Ago Tambone – Musica libera

Ospite di Mirella Catena ad Overthewall, Ago Tambone autore dell’album “Libera” 

Ciao Ago e benvenuto su Overthewall, tu hai iniziato ad interessarti di musica già da giovanissimo con pianoforte e tastiere ma ad un certo punto molli le tastiere per la chitarra. Ci racconti com’è avvenuto questo cambiamento?
E’ stato abbastanza semplice: l’approccio alle tastiere è avvenuto naturalmente, intorno ai cinque o sei anni, con le prime tastierine elettroniche, un po’ per gioco. Crescendo, ho “curiosato” più seriamente, studiando pianoforte classico e tastiere per due anni circa; però qualche tempo dopo, la curiosità si è spostata sulla chitarra (strumento che strimpellava mio padre, per accompagnarsi quando cantava). E così c’è stato un vero e proprio innamoramento per questo strumento, che mi ha spinto a studiare ed approfondire i suoni e le tecniche relative. Studio che naturalmente, si è esteso al basso e saltuariamente al mandolino… non tralasciando, ovviamente le tastiere.

Ci sono stati dei chitarristi storici a cui ti sei inizialmente ispirato?
Non essendo io un chitarrista di formazione classica, ho avuto dei riferimenti chitarristici in artisti moderni, anche se amo il mondo della chitarra classica. Quindi nella mia formazione chitarristica, ci sono stati chitarristi – giusto per citarne alcuni – come Eric Clapton, Carlos Santana, Richie Blackmore, David Gilmour, Mark Knopfler, Pat Metheney, Van Halen, Yngwie Malmsteen, Kee Marcello, Richie Sambora, Gary Moore, George Benson… anche Chuck Berry! Ognuno di questi artisti, ha rappresentato un riferimento molto importante per me, tanto dal punto di vista tecnico, quanto e soprattutto, dal punto di vista compositivo.

Durante la tua carriera hai collaborato con diverse realtà musicali. Quali progetti musicali ti hanno coinvolto maggiormente?
Nel mio percorso artistico, ho avuto la possibilità di collaborare con diversi musicisti, di varie estrazioni. Questo aspetto è fondamentale per un musicista, poiché può imparare tanto da tanti generi differenti, oltre ad imparare come instaurare un buon rapporto umano e professionale con i propri colleghi. Devo dire che le collaborazioni che hanno lasciato il segno, sono quelle con i One Way Ticket nel 2004/2005, band rock barese capitanata da Morris Maremonti; nel 2009, c’è stata una bella parentesi in studio, per delle registrazioni di alcune parti di chitarra, con i Poeti del Quartiere, formazione rap barese, tuttora attiva. Vi consiglio di ascoltare i loro lavori; dal 2009 al 2012 invece, sono stato chitarrista e bassista per i Revo’, una formazione pop-rock italiana emergente, fondata insieme al cantautore Francesco Cacciapaglia. Una menzione a parte, merita una collaborazione del 2011 con Giuseppe Cionfoli, per la pubblicazione di un brano dedicato a Sarah Scazzi, appena quindicenne, che come tutti ricorderanno, perse la vita nel delitto di Avetrana, un caso che ebbe un enorme rilievo mediatico. Il brano, intitolato “Sarah”, nacque da un’idea di Giuseppe Cionfoli; naturalmente, io accettai subito, prendendo parte alla composizione e alle registrazioni.
E’ stato un atto di umanità, che dovrebbe farci riflettere.

