“I tuoi abbracci segnano la pelle” (Scatti Vorticosi Records / Metaversus PR) è il titolo scelto dai torinesi Alldways per la raccolta brani rivisitati (più un inedito) uscita il 16 giugno. Un’opera che rilegge la ventennale storia dei piemontesi in modo ecclettico e che apre una finestra sul futuro del gruppo.
Benvenuti, è da poco fuori “I tuoi abbracci segnano la pelle”, una raccolta di nove brani del vostro repertorio ri-arrangiati e un inedito. Cosa vi ha spinto a pubblicare un album antologico?
Ciao a tutti! Dunque, abbiamo deciso di pubblicare questo album circa due anni fa. L’idea è nata dalla nostra voglia di voler dare ad alcune canzoni del passato, una nuova vita. Alcuni di questi brani, a nostro parere, non avevano avuto la giusta luce, la giusta prospettiva durante la composizione, ciò dovuto probabilmente alla nostra fretta, all’urgenza di espressione che era tipica della nostra giovane età, al tempo. Nonostante ciò i testi sono rimasti invariati perché anche a risuonarli, li troviamo tutt’ora contemporanei.
E’ stata dura individuare nove brani che riassumessero i vostri 20 anni di carriera?
Sì, ogni brano ha una storia e un ricordo legato ad essa. Ne avremmo potuti scegliere altri, ma alla fine, anche per una questione di coerenza con il percorso fin qui fatto, abbiamo voluto scegliere uno o due brani per disco, mantenendo così un filo conduttore cronologico.
Come vi siete mossi in fase di ri-arrangiamento?
Siamo partiti dalla scelta dei testi a cui siamo maggiormente legati e che volevamo riproporre, ci siamo poi concentrati sulla musica e sulle linee vocali. Per cause di forza maggiore, questo ha comportato lo stravolgimento di alcune canzoni anche perché per i primi otto anni, la voce del gruppo è stata una donna (Fede, ma poi anche Marta, Valentina, Monica).
Qual è il brano che, secondo voi, esce maggiormente rivoluzionato in questa nuova veste?
Probabilmente “I’m Ready to Go”, tratto da “R.evolution” del 2009. Il testo narra di temi attuali, come l’alienazione da social (al tempo c’era Myspace e il primo Facebook) e della voglia di evadere dalla città. La musica e le parti vocali sono state totalmente stravolte, per dare risalto alle parole e alla velocità del brano.
Mentre, qual è quello più fedele all’originale?
Forse “Senza lacrime”, che abbiamo cercato di rendere più diretta e compatta, scarnificando un po’ la durata e le parti strumentali. La struttura e la linea vocale, invece, sono abbastanza fedeli all’originale.
Passiamo ora alla traccia inedita, “Parassiti del benessere”: come è nata?
E’ nata ad inizio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’avevamo registrata nella nostra sala in qualità di demo, poi vedendoci tre-quattro mesi dopo, ha preso una forma definitiva trovando anche la strofa finale del testo, che ci era mancata nei mesi precedenti. L’essenza del testo è una dichiarazione d’amore, non ad una persona, ma a Torino, il posto in cui siamo cresciuti e a cui siamo profondamente legati. Nella seconda parte, abbiamo voluto portare l’attenzione a ciò che quotidianamente dimentichiamo e distruggiamo del mondo che ci circonda e della casa che abitiamo. Questa canzone è una lettera che scriviamo a noi stessi, ai giovani che siamo stati vent’anni fa.
Cosa presenta questa canzone di inedito rispetto al vostro repertorio classico?
La struttura è diversa, la scrittura “strofa-ritornello” non faceva molto parte di noi. Eravamo sfuggenti, in questo senso, il testo era sintetico e compatto e non c’era “respiro” nel brano, elemento che in quest’ultimo testo abbiamo invece voluto inserire. Le tematiche invece sono sempre le stesse, calate sul contesto che viviamo oggi, ciò che ci sta a cuore diventa spesso canzone.
Avete altri brani inediti, magari per un prossimo nuovo album?
Sì, in questo momento ce ne sono alcuni già pronti, ma prima di un nuovo disco vogliamo sicuramente suonare e rendere vivo quest’ultimo registrato.
Promuoverete il disco dal vivo oppure resterà un’esperienza da studio?
La volontà è quella di suonarlo dal vivo, compatibilmente con gli impegni di tutti noi. Prima dell’estate abbiamo fatto due date, ora nestiamo pianificando alcune per l’autunno. Speriamo di poterle fare tutte.
