Disco d’esordio per i grinder nostrani Stench Of Profit, che con il full “No Place To Hide” mettono a ferro e fuoco l’underground italiano con venti brani di terremotante grind/death. Per l’uscita della release il trio veneto si è affidato alla Lethal Scissor Records, ma adesso parola alla band!
Innanzitutto grazie Maurizio per la tua disponibilità, siete finalmente arrivati al debutto discografico, vuoi raccontarci brevemente la nascita e la storia della band?
Ciao e grazie a te. Eh sì, siamo finalmente arrivati al full e ne siamo felici! Gli Stench of Profit nascono nel 2014 da un’idea mia e di Lorenza, all’inizio eravamo un duo con drum machine. Il progetto viene fuori per divertimento, entrambi suonavamo musica estrema e volevamo fare un qualcosa con un concept offensivo nei confronti dell’umanità. Dopo aver fatto il demo “21 Ways to Say Fuck!” ed essere apparsi nella compilation “Crash Mandolino 2.0 Italia Violenta” a Giovanni, mio vecchio amico di scorribande grind, la cosa è piaciuta e si è proposto come batterista e da lì gruppo si è evoluto in quello che è oggi.
Secondo te ci sono differenze, dal punto di vista prettamente stilistico e di songwriting, dalle vostre precedenti release?
Assolutamente sì. All’inizio Lorenza faceva i riff ed io facevo le strutture con la drum machine, quando è entrato Giovanni nella band abbiamo fatto lo split con i Mindful of Pripyat però anche lì i pezzi erano già fatti e Giovanni ha messo del suo nelle batterie. Qui in “No Place to Hide” i brani sono stati scritti tutti assieme c’è stato un vero lavoro a sei mani.
Puoi presentarci uno per uno i componenti della band? Avete esperienze musicali precedenti rispetto agli Stench?
Beh sì, tutti noi abbiamo suonato e suoniamo tuttora con altre band. Lorenza è anche chitarrista cantante dei Psychotomy. Giovanni suona anche con i Corporal Raid e Riexhumation ed ha suonato nei Mindful Of Pripyat. Io tuttora sono anche nei Pit Of Toxic Slime e Perfidious, in passato i miei gruppi più importanti sono stati Wargore, Insane Assholes e Snuff Movies After Dinner.
Puoi illustrarci come nasce e prende forma un brano degli Stench Of Profit?
Beh il 90% del lavoro parte dai riff di chitarra di Lorenza che poi tutti insieme in sala elaboriamo in base alle idee che ci vengono sviluppando struttura e quant’altro.
Come presenteresti il vostro debutto “No Place To Hide” a chi vi legge e/o vi ascolta?
“No Place To Hide” è il primo full length degli Stench of Profit, un concept album di pura musica estrema in cui nulla è lasciato al caso. Non è un semplice disco grindcore, vuole essere qualcosa di più e mi piacerebbe che chi lo ascolta possa percepire questo.
Stilisticamente parlando, ascoltando il vostro debut CD, non si può fare a meno di notare una fortissima, determinante componente grindcore, tuttavia ci vedo anche non pochi riferimenti a sonorità death metal, è giusto?
Hai visto, o meglio, hai sentito giusto! Il death metal in tutte le sue forme è una presenza molto forte nei nostri ascolti, perciò l’influenza del genere si fa sentire.
A tal proposito, puoi parlarci delle band che rappresentano vostre influenze musicali dalle quali traete spunto?
Guarda non abbiamo mai avuto il pensiero di prendere spunto da altre band, i nostri ascolti sono davvero tanti e vari, death metal, black metal, grind, hardcore, heavy metal. Se proprio proprio devo dire delle band che in fatto di grind possono avere influenzato gli Stench sono Terrorizer, Brutal Truth, Maruta, Nasum, Regurgitate, Dead infection.
A proposito dei testi, puoi dirci da cosa prendete spunto per la stesura degli stessi?
Io tendenzialmente sono molto istintivo, prendo spunto da quello che vedo e percepisco attorno a me, quello che mi passa per la testa butto giù. Volevo aggiungere che questo disco è un vero e proprio concept album. Scelto assieme agli altri l’argomento, ho scritto un testo unico che poi ho elaborato per ogni singolo pezzo, quindi ogni traccia di questo disco non è un pezzo a sé stante ma fa parte di un’unica visione.
Devo farvi i miei più sinceri complimenti per com’è venuto fuori “No Place to Hide”, caratterizzato da un suono davvero ricco e potente, a chi vi siete affidati per la produzione del vostro full?
Grazie davvero, siamo molto soddisfatti anche noi del risultato finale. A parte la voce che l’ho registrata da Daniel al MaldeTesta Recording studio, il resto abbiamo fatto tutto al Toxic Basement Studio di Carlo Altobelli.
Siamo arrivati ai saluti finali, grazie ancora per la la chiacchierata, concludi come meglio credi…
Grazie di cuore a te per aver concesso questo spazio agli Stench of Profit!!! Colgo l’occasione per ringraziare chi ci ha aiutato a realizzare questo disco e non meno importante chi ci supporta! Stay Brutal!
