Suicide Silence e Motionless in White per ciò che riguarda il metal, gli Ulver per ciò che invece gira attorno all’elettronica. Proprio la fusione fra elettronica e metal è il nostro punto di forza, è su questo che abbiamo lavorato da Corax in poi.
Avete condiviso il palco con grandi nomi della scena musicale italiana ed estera quali Lacuna Coil e Placebo, ci sono aneddoti che sono rimasti particolarmente impressi?
Coi Lacuna e i Placebo abbiamo suonato in un festival pazzesco, all’Atlas a Kiev. Ci tenevo a dirlo, abbiamo tanti amici e fans in Ucraina: mi sento con loro quotidianamente quando riescono a rispondere. E’ tutto senza senso… Cito con piacere la sera che ho ci siamo ritrovati in albergo insieme agli Arch Enemy oppure quando prima di un concerto nel backstage ho incontrato Mikael Stanne dei Dark Tranquillity e gli ho detto “Mikael, quando avevo 20 anni presi il treno da Firenze a Goteborg per venirti a suonare il campanello!!” e lui sgrando gli occhi “Oh man, I think you were nuts!”
Il 25 marzo sarà pubblicato il vostro nuovo album “Autumn Noir”. Quali sono i punti di forza di questa nuova uscita discografica?
Sicuramente la nuova etichetta ha giocato un ruolo importante, avere a che fare con una produzione americana ti apre la mente a soluzioni diverse. Il disco suona più intimo, più goth se volessimo dargli un’etichetta, ciò nonostante non perdendo una certa attitudine live.
Abbiamo parlato di live, ci sarà modo di vedervi su un palco?
Oh, non vediamo l’ora di ripartire a suonare anche in Italia. Per ora di fissato abbiamo Torino, Vercelli, Roma e Latina, poi a Maggio un minitour In Croazia e Slovenia. Stiamo anche aspettando il reschedule del tour con gli Ill Nino, noi apriremo per loro nelle date in UK.
Dove i nostri ascoltatori possono seguirvi?
Siamo attivissimi sui nostri canali Instagram e Facebook, date un’occhiata a Niamhthedefinitivemetalband. Che sia chiaro, è un nick ironico eh!

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 14 marzo 2022.