Ad un certo punto inizi il tuo percorso da solista. Nel disco che presentiamo oggi, che ha come titolo “Libera”, suoni praticamente tutti gli strumenti, ed è stato mixato e masterizzato da te nel tuo studio di registrazione. Un lavoro oserei dire intimo e personale che racchiude sensazioni ed esperienze da te vissute. Ci parli di questo disco?
“Libera” nasce da mie esperienze e riflessioni, sulla quotidianità degli eventi della nostra vita. Già il titolo, vuole essere un’esortazione a sentirsi liberi di vivere la vita come si vuole e di fare le proprie scelte, senza essere vincolati da fenomeni di massa (“Libera”) Naturalmente, senza intaccare la libertà altrui. Il disco tratta anche di argomenti come l’indifferenza tra gli esseri umani, che ormai non è più un fenomeno isolato, dato che la gente si distacca sempre più dalla natura umana. Questo atteggiamento lo si vive soprattutto nelle grandi città per via della vita caotica e lo stress che tendiamo ad accumulare (“Indifferenti”). Di conseguenza, è nata la necessità di scrivere anche un brano sulla incomunicabilità tra la gente (“Una Sensazione”). Figurano altri brani che invece spaziano tra vari argomenti: Voglio spronare l’ascoltatore, a credere sempre nei propri desideri e a non mollare facilmente, poiché con la tenacia, spesso si raggiungono i risultati sperati (“Credici”); in effetti questa esortazione, si ispira a una parentesi autobiografica. O ancora, il bello del senso di libertà e di pace interiore che può dare il viaggiare per il mondo, in cosciente solitudine (“I Live On My Own”). Non è un aspetto da sottovalutare, direi… Nel percorso di “Libera”, ho voluto rendere omaggio a mio modo, a tutte le vittime degli attacchi dell’11 settembre 2001. Era un forte desiderio che ho provato praticamente dal momento che ho visto, così come tutto il mondo, le terribili immagini in televisione. Soprattutto, quello che mi ha colpito maggiormente, è stato vedere la gente che si lanciava nel vuoto. Mi è sembrato un modo per onorare in qualche modo, tutte le persone che hanno perso la vita, innocentemente (“The Falling Ones”). Non cito gli altri brani, per non svelare tutto l’album… che tra gli altri, contiene anche tre cover di brani molto famosi, ai quali sono legato. Il disco mi ha visto impegnato come autore dei testi, non tutti, per la verità, compositore e arrangiatore. Ho suonato tutti gli strumenti, ad accezione del pianoforte su “The Falling Ones”; ho curato tutta la parte delle riprese audio, editing, missaggio e mastering. Insomma, ho avuto un gran da fare! La soddisfazione maggiore, è stata aver avuto accanto, durante la lavorazione di buona parte del disco, altri artisti che hanno fatto la differenza. A loro sono molto grato.


“Libera” è stato pubblicato nel 2020, quando in realtà liberi non eravamo affatto a causa della pandemia. E’ stata una scelta casuale o voluta?
In effetti “Libera” è stato pubblicato verso la fine di gennaio 2020, il che fa intuire che era già pronto da fine 2019. Non c’è stato nessun riferimento alla pandemia, che ci ha privati di diverse libertà; anche perché l’opinione pubblica, è venuta realmente a conoscenza della gravità della situazione sanitaria mondiale un mese più tardi, con tutte le conseguenze che conosciamo bene. Però, direi che per estensione del concetto di libertà, accosterei il messaggio del mio disco alla forte necessità di tornare a vivere normalmente, nel più breve tempo possibile, come tutti auspichiamo!

C’è un brano del disco a cui sei particolarmente legato?
Sono legato, ovviamente, a tutti i brani. Se però parliamo di un legame particolarmente forte, direi che c’è un posto speciale per “Credici” (data l’ispirazione autobiografica) e “The Falling Ones”, per le ragione già citate.

Nel disco collaborano alcuni musicisti. Ne vogliamo citare qualcuno?
Al disco, hanno preso parte: Antonio Gridi, cantautore che ha scritto i testi e cantato in “Indifferenti” e “Renditi Libero” e ha preso parte ai cori di “I Live On My Own”; Monica Cimmarusti, cantautrice che ha cantato in “Indifferenti” e “Wrapped Around Your Finger” e ha preso parte ai cori in “I Live On My Own”; Massimiliano Morreale, cantautore e polistrumentista che ha cantato in “Comfortably Numb”; Francesco Cacciapaglia, cantautore e musicista che ha scritto il testo di “Cristalli Gelidi”; Pasqualino de Bari, cantautore e tastierista che ha scritto il testo di “I Live On My Own” ; Gianvito Liotine, pianista e tastierista che ha suonato il pianoforte in “The Falling Ones”. Detto ciò, abbiamo svelato anche due delle tre cover!. Vanessa Bisceglie per la fotografia; Andrea Tarquilio per la Cover-Artwork. A tutti loro, sono molto grato.

Restrizioni permettendo, sono previsti dei live per promuovere il disco?
Al momento, non è previsto nessun live, poiché sto lavorando all’ultima fase del mio nuovo disco, che per ora è pubblicato solo online, su varie piattaforme musicali. Magari, quando si tornerà alla normalità, riprenderò con i concerti… che ci mancano tanto!

Puoi dare delle indicazioni ai nostri ascoltatori per seguirti sul web?
Per chi fosse interessato all’ascolto e/o all’acquisto, i miei lavori, si possono trovare su: Bandcamp, Facebook, Youtube, Spotify e Apple Music.

Grazie di essere stato con noi su Overthewall. Ti lascio l’ultima parola
Grazie a te, Mirella e a tutto lo staff di Overthewall, per avermi invitato. E’ stato un vero piacere essere vostro ospite! Colgo l’occasione per ringraziare chi come voi, si impegna quotidianamente a far conoscere la musica “non convenzionale”. Siete grandi! Un saluto a tutti gli ascoltatori, con l’auspicio di tornare a vedere tanta musica dal vivo, nel più breve tempo possibile. Soprattutto di poter ascoltare tanta musica di grande qualità… ne abbiamo bisogno. A presto!

Ascolta qui l’audio completo dell’intervista andata in onda il giorno 31 Maggio 2021

